Mi rivolgo ai colleghi che tutti i giorni si recano al lavoro nelle aziende. Evidentemente gli altri non sanno cosa significhi fare il medico competente. Se accettiamo in silenzio quanto sotto riportato credo veramente sia giunta l’ora di cambiare professione. Questa è davvero una corsa al massacro della nostra professione. Basta. Non voglio dire altro. A voi ogni commento.
Predisposizione di uno schema per la raccolta delle informazioni relative ai dati aggregati
sanitari e di rischio dei lavoratori sottoposti a sorveglianza sanitaria,
ai sensi dell’art. 40 e dell’allegato 3B del D.Lgs. 81/08
RELAZIONE DI ACCOMPAGNAMENTO
PREMESSA
In data 27 novembre 2008 e 21 gennaio 2009 si è riunito presso l’Assessorato alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna il gruppo di lavoro incaricato dal Coordinamento Tecnico delle Regioni per la predisposizione di uno schema per la raccolta delle informazioni relative ai dati aggregati sanitari e di rischio dei lavoratori sottoposti a sorveglianza sanitaria che ai sensi dell’art. 40 D.Lgs. 81/08 i medici competenti dovranno trasmettere periodicamente ai Servici pubblici di prevenzione delle ASL competenti per territorio.
Hanno partecipato all’incontro del 21 gennaio:
Attilio Businelli (Regione Liguria)
Alfonso Cristaudo (Regione Toscana)
Giorgio Di Leone (Regione Puglia)
Davide Ferrari (Regione Emilia-Romagna)
Paolo Galli (Regione Emilia-Romagna)
Luca Latini (Regione Umbria)
Armando Masucci (Regione Campania)
Roberta Stopponi (Regione Marche)
lo schema che vorrebbero propinarci lo trovate nella homepage del sito https://www.conameco.it
Lo schema è allucinante. Ed io ho poche aziende, questo lavoro mi disgusta e lo trovo privo di significato, sarebbe interessante conoscere il parere di chi ha partecipato alla stesura.
Socrate:“O uomini, quegli tra voi è sapientissimo il quale, come Socrate, abbia riconosciuto che in verità la sua sapienza non ha nessun valore”.
NON HO PAROLE!
Bene ha fatto e sta facendo il CO.NA.ME.CO.
"La cosa più incomprensibile dell'universo è il fatto che l'universo sia comprensibile" A. Einstein
carissimi,
porto solo un parere di un MC che ha redatto quasi già il 60 % di relazioni e che non ha nessuna intenzione di rifarle, passando notti su computer, solo perchè si è riunito un famigerato gruppo di saggi a metà febbraio quando si ha scadenza in marzo !!!
ma ci prendete per il.....volete dati validi sul territorio nazionale per statistiche e studi epidemiologici ??? allora uscite dai vostri uffici e fatevi un bel giro nelle aziende, incontrate i MC come molte ASL hanno fatto finora con grande spirito di collaborazione e consulenza !!!
un Mc libero professionista che deve svolgere un'attività statale e pubblica (chi si prende questi stipendi ?? non di sicuro noi MC)non esiste in uno stato libero e democratico !!
meno male che esiste almeno il CONAMECO !!
art. 40 sulla comunicazione dei dati aziendali deve essere cancellato!!!!!!!!!!!!!!!il medico comp nelle azienda , ha il compito di fare la sorveglianza sanitaria - prevenzione primaria ..non siamo burocrati che inviano dati...e a quale scopo?li inviassero commercialisti o i datori di lavoro!!!!!!
scusate ma in pronto soccorso o guardia medica o il medico legale o ginacologo quando fa un attivata' madica sia pubblica che privata manda dei dati sulla prestazione o su quante/tipo prestazioni effettua ( ve l'immaginate chi fa la guardia medica che invio i dati sul tipo di prestazione che ha eseguito ...!!!)
non ci assoggettiamo a un invio di dati non congruo al nostro ruolo e senza una ragione perlo piu' non retribuito ..opponiamoci !!!!!!!
Io penso che molti di questi " genii" nascano per iscriversi all'ufficio UCAF(ufficio complicazioni affari semplici) di Fantozziana memoria. Da più di ventanni chiedo inutilmente alle ASL della zona di Milano e provincia di adottare un modulo unico per le relazioni e sino ad ora nulla, per fortuna che adesso ci stanno pensando!!!
