può fare il 3° turno notturno il diabetico insulinotrattato in buon compenso metabolico?
premesso che non vedo controindicazioni di principio consiglierei di acquisire documenti clinici certi circa il compenso metabolico e mi accerterei della possibilità per il lavoratore di controllare autonomamente la glicemia almeno nelle prime settimane; il vero pericoplo è infatti re un sovradosaggio di insulina legato alle alterate abitudini; consiglierei inoltre di adottare il turno notturno fisso e non quello a rotazione per evitare continui riadattamenti. - sul piano formale inoltre ritengo "strano" il fatto che sia il lavoratore a chiedere una idoneità per un cambio di mansione; è obbligo del datore di lavoro disporre la visita del m.c. in questi casi
(drgennai1 11/08/2004)
Non credo che sia solo un problema di turno notturno. Non mi fiderei del di controllo metabolico attuale, in quanto lo scompenso è imprevedibile e multifattoriale. Nel mio caso l'ho tolto dalle linee produttive e dalla guida di carrelli; è stato messo a fare l'attrezzista e la manutenzione: I suoi colleghi erano istruiti per l'emergenza e con il passare degli anni, più volte è andato in coma ipoglicemico, prontamente risolto. Non lo terrei alle presse, perchè se succedesse qualcosa, il solito pm tuttologo se la prenderebbe con te, per imprudenza.
(latini 25/08/2004)
La definizione di periodo notturno è da intendersi come periodo di almeno 7 ore consecutive comprendenti l'intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino, inoltre qualifica lavoratore notturno qualsiasi lavoratore che durante il periodo notturno svolga:
- almeno 3 ore del suo tempo di lavoro giornaliero impiegato in modo abituale;
- almeno una parte del suo orario di lavoro secondo le norme definite dai contratti collettivi di lavoro.
Il lavoratore potrebbe contestare a questo punto la definizione di lavoro notturno in quanto lavorando dalle 18 alle 02 non comprende 3 ore del suo turno abituale nell'intervallo 12-05
(vtr 19/10/2004)
penso che sia controindicato il turno notturno, il compenso metabolico può anche dipendere dal non effettuare il turno notturno
(vietti 13/12/2004)
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1. diabete e idoneità a turni notturni
Io sarei meno perplesso nel dare l'idoneità, considerato che il dipendente presenta buon compenso metabolico e che la capacità di gestire la propria malattia è sicuramente uno degli aspetti principali. Nel caso specifico, inoltre, la richiesta era circoscritta ad un arco temporale molto breve.
Personalmente credo che quando gli effetti sulla salute sono "aleatori" e legati a fattori individuali, si debba fare attenzione a porre delle limitazioni alla idoneità (e quindi alla possibilità di impiego), anche perchè si fa sempre in tempo a emettere un giudizio di idoneità condizionato, mentre è molto più difficile, se non impossibile, toglierlo.
(gdigiacomo 06/08/2004)