Da settembre ad ora pur restando nel reparto non ha espletato funzioni di saldobrasatura.
Le indagini ambientali sono tutte bel al di sotto dei limiti di esposizione.
Immagino che sia già stata esclusa la possibilità di una malattia di Wilson, magari mediante monitoraggio del rapporto cupremia/cupruria (V.N. cupruria = 15-70 microgrammi nelle urine delle 24 h). In chimica clinica, l’ipercupremia è frequente in gravidanza specie nel 3° trimestre (e non è questo il caso) oppure in diverse malattie neoplastiche ed infine, e qui forse facciamo bingo, nelle epatiti croniche nonché nelle malattie epatiche in genere. Se il lavoratore ha avuto l’epatite B, insomma, ha parametri enzimatici decisamente oltre soglia, è del tutto normale che sia aumentata anche la cupremia. Giusta quindi l’ipotesi di estraneità dell’esposizione professionale, in questo caso, che peraltro a quanto riferito è irrilevante. Però, le transaminasi alte e la cupremia risalita mi danno a che pensare: anche nella cirrosi, la cupremia aumenta molto…
Nofer
(nofertiri9 12/04/2005)
MedicoCompetente.it - Copyright 2001-2024 Tutti i diritti riservati - Partita IVA IT01138680507
Privacy | Contatti
1. Rame
Idoneità al lavoro con metaboliti fuori range
(dr.alesiani 21/02/2005)