Vi riporto il testo dell'articolo uscito oggi su Repubblica. Metà dei medici competenti delle aziende sanitarie di Torino sono stati "imputati" di violazioni della legge 81 dal procuratore Raffaele Guariniello.
Stiamo studiando un comunicato stampa per reagire a questa iniziativa della magistratura. In sintesi, secondo "l'interpretazione" della Procura di Torino, i test dovrebbero essere fatti "a sorpresa" a medici e infermieri. Mi si spieghi dove sta scritto e anche io inizio domani a farli. Intanto però molti colleghi si stanno trovando un avvocato.....Se, come sta scritto "la nuova legge dovrebbe risolvere presto il problema", perchè non si aspetta la legge?
Da Repubblica Torino:
MEDICI UBRIACHI? POCHI TEST IN CORSIA
Guariniello dispone controlli:"Legge da cambiare, non prevede la droga"
Dopo la battaglia con le compagnie aeree, per far sì che rispettassero la legge e controllassero l´eventuale consumo di alcool e droghe da parte dei piloti, ora tocca a medici e infermieri. Il procuratore Raffaele Guariniello ha infatti puntato la sua attenzione su ospedali e cliniche private torinesi. Perché anche chi opera o mette flebo, o guida veicoli per il trasporto di pazienti, rientra tra le categorie di mestieri che devono essere sottoposti a verifiche obbligatorie: i test dovrebbero essere fatti a sorpresa. Dovrebbero. Perché nella realtà dei fatti il rapporto sulla situazione giunto sulla scrivania dei pm non è dei più rosei. Gli ospedali controllati dagli ispettori dell´Asl To1, ovvero Molinette, Mauriziano, Sant´Anna, e tutte le cliniche private ispezionate, Villa Maria Pia, Cellini e Koelliker, sono risultate carenti: i test sui dipendenti non erano ancora partiti nei modi indicati dalla legge, tanto che il pm ha deciso di indagare tutti i direttori generali e tutti i "medici competenti" addetti alla sorveglianza, per violazione del testo unico sulla sicurezza sul lavoro. Solo l´ospedale di corso Bramante ha provveduto a mettersi in regola: «Qui alle Molinette era quasi tutto pronto per partire, quando gli ispettori sono tornati 20 giorni dopo eravamo in regola». Dalle altre strutture però il pm attende risposta. In particolare gli ispettori hanno constatato che nei documenti di valutazione dei rischi non erano presi in considerazione droga e alcol, e se sì, non in maniera adeguata. Al Mauriziano ad esempio è risultato che «la sorveglianza mirata non era eseguita». Al Sant´Anna non sono state invece trovate categorie di lavoratori a rischio droga, ma solo per quello dell´alcool che però non era preso in considerazione. «Il problema è che i due elenchi di mestieri da testare non sono omogenei - spiegano in procura - i medici ad esempio non rientrano nella lista del rischio droga ma solo in quella per il consumo di alcool, la nuova legge dovrebbe risolvere presto il problema».
vi immaginate che noi MC improvvisamente piombiamo su un cantiere edile o in clinica per il test alcolimetrico?su 10 medici ne trovi 5,poi devi ritornaree ne trovi altri 3 da valutare e poi....poi andiamo su un cantiere che si trova forse a 40 Km....perchè non lo deve fare l'asl medicina del lavoro?sorveglianza sanitaria infinitamente lungaaaaaaaaa!E poi durante il lavoro non si beve alcolici e il DL ha l'obbligo del controllo con la piena responsabilità.Se dobbiamo essere soldatini ci vogliono regole chiare!Ci stanno togliendo l'autonomia della professione per chi cerca di lavorare in un CERTO modo.A ripapocchio!
