Prof. Stefano Candura, Prof. Gian Battista Parigi, Prof. Enrico Brunetti,
Prof. Flavia Magri, Dott.ssa Barbara Guglielmana, Dott. Maurizio Daccò
Negli ultimi decenni l’Italia è diventata meta di importanti flussi migratori. Tale fenomeno è principalmente dovuto alla ricerca di lavoro. Le differenze biologiche e sociali tra migranti e autoctoni comportano differenze sia nelle esposizioni lavorative, sia nelle risposte dell’organismo ai vari fattori di rischio L’art. 28 del D.lgs. 81/2008 prevede che la provenienza da altri Paesi debba essere adeguatamente considerata nella valutazione del rischio in azienda, indispensabile presupposto per un’adeguata prevenzione.
Generalmente gli immigrati arrivano in buone condizioni di salute, ma il loro patrimonio iniziale di salute è spesso progressivamente dissipato per l’azione di numerosi fattori di rischio, lavorativi ed extralavorativi. Non è pertanto sorprendente che tra i lavoratori stranieri, spesso affetti da problemi psicopatologici da disadattamento, si manifestino con maggiore frequenza e gravità infortuni sul lavoro e malattie professionali.
Il corso fornisce un inquadramento delle complesse relazioni tra fenomeno migratorio e medicina del lavoro, dal punto di vista normativo, medico, bioetico e medico-legale, per consentire al "Medico competente" una migliore comprensione di tali tematiche, soprattutto in ottica prevenzionistica, anche ai fini della formulazione del giudizio d'idoneità alla mansione.
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