Per quel che mi riguarda invierò il modello di relazione informatizzata che utilizza il mio programma senza alcuna modifica.
Mi associo a questi ultimi interventi.
Si perviene a "elaborare" un altro modello di dati da inviare alle ASL complicandoci ancora di più la vita, quando c'è un facsimile dettato dal DL 81: a quello , sia pure demenziale, mi atterrò, punto e basta (tra l'altro qualcuno mi spieghi cosa vuol dire "tipologia dei giudizi d'idoneità"? Quanti idonei e quanti non idonei? Maledetti folli e demagoghi!)
Alla data del 18 febbaio ancora non conosco l'indirizzo email della maggior parte delle ASL romane, tanto per parlare di qualcosa, altro che "bel modello": pensate che sto addirittura inviando dei fax ai colleghi direttori degli Spresal "pregandoli" di fornirci l'email.
A cosa mi sono ridotto! Il tutto per evitare l'incubo di mandare 200 email entro 3 giorni!
Ma qui si continua invece a parlare di "modelli unici"...
Possibile che nessun collega dele ASL legga il "Medico competente"?
Guido Marchionni
Nonnoguido il 18/02/2009 07:13 ha scritto:
Possibile che nessun collega dele ASL legga il "Medico competente"?
ti taccio la risposta, per pietà di patria. Ma se giri in web, vedrai che forse è anche peggio di quel che sembrerebbe a prima vista.
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
Ho scelto di fare, circa 30 anni fa, il medico del lavoro, con il preciso scopo di dare il mio contributo al miglioramento delle condizioni di lavoro dei lavoratori italiani, soprattutto degli operai (che allora erano molto più numerosi di ora).
Mio padre fu molto deluso per la mia scelta: aveva fatto - sosteneva - grandi sacrifici per mantenermi agli studi e io che facevo? sceglievo una specializzazione che allora non voleva fare nessuno perchè assolutamente non remunerativa. "Perchè non fai il cardiologo o il pediatra o l'oculista o il ginecologo?" mi domandò. Ma io non cambiai idea e mi sono dedicato con impegno a portare avanti il mio obbiettivo di dare il mio contributo alla crescita della cultura della sicurezza e al miglioramento della salute dei lavoratori.
Poi, improvvisamente, viene emanato un Decreto Legislativo bislacco e abborracciato, ricco di errori e di contraddizioni, violentissimo nella parte sanzionatoria soprattutto contro i medici del lavoro (nessuna sanzione prevista per i RSPP, ad esempio). E così, dopo trent'anni di onesto lavoro (mal retribuito), mi trovo non già a continuare a essere occupato nell'essenza stessa della mia professione (prevenzione e salute), ma a districarmi tra assurdi impegni burocratici e soprattutto inseguito dal terrore delle sanzioni. Una singola sanzione brucerebbe, ad esempio, il guadagno di un anno della scandalosa retribuzione prevista dal Comune di Este nel suo esecrando bando al ribasso d'asta (a questo proposito, c'è chi si è limitato a dividere i 3000 euro per i 120 dipendenti e a trarne la conclusione di 25 euro lordi a visita: e i sopralluoghi, e la relazione annuale, e la riunione periodica ecc ecc chi li considera? 3000 euro lordi, praticamente 1600-1800 euro netti per fare tutto quel lavoro: qualcuno è impazzito, penso).
E dopo che da dieci mesi, su questo sito apprezzabilissimo, tutti i MC non hanno fatto che lamentarsi e far sentire alta la loro voce di protesta su svariato punti del Decreto, cosa ci tocca leggere, purtroppo? Che il fondatore di questo stimabilissimo sito (che ha sempre dimostrato di seguire con molta attenzione i dibattiti che di volta in volta si sono attivati) fa parte di un gruppo di lavoro sull'allegato 3B e ratifica assieme ad altri colleghi (penso che siano colleghi, ma mi piacerebbe saperne un po' di più su di loro: c'è qualche MC?) una proposta di straordinaria penalizzazione per il MC.
