L’aumento della incidenza della patologia cardiovascolare nella popolazione generale e della prevalenza nella fascia di età lavorativa, con accresciuta sopravvivenza dei pazienti per i progressi della medicina in campo terapeutico e riabilitativo, ripropone per il medico del lavoro il problema della idoneità lavorativa specifica di questi soggetti quando riprendono il lavoro. Idoneità senza dubbio “difficile” specie se manca la collaborazione “diretta” con lo specialista cardiologo. Sarebbe auspicabile che si costituissero centri specialistici cosiddetti di “secondo livello” dove venga instaurata una stretta collaborazione multidisciplinare tra la “Cardiologia” e la “Medicina del Lavoro”, in modo da semplificare le problematiche per il medico del lavoro.
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infarto del miocardio e guida di autocompattatori
Sono da poco medico competente di un'azienda privata che ha degli autisti che sono alla guida di grossi camion autocompattatori (preciso che questi sono ultramoderni, aria condizionata, sevosterzo ecc). 2 autisti sono stati recentemente ricoverati e sottoposti a trattamento di PCA + Stent per Infarto del miocardio. Come mi dovrei comportare per l'idoneità lavorativa visto che la prova da sforzo fatta effetuate dal sotoscritto è risultata negativa?
(rocco3760 22/04/2008)