DOTT.SSA RITA ORSINO - BIOLOGA NUTRIZIONISTA
DOTT. DOMENICO SCARAMOZZINO - BIOLOGO NUTRIZIONISTA - SPECIALISTA IN SCIENZE DELLA NUTRIZIONE UMANA - ESPERTO IN ANALISI CHIMICHE, FISICHE E MICROBIOLOGICHE SUGLI ALIMENTI
Il corso nasce dall’esigenza di divulgare uno stile di vita sano per migliorare lo stato di salute dell’individuo. Oggi l’OMS definisce la salute non solo come assenza di malattia ma soprattutto come uno stato di benessere fisico, psichico e sociale. Le linee guida dell’OMS mettono in risalto l’educazione alimentare come fattore di prevenzione e benessere. Dai risultati dei diversi studi sulla salute dell’uomo è emerso che le cattive abitudini alimentari, l’eccessivo introito calorico e la sedentarietà sono la causa dell’insorgenza di diverse patologie metaboliche e cronico-degenerative.
In Italia, anno dopo anno, si registra un incremento dei casi di ragazzi ed adulti in sovrappeso. In particolare nel Sud Itala l’incidenza dell’eccesso di peso in età evolutiva è in constante aumento e maggiore rispetto al resto del Paese. L’educazione alimentare nelle scuole di primo e secondo grado riveste un ruolo importante nella formazione di giovani e futuri consumatori più responsabili e sensibili alla “buona alimentazione”.
Da queste considerazioni è nata l’idea di far conoscere, approfondire e divulgare le proprietà della Dieta Mediterranea come stile di vita sano.
Attualmente la Dieta Mediterranea viene utilizzata principalmente come catalizzatore per le vendite di prodotti tipici del territorio Italiano, minimizzando gli studi scientifici ed i benefici di questo stile di vita. Viene data poca importanza alla cultura contadina e quella artigiana, alla qualità di vita che offre il territorio e alle materie prime che vengono utilizzate. È necessario invece informare e formare l’utente finale delle ricchezze nutraceutiche che ci regala questo modello alimentare.
Grazie all’Expo 2015 a Milano, eccezionale evento dedicato all’alimentazione e alla nutrizione, si ha la possibilità di evidenziare la cultura e la sapienza Mediterranea al mondo intero mettendo in risalto le molteplici tradizioni che si intrecciano con i territori rendendo unico il Bel Paese. Il tema al centro della manifestazione è “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. È l’occasione per riflettere e confrontarsi sui diversi tentativi di trovare soluzioni alle contraddizioni del nostro mondo: se da una parte c’è ancora chi soffre la fame (circa 870 milioni di persone denutrite nel biennio 2010-2012), dall’altra c’è chi muore per disturbi di salute legati a un’alimentazione scorretta (circa 2,8 milioni di decessi per malattie legate a obesità o sovrappeso). Inoltre ogni anno, circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo vengono sprecate. Per questo motivo servono scelte politiche consapevoli, stili di vita sostenibili e, anche attraverso l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia, sarà possibile trovare un equilibrio tra disponibilità e consumo delle risorse.
I cambiamenti economici, tecnologici, sociali e culturali intercorsi negli ultimi 50 anni, hanno determinato una vera e propria rivoluzione nei modi di vita giornalieri dell’uomo. Le forme di vendita di cibo pronto e veloce continuano ad espandersi in Italia facendo credere che i fast food (junk food) rappresentano un luogo dove ragazzi e adulti possono serenamente condividere il cibo e i divertimenti, senza preoccuparsi degli effetti negativi che questi cibi possono avere sull’organismo e dimenticandosi dalle abitudini alimentari sane e genuine della tradizione gastronomica Mediterranea, invidiata e copiata nel resto del mondo.
Mangiare è un atto ricco di significati che va ben oltre il semplice soddisfacimento
fisiologico. Come e cosa si mangia dipende sia dalle risorse offerte dal territorio, sia dalle abitudini familiari che dal rapporto che si crea tra le persone e il cibo che permettono il mantenimento della propria salute nel rispetto dell’ambiente e degli altri.
Il 16 novembre 2010 l'Unesco ha incluso la “Dieta Mediterranea” tra i patrimoni orali e immateriali dell'umanità.
Negli anni ’50 il professore Ancel Keys, direttore della cattedra di Igiene e Fisiologia
dell’Università del Minnesota negli Stati Uniti, insieme al suo gruppo di lavoro diedero inizio allo studio scientifico “Seven Country Study” per valutare l’incidenza della malattie cardiovascolari in 7 Stati (Italia, Grecia, Finlandia, Iugoslavia, Paesi Bassi, U.S.A. e Giappone). Con questo studio evidenziarono che i popoli che si affacciavano sul bacino Mediterraneo avevano una bassa prevalenza di malattie cardiovascolari con un’incidenza bassissima di morte per causa di ictus o infarto. Lo studio sulla “Dieta Mediterranea” venne eseguito in diverse regioni Italiane tra cui la Calabria, precisamente a Nicotera (VV) nel ‘57.
Una corretta educazione alimentare, seguendo i principi di questo stile di vita, previene l’insorgenza di molte patologie di tipo metabolico (malattie cardiovascolari, ipertensione arteriosa, diabete, dislipidemia, obesità, sindrome metabolica, NASH, tumori, ecc...). La Dieta Mediterranea è ricca di prodotti salutari caratterizzati da sostanze “Nutraceutiche” ovvero molecole dalle comprovate caratteristiche benefiche e protettive nei confronti della salute fisica e psicologica dell'individuo. Le sostanze nutraceutiche sono normalmente derivate dalle piante, dagli alimenti e da fonti microbiche. Esempi di nutraceutici presenti negli alimenti della Dieta Mediterranea sono: i prebiotici (GOS, inulina), gli antiossidanti (resverotrolo, capsaicina), gli acidi grassi polinsaturi (omega-3) e le vitamine (vitamina C, vitamina E). È stato dimostrato che queste sostanze possono prevenire le malattie croniche, migliorare lo stato di salute, ritardare il processo di invecchiamento e aumentare l'aspettativa di vita.
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