Ma io invece sono un passo indietro: Ok eventuialmente per la sorpresa, ma la responsabilità del bere o meno sul lavoro resta al DDL. Quello che mi chiedo e che ancora secondo me va chiarito, e non a "colpi di magistratura", ma con norme chiare (almeno una volta, se non è chiedere troppo) è se questi controlli sono OBBLIGATORI, con quale periodicità circa vanno fatti, quali sono i controlli leciti e quali invece rappresentano una intromissione illecita nella privacy delle persone. Fino ad allora continuerò a comportarmi come ho sempre fatto, cioè anamnesi mirata, informazione circa il divieto di assunzione, valutazione degli esami fatti per altri motivi, come funzionalità epatica ed emocromo e solo in seconda battuta "approfondimenti" di vario genere. Magari intanto cerco un avvocato, così mi porto avanti...
va bene l'avvocato ma intanto vengono fatte le sansioni se non fai una verica su alcol(alcolemia o cdt)pensi che sia giusto andare a dx e sx a far verifiche?CON PRELIEVO EMATICO? CON ETILOMETRO? COME FARE? IO PROCEDO AL TEST QUANDO EFFETTUO LA SS.PER ANDREA B
Qua siamo fuori di testa....ma ai giudici chi gli fà la coca nel capello.....ah guariniè?!
Da Repubblica Torino:
MEDICI UBRIACHI? POCHI TEST IN CORSIA
Guariniello dispone controlli:"Legge da cambiare, non prevede la droga"
prima di lanciare anatemi sarebbe bene approfondire: ieri pomeriggio, ad una riunione periodica in azienda, il
consulente SPP mi ha riferito di aver sentito che la regione Piemonte ha
legiferato nel campo dei controlli alcolimetrici prevendo il controllo
obbligatorio periodico da parte del MC: se fosse vera darebbe contorni diversi alla vicenda
chi lavora in Piemonte è in grado di confermare o smentire questa notizia?
gdigiacomo il 29/10/2010 11:46 ha scritto:
Da Repubblica Torino:
MEDICI UBRIACHI? POCHI TEST IN CORSIA
Guariniello dispone controlli:"Legge da cambiare, non prevede la droga"
prima di lanciare anatemi sarebbe bene approfondire: ieri pomeriggio, ad una riunione periodica in azienda, il
consulente SPP mi ha riferito di aver sentito che la regione Piemonte ha
legiferato nel campo dei controlli alcolimetrici prevendo il controllo
obbligatorio periodico da parte del MC: se fosse vera darebbe contorni diversi alla vicenda
chi lavora in Piemonte è in grado di confermare o smentire questa notizia?
Ma quali anatemi? dove è pubblicata sta legge come è diffusa e chi ne porta a conoscenza i medici competenti? Quale network esiste e se poi la vogliamo dire tutta invece di cercare la droga nei medici che vada guariniello a pigliare i dirigenti fiat che se ne fottono di tutti, portano lavoro all'estero(dove guariniello e la sicurezza sul lavoro sono: NON PERVENUTI) e lo tolgono in italia creando situazioni di estrema pericolosità per i terzi tutti e per tante famiglie..compreso lo stress così tanto caro a certa gente......a costoro poi si facciano le droghe a sorpresa...invece di scagliarsi contro i medici....e che si vada a controllare anche i tutori dell'ordine che quando li chiami per un fatto criminoso arrivano dopo 2 ore e passa.....oppure tema di questi giorni vada ad indagare i tanti suicidi nei carceri....che sta storia puzza un bel pò......ma sicuramente sono tutti morti de freddo come....... gesù cristo.
gdigiacomo il 29/10/2010 11:46 ha scritto:
Da Repubblica Torino:
MEDICI UBRIACHI? POCHI TEST IN CORSIA
Guariniello dispone controlli:"Legge da cambiare, non prevede la droga"
prima di lanciare anatemi sarebbe bene approfondire: ieri pomeriggio, ad una riunione periodica in azienda, il
consulente SPP mi ha riferito di aver sentito che la regione Piemonte ha
legiferato nel campo dei controlli alcolimetrici prevendo il controllo
obbligatorio periodico da parte del MC: se fosse vera darebbe contorni diversi alla vicenda
chi lavora in Piemonte è in grado di confermare o smentire questa notizia?
