DOMANDA: E' lecito sottoporre a sorveglianza sanitaria specifica gli A.G.E. (Addetti Gestione Emergenze) in azienda per il rischio biologico, e quindi formulare un giudizio di idoneità, considerando però che quella succitata non è una "mansione specifica" come da D.Lgs. 626/64, ma un "compito" affidato al datore di lavoro?
Se è un compito non si dovrebbe prevedere l'attivazione della sotrveglianza (perchè il M.C. non formula giudizi di idoneità al "compito", ma alla mansione!) Ma è comunque un'attività che espone a rischio il lavoratore (il riferito rischio biologico)!!!
E' gradito un riscontro,
Cordiali saluti
fai bene e scorda, e se fai male ... pensaci ...
Scusa, ma a quale "rischio biologico" indirizzeresti la sorveglianza sanitaria (sono comunque d'accordo con le tue perplessità).
Perchè dopo avere detto che c'è un generico rischio da agenti biologici dobbiamo poi definire quali: facciamo un monitoraggio per tutte le possibili patologie trasmissibili per contagio interumano ?
Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)
Ovviamente mi riferisco alle patologie che, oltre ad essere più diffuse sul nostro territorio, sono anche di maggior riscontro, a livello sierologico in portatori sani; l'esempio più eclatante è quello dell'epatopatia cronica HCV, HBV positiva. E' possibile, anche se l'evento ha una bassa possibilità di accadimento, che l'addetto al primo soccorso possa venire a contatto con sangue umano. Non potendo, come giustamente dicevi, considerare tutte le patologie infettive trasmissibili, almeno attiviamoci per fare prevenzione su ciò che è possibile!!!!
fai bene e scorda, e se fai male ... pensaci ...
Dare una idoneità per un compito (che spesso è sulla carta e non si materializza mai) non credo sia utile e possibile e comunque non è richiesto dalla normativa.
Al massimo può essere comunque utile proporre una protezione vaccinale e, specialmente, intervenire con la profilassi post-esposizione nel caso di contatti a rischio.
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Il dubbio non è piacevole, ma la certezza è ridicola. Solo gli imbecilli sono sicuri di ciò che dicono. (Voltaire)
Trattandosi non di una mansione specifica ma di un compito affidato dal DDL, non ritengo che si configuri la necessità di istruire una sorveglianza sanitaria specifica. Potrebbe essere, al limite, ragionevole sottoporre i lavoratori a vaccinazioni contro l'HBV, anche se ritengo comunque che il rischio di contagio sia estremamente basso, non fosse altro che per il fatto che si parte dal presupposto che chi soccorre un ferito debba indossare prima i guanti.
saluti
Sergio Truppe
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"Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia, ma bordello"
Caro fbruz, ti pongo un quesito maligno: se il soggetto per il quale hai fatto il monitoraggio per l'epatite viene contagiato da AIDS, da TBC, o anche da una banale influenza, da un punto di vista formale (che non conta finchè non lo devi spiegare ad un magistrato !) tu ritieni di essere a posto ?
A mio modesto parere un "rischio professionale" è un qualcosa di noto, presente in modo continuativo se non costante nell'attività, e valutato nel DVR.
O mi sbaglio ?
Mi interessa di più una corretta formazione ed informazione dei soggetti, e procedure chiare e corrette da far rispettare sempre.
Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)
Per rispondere al "velenosissimo" (scherzo ovviamente !!!!) quesito di RAMSES, io dico che almeno ho agito per ridurre un rischio che costituisce un'evenienza possibile! (dal punto di vista epidemiologico sicuramente maggiore che dell'inf. da HIV o TBC). Ora te lo pongo io un quesito ("fantascientifico" come il tuo!!):
come ti senti dal punto di vista formale, se un addetto alla gestione emergenze, portatore sano di HBsag, si superinfettasse con l'HCV??!! Escludendo alcune categorie dal servizio potresti evitare il pericolo!!
fai bene e scorda, e se fai male ... pensaci ...
Può anche essere utile, in proposito, leggere, nella sezione " l'articolo del mese" - luglio 2005, il contributo del collega Aldo Mignani intitoilato "Riflessioni sul decreto 388/2003".....Neanche lui sembra escludere a priori la possibilità di sottoporre a sorveglianza sanitaria gli adddetti al primo soccorso in azienda!
Grazie per gli interventi!
fai bene e scorda, e se fai male ... pensaci ...
Cogliamo l'occasione per ricordare ai colleghi la funzione "ricerca" dentro il forum. Ci sono centinaia e centinaia di messaggi e potremo trovare già risposte valide a quesiti che ci poniamo:
http://www.medicocompetente.it/forum/ricerca.php
Il problema della sorveglianza sanitaria delle squadre d'emergenza, nbcr e primo soccorso era stato già trattato in almeno due thread:
http://www.medicocompetente.it/fo...hp?forumid=1&msgid=785&num=4325&h[]=soccorso#4325
http://www.medicocompetente.it/fo...hp?forumid=1&msgid=771&num=4304&h[]=soccorso#4304
La redazione di MedicoCompetente.it
Meglio tardi che mai, ma non ho potuto rispondere prima a foruz: qualunque addetto che contragga una patologia nel prestare la propria opera è per me "un chiodo nel cuore", anche se prima non aveva alcun problema. Ma se accade è inequivocabile che qualcosa non ha funzionato a dovere, e fra ciò che può non funzionare ci sta il fatto che si contagi uno che non fa parte della "squadra" ma che contingentemente si presta, p.es. Cosa si fa allora ?
Però devo dire che nel fare questo discorso sono stato in parte fuorviato (anche se convinto di ciò ho detto) da un aspetto per così dire "esterno" al problema: secondo me si abusa in generale degli accertamenti laboratoristici, chesono economicamente una bella marchetta, ma spesso discutibile sul piano scientifico ed etico ( v. Centri Servizi).
Un caro saluto.
Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)
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