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cartella sanitaria e di rischio informatizzata

Questo argomento ha avuto 36 risposte ed è stato letto 4655 volte.

angiolini

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  • Re: cartella sanitaria e di rischio informatizzata
  • (08/05/2008 00:51)

angiolini il 08/05/2008 12:38 ha scritto:

Scusate, é la prima volta che intervengo nei forum. Ma la questione della cartella é parecchio cruciale. L'allegato 3A é orrendo. Il motivo della firma del ddl incomprensibile (prima della compilazione, a mò di "vidimazione", o a cartella completata? ma, attenzione! occorrerà bendargli gli occhi per la privacy). Se deve certificare il n° di pagine (e perché mai??) dovrà almeno sfogliarle. L'unica via d'uscita é un "interpello" (art. 12 TU), anche per il contenuto della relazione sanitaria (assenze di che tipo? per nome? per causa? statistiche? mah), una bella fotocopia dell'allegato, compilazione cartacea e scanner fino a chiarimenti e software affidabili e fedeli.
Altro refuso: "Avverso il giudizio di inidoneità é ammesso ricorso...". Ma il comma 9 dell'art. 41 ammette il ricorso contro OGNI giudizio di idoneità!!!!

Francescocuccaro

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  • Re: cartella sanitaria e di rischio informatizzata
  • (08/05/2008 11:54)

E' più che opportuno che il datore di lavoro firmi la cartella quando viene istituita e PRIMA che sia compilata dal MC.

Non so invece se avete affrontato la lettera f) dell'Ar.25 comma 1. O meglio, sicuramente lo avrete fatto.

Ma.. come interpretate l'invio all'ISPESL, alla cessazione del rapporto di lavoro "nei casi previsti dal presente decreto legislativo". Perdonatemi, mi sarà sfugguto, ma QUALI sono i casi previsti (NB di invio da parte del MC, com'ea PRIMA con il rischio chimico e non da parte del datore di lavoro)?

Che forse attualmente NON esistano casi in cui è obbligatorio inviare le famigerate cartelle per via telematica??

Francesco


Dr. Francesco Cuccaro
Medico Chirurgo
Specialista in Medicina del Lavoro
Medico Autorizzato alla Radioprotezione (n. 1487 EN)

e-mail: francesco_cuccaro@hotmail.com
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raspanti

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  • Re: cartella sanitaria e di rischio informatizzata
  • (08/05/2008 12:48)

Francescocuccaro il 08/05/2008 11:54 ha scritto:
E' più che opportuno che il datore di lavoro firmi la cartella quando viene istituita e PRIMA che sia compilata dal MC.

Non so invece se avete affrontato la lettera f) dell'Ar.25 comma 1. O meglio, sicuramente lo avrete fatto.

Ma.. come interpretate l'invio all'ISPESL, alla cessazione del rapporto di lavoro "nei casi previsti dal presente decreto legislativo". Perdonatemi, mi sarà sfugguto, ma QUALI sono i casi previsti (NB di invio da parte del MC, com'ea PRIMA con il rischio chimico e non da parte del datore di lavoro)?

Che forse attualmente NON esistano casi in cui è obbligatorio inviare le famigerate cartelle per via telematica??

Da quello che ho letto (ancora superficialmente per cui può anche darsi che sbagli) l'invio delle cartelle all'ISPESL è previsto solo per l'esposizione a cancerogeni. La cosa strana è che l'art 25 comma 1 lettera f dice che il mc "invia all'ISPESL, esclusivamente per via telematica, le cartelle sanitarie......", mentre l'art 243 comma 4 dice "in caso di cessazione del rapporto di lavoro, il DATORE DI LAVORO invia all'ISPESL la cartella sanitaria del lavoratore unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro....".
Allora.....io mc ho l'obbligo di inviare all'ISPESL per via telematica la cartella sanitaria, mentre il datore di lavoro ha l'obbligo di inviarla (in cartaceo????) sempre all'ISPESL......o non ho capito niente io, o c'è qualcosa che non quadra.....

Francescocuccaro

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  • Re: cartella sanitaria e di rischio informatizzata
  • (08/05/2008 13:12)

Che ci sia qualcosa che non quadra è fuor di dubbio.

Vi do la mia personale intrepretazione, ma chiedo i pareri di tutti, perché la faccenda è delicata.

Con la VECCHIA normativa:

- i datore di lavoro inviava le cartelle dei cancerogeni
- il medico competente inviava le cartelle del rischio chimico

perché questa diffeenza? non è dato saperlo, ma è (era) legge.

Con l'art. 25 comma 1 lettera f a io avviso il Legislatore avrebbe inteso dire che le cartele inviate all'ISPESL nei casi previsti (PRIMA il rischio chimico) invece che in formato cartaceo dovessero essere inviate in formato telematico...

senonché per motivi (ch come sopra non è dato conoscere...) è saltato nl TU l'obbligo di invio nl caso del rischio chimico........