Posso gentilmente chiedere al collega Cristaudo - che ringrazio ancora per la brillante idea fondativa di questo sito - perchè non si è fatto portavoce, in questo gruppo, dell'esigenza di semplificazione che tutto il mondo dei MC richiede da tempo sul sito da lui fondato e perchè si è deciso di richiedere al MC dati che nulla aggiungono a quello che già si sa sulle aziende (i dati su infortuni e malattie professionali, che sono gli unici significativi tra quelli richiesti dal 3B, sono già in possesso degli organi competenti, vedasi INAIL).
Quale valore aggiunto dà sapere la partita IVA o il codice fiscale dell'azienda piuttosto che quello del MC? Quale valore aggiunto ha sapere il numero di giorni di assenza per congedo maternità o paternità che nemmeno il 3B si è azzardato a richiedere?
C'è una sola ragione per continuare a volere il totale disamoramento di chi si è impegnato giornalmente in questa professione? C'è dunque chi vuole la fuga dei professionisti seri da questa attività per lasciarla in mano ai superficiali o ai "centri" che si sono inventati una professionalità che non hanno?
Forse è giunto il momento di lasciar perdere questo lavoro.
marcandrea il 18/02/2009 09:51 ha scritto:
Posso gentilmente chiedere al collega Cristaudo - che ringrazio ancora per la brillante idea fondativa di questo sito - perchè non si è fatto portavoce, in questo gruppo, dell'esigenza di semplificazione che tutto il mondo dei MC richiede da tempo sul sito da lui fondato e perchè si è deciso di richiedere al MC dati che nulla aggiungono a quello che già si sa sulle aziende (i dati su infortuni e malattie professionali, che sono gli unici significativi tra quelli richiesti dal 3B, sono già in possesso degli organi competenti, vedasi INAIL).
Quale valore aggiunto dà sapere la partita IVA o il codice fiscale dell'azienda piuttosto che quello del MC? Quale valore aggiunto ha sapere il numero di giorni di assenza per congedo maternità o paternità che nemmeno il 3B si è azzardato a richiedere?
Caro Collega,
i dati che citi e di cui tutti i mc si lamentano (infortuni, assenze ecc.) sono richiesti dall'art. 40 e non dal gruppo di lavoro del coordinamento delle regioni che ha solo proposto quali tipo di assenze andavano indicate.
In ogni caso come puoi sapere, come puoi dire che non mi sono fatto portavoce delle richieste di semplificazione sull'allegato 3b? i risultati che vedi sono stati il risultato di un gdl composto da 6,7 teste pensanti, ognuna delle quali portava la sua professionalità, la sua storia lavorativa, la sua esperienza (magari confrontata, come nel mio caso, con decine di medici competenti e di medici dei servizi). Ti posso invece dire che risultati ci sono stati e che, grazie all'intelligenza di tutti i componenti del gdl, sono consistiti in grosse semplificazioni rispetto alle proposte di relazioni che erano state proposte all'inizio al gdl e che provenivano da diverse realtà locali.
Ti cito una semplificazione prevista, come esempio: i dati di cui parli e di cui si lamentano tutti i mc perchè non sono da loro prodotti o conosciuti, nella proposta del gdl è previsto che siano forniti dal datore di lavoro e non dal medico competente che, se non li riceve, può indicare nella relazione: dati non pervenuti. Questo restringe, di molto, l'attività e la responsabilità del medico competente e limita il suo onere diretto a voci realmente conosciute dallo stesso.
Comunque la mia opinione personale su questo articolo è riassunta nei due punti sottostanti:
1) Sono convinto che il lavoro quotidiano, sotterraneo, faticoso dei medici competenti deve avere anche un riconoscimento pubblico, consistente in una valorizzazione epidemiologica dei dati da loro prodotti con una formalizzazione nel SINP (Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione) previsto dal D.Lgs 81. Questo darebbe risultati enormi in termini di dati utili alla prevenzione e di dignità al ruolo del medico competente e al suo lavoro;
2) Il punto è che si riuscirà ad ottenere tale risultato solo quando i medici competenti utilizzeranno sistemi informatizzati di registrazione dei dati sanitari che permetterebbero di ottenere quei dati senza alcuna fatica.
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Il dubbio non è piacevole, ma la certezza è ridicola. Solo gli imbecilli sono sicuri di ciò che dicono. (Voltaire)
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