Forse il consulente ha sentito che Guariniello auspica i controlli a sorpresa. Io lavoro a Torino e fino ad ora la Regione ha emanato delle linee di indirizzo precise ai sensi della intesa Stato-regioni relativamente alle sostanze psicotrope e stupefacenti (DGR 1310928 del 9 marzo 2009). Niente altro. Io ritengo (insieme a tutti gli altri medici competenti delle aziende sanitarie piemontesi) che non essendoci un chiaro riferimento normativo (controlli a campione, quanti, con quali metodi, quali livelli di riferimento) si attui la sorveglianza mirandola anche ai problemi alcool correlati (visita, esami standard, audit) e se necessario con esami di secondo livello. Ogni altra iniziativa a mio parere è al di fuori della legge e viola la 300/70. Quando il governo e la Stato-Regioni emaneranno chiari indirizzi normativi applicheremo quanto verrà stabilito (come già avviene per il consumo di sostanze stupefacenti). Quindi il problema non è che non si fanno controlli per i problemi di alcool dipendenza ma che qualche magistrato ritiene (in un vuoto normativo esistente) di poter imporre metodi e procedure al di fuori della legge. Il che, per un magistrato, è paradossale.
Prima di emettere "sentenze" sarebbe opprotuno farsi mandare dai medici competenti e dai datori di lavoro coinvolti gli articoli di legge contestatigli dagli ispettori .
Per quanto riguarda l'applicazione della legge 125/2001 il controllo alcolimetrico PUO'essere effettuato dal MC o dal servizio di vigilanza.
Bisogna capire se sono state sanzionati i mancati controlli nell'ambito della visita periodica per lavoratori che rientrino nelle mansioni previste dalla conferenza stato -regioni del 2006 e se così fosse sarebbe opportuno andarsi a leggere sia l'intervento del Dott.Deidda allo SNOP sia il numero monotematico di medicina del lavoro fatto dal gruppo La.R.A.su alcool e lavoro .
art.15 125/2001
1. Nelle attivita' lavorative che comportano un elevato rischio di infortuni sul lavoro ovvero per la
sicurezza, l'incolumita' o la salute dei terzi, individuate con decreto del Ministro del lavoro e
della previdenza sociale, di concerto con il Ministro della sanita', da emanare entro novanta giorni
dalla data di entrata in vigore della presente legge, e' fatto divieto di assunzione e di
somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche.
2. Per le finalita' previste dal presente articolo i controlli alcolimetrici nei luoghi di lavoro possono
essere effettuati esclusivamente dal medico competente ai sensi dell'articolo 2, comma 1, lettera d),
del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni, ovvero dai medici del
lavoro dei servizi per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro con funzioni di
vigilanza competenti per territorio delle aziende unita' sanitarie locali.
[cite]giancarlo il 29/10/2010 03:21 ha scritto:
Prima di emettere "sentenze" sarebbe opprotuno farsi mandare dai medici competenti e dai datori di lavoro coinvolti gli articoli di legge contestatigli dagli ispettori .
Per quanto riguarda l'applicazione della legge 125/2001 il controllo alcolimetrico PUO'essere effettuato dal MC o dal servizio di vigilanza.
Bisogna capire se sono state sanzionati i mancati controlli nell'ambito della visita periodica per lavoratori che rientrino nelle mansioni previste dalla conferenza stato -regioni del 2006 e se così fosse sarebbe opportuno andarsi a leggere sia l'intervento del Dott.Deidda allo SNOP sia il numero monotematico di medicina del lavoro fatto dal gruppo La.R.A.su alcool e lavoro .
E' quello che stiamo verificando. Ho letto Deidda è sono d'accordo al 99% con lui. Mi lascia perplessa quella sua osservazione di pagina 9 (quelle tre righe sono l'1%): "resta comunque fermo che il datore di lavoro ha il potere-dovere di sottoporre i lavoratori a sorveglianza sanitaria per il rischio alcool, sia con esami programmati sia con accertamenti a sorpresa, sia in fase preventiva, sia in fase preassuntiva".
A parte la latitanza del decreto previsto dal dgls 81 a livello pratico io non so se sia possibile lasciare in regime di far west (numero di campionamenti, tipo di test, livelli, modalità) tali accertamenti data l'assenza di una chiara normativa a riguardo. Con il rischio di contenziosi da una parte e di indagini della Procura dall'altra. Teniamo infine presente che stiamo parlando di centinaia e centinaia di dipendenti in ogni azienda sanitaria e quindi va anche definito un sistema compatibile con le spese da sostenere.
Mi metto con l'etilometro 1 volta al mese davanti alle sale operatorie e faccio soffiare il palloncino? Non so, ditemi voi o me lo dica Deidda o magari il legislatore (sarebbe meglio) e io lo faccio.......
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