L'invio dei cacerogeni anche nel TU rimane a carico del datore di lavoro (ergo.. non ci riguarda)

Attualmente i casi di invio telematico all'ISPESL, sempre nella mia fallibile intrpretazione sono: nessuno

Francesco


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angiolini

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  • Re: cartella sanitaria e di rischio informatizzata
  • (11/05/2008 00:50)

Perché Francesco Cuccaro ritiene che sia "opportuno" che la cartella sia , come dire "vidimata" dal datore? Dove sta scritto?
Rifaccio alcune domande ai colleghi, specie se medici autorizzati, affinché qualcuno ci illumini la via.
Infatti, se avete sotto mano l’allegato XI, modello C, del dlgs 230/95 vi accorgerete che DOSP e CSR SONO STATE FATTE DALLA STESSA MENTE E DALLA STESSA MANO!!!:
a)A cosa serve la firma del datore, visto che non c’è alcun riferimento nel testo unico utile a capirlo e visto che la sezione “DATI OCCUPAZIONALI” è compilata con dati forniti dal datore con appositi allegati, si presume firmati?
b)La firma va posta su cartella VERGINE o su cartella COMPILATA?
c)Se va su cartella COMPILATA, il datore deve contare le pagine ad OCCHI CHIUSI o può sfogliare e leggere il suo contenuto?
d)Se va su cartella VERGINE, deve essere per forza cartacea o stampa vergine di cartella informatizzata con numero "certo" di pagine?
e)Se va solo sulla prima pagina compilata e stampata (quella che precede la "VISITA PREVENTIVA" CHE contiene solo dati "non sensibili"), come fa il datore a sapere da quante pagine sarà composta?
Nel caso del dlgs 230/95 la firma del datore era prevista a comprova dell’assolvimento dell’obbligo di cui al 2° comma dell’art. 84 (“Il datore di lavoro deve altresì rendere edotto il medico, all'atto della visita, della destinazione lavorativa del soggetto, nonché dei rischi, ancorché di natura diversa da quella radiologica, connessi a tale destinazione”).
Analogia quindi con il 230, ma con almeno due arretramenti:
1) alla risoluzione del rapporto di lavoro del medico, la cartella deve essere consegnata al datore di lavoro (art. 25, comma 1, lett. D) “nella persona di...” (modello cartella) e non al “medico subentrante” con firma del “medico uscente” come nel DOSP;
2) al lavoratore dovrebbe essere consegnata, dal medico, “la documentazione sanitaria in suo possesso” e non già “copia” del documento sanitario (DOSP) ai sensi dell’art. 90, comma 2, dlgs 230/95. Se la cartella è cartacea, il lavoratore dimesso tiene l’originale e il medico (al massimo) una copia?
Ultima domanda: se il medico si dimette lo stesso giorno di un lavoratore, a chi dà l'originale della cartella: al lavoratore o al datore? Qui vi voglio!
Questi dubbi, si sommano agli 11 (undici!) altri errori del modello (che vi elencherò in altro intervento).
Rispondetemiii!

billi

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  • Re: cartella sanitaria e di rischio informatizzata
  • (11/05/2008 09:01)

Questi si aggiungono ai tanti altri dubbi sollevati, anche in altre discussioni del forum, e per adesso non riesco a venirne fuori. E' vero: la mano o la mente che ha partorito questa cartella e' la stessa del DOSP ma con alcuni peggioramenti determinati dalla mancanza di logica nella fretta di pubblicare. Vi ricordo i due moduli per inviare l'esito della visita rispettivamente preventiva e periodica, assolutamente uguali!

Francescocuccaro

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  • Re: cartella sanitaria e di rischio informatizzata
  • (11/05/2008 17:36)

rispondo ad Angiolini.
ho usato il termine "opportuno" in modo infelice...
Non entravo nel merito dell'esigenza di vidimare o meno le cartelle, nel fatto che sia utile e efficace o inutile e poco pratico, semplicemente perché è troppo tardi...

Mi riferivo al fatto che - essendo ormai legge - il ddl dovrà (che piaccia o no) firmare la cartella. A questo punto proprio per ragioni di privacy, dovrà farlo, a mio avviso, al momento dell'istituzione della stessa, quando ancora nn compilata nella parte sanitaria.
Spero di essermi spiegato meglio.

Per quanto riguarda il numero di pagine, se è un documento stampato in tipografia, come penso già comincino a girare, il problema non sussiste, basta vedere quante pagine sono. Se si stampa "in casa" si deciderà quante visite periodiche mettere e si conteranno le pagine. Quando la cartella è esaurita, se ne apre un'altra. no?

saluti

PS con questo non voglio assolutamente dire che il modello sia una gran cosa... ma è legge, quindi o lo si adotta, oppure si pone il problema al Ministero, alla Commissione e così via.

Francesco


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