Alcune piccole ditte della mia zona si sono rivolte a me per l'esecuzione delle visite periodiche dei loro dipendenti. Che cosa c'è di male? Che sono effettivamente autorizzato ad agire come "medico competente" in quanto specialista in igiene e medicina preventiva, ma che, non essendo specialista in medicina del lavoro e non essendomi interessato di queste problematiche negli ultimi qundici anni, mi trovo un po' spiazzato. Certo, mi sono andato a leggere il DL 626 ma, come ogni legge che si rispetti, dice tutto e dice niente. Non sono nemmeno riuscito a capire se posso fare queste visite periodiche punto e basta, oppure se per farle devo in qualche modo essere "nominato" medico di quelle ditte... Ma, soprattutto, se come medico conosco il mio mestiere e come specialista in igiene e medicina preventiva non sono certo nuovo alla mentalità e al modus operandi della prevenzione, mi mancano i riferimenti concreti: dato ad esempio un meccanico autoriparatore, come devo comportarmi per decidere quali sono i rischi, quali sono i parametri da tenere sotto controllo, qual'è la periodicità dei controlli, etc.? Appunto, come detto sopra, sono vecchio abbastanza per avere un po' di "buon senso", ma sono anche vecchio abbastanza da sapere che, quando ci sono di mezzo le questioni medico-legali, il buon senso non basta: se un articolo di legge, o il "consenso" degli specialisti ti dice che devi fare le cose "contro" quello che ti sembra il buon senso, ti devi adeguare. E allora: come faccio a informarmi se, per ogni dato problema, ci sono leggi o "consensi" che devo seguire? Okay, mi direte: "Lascia perdere; prenditi la specialità in medicina del lavoro, e poi ne riparleremo". Se però qualcuno avesse una soluzione diversa e più pratica, gliene sarei grato: esistono raccolte di leggi, leggine, norme, codicilli e pinzillacchere ad uso dei medici competenti? E qualche manuale su cui rinfrescarsi nozioni e idee? Grazie.
Il manuale del perfetto medico competente. Autori: Tomassini e gli altri del quartierino. Ed.Art.1bis. Milano 2001
L’argomento è troppo stuzzicante per rimanere in silenzio come sto facendo da un po’ (non sono morto o emigrato come sperebbe qualcuno, sto solo leggendo con molta attenzione ed aspettando.….). Dunque, il buon senso espresso dal Dott. Attanasio, che si dichiara igienista “spiazzato” nonostante la lettura della 626, credo che sia la risposta più emblematica ed onesta a tutte le discussioni fatte nel passato sull’annoso problema della figura dell’igienista-medico competente. Il collega ha perfettamente centrato il problema: non basta essere un laureato in medicina per fare il medico del lavoro, non basta avere una forma mentis indirizzata verso la prevenzione, non basta leggersi le leggi ed i decreti….occorre molto di più, occorrono tante cose che un igienista (o un medico legale) non può sapere semplicemente perché nel corso di specializzazione in igiene (ed in medicina legale) non vengono insegnate. Ed è quello che noi medici del lavoro andiamo dicendo da tempo….
Onestamente consiglierei al collega di lasciare perdere, ma non per spirito di casta o perché potrebbe “soffiare” delle ditte ad un medico del lavoro, ma solo perché il lavoro del mc è molto più complesso di quanto possa sembrare (e credo che lui se ne sia reso conto già da solo), e potrebbe non bastare una raccolta di leggi, codici, codicilli, norme interpretative, sentenze della Cassazione, pronunciamenti della Conferenza Stato Regioni, norme di buona tecnica e linee guida (che peraltro esistono ma sono di fatto inutilizzabili, specie per un principiante). Se poi è proprio è interessato alla disciplina, si prenda la specializzazione in MDL.
PS Mi sono dimenticato una cosina, e cioè che i medici del lavoro sono gli unici medici il cui lavoro è sottoposto al controllo di svariati organi di Vigilanza (ASL, Ispettorato del Lavoro, NAS, volendo anche INAIL).
Saluti
Sergio Truppe
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"Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia, ma bordello"
dalle mie parti si dice che "chi nun sape fà 'o scarparo, nun adda scassà sischio e semmenzelle", che tradotto in italiano viene, più o meno >.
Ma potrei portare clamorosi esempi di prof univ di MDL che ignorano del tutto le condizioni di insorgenza dei MSDs però sono eccellenti tossicologi (pare, almeno) o addirittura direttori di specializzazione omologa che non hanno minimamente idea dei cicli produttivi, nemmeno i più famosi come la metallurgia o la falegnameria.
E, a differenza di antonioattanasio ("paisà direi", dal cognome) non si prendono nemmeno la briga di cercare per internet qualcuno in grado di dare indicazioni.
Ovviamente, sto parlando di prof che i loro bravi punti ECM se li fanno come docenti...dunque, pagati anzichè paganti.
Fate vobis. come detto più volte, io ci ho rinunciato.
Uh, anche se andava messa nel post sulle tariffe: ma lo sapete che un prezzo giudicato "remunerativo" per un mdl è di 2,50 euro a prestazione, vuoto per pieno? 2,50 la visita, + 2,50 la spirometria, + 2,50 l'audiometria, + 2,50 l'ecg, + 2,50 il prelievo... Mon dieu, come siete caduti in basso! ...e dire che io davo all'infermiere professionale 6 euro a prelievo... grazie che ho dovuto "dismettere".
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Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
...come non dare ragione al collega Truppe?? (che tra l'altro colgo l'occasione per salutare).
...ma, a dire il vero, vorrei sentire anche il parere di qualche componente del direttivo della nostra SIMLII o del nostro gruppo di lavoro. affinchè si possa dare una rispsta quanto mai autorevole e qualificata…(Sergio non volermene...) al dottor Attanasio.
…Che so, un bell’intervento di qualche cattedratico, lungo e articolato tipo quelli che in passato hanno caratterizzato il sito…
e a nefer dico: denuncia agli ordini di appartenenza questi personaggi che per 2.50 € effettuano prestazioni mediche. Oppure dimmi il nome e li denuncio io...sic et simpliciter...
Cordialità
L’intervento del collega Attanasio, nella sua semplicità, ripropone quanto abbiamo più volte discusso, sulle pagine di questo sito e con molti altri articoli, sulle riviste della disciplina e da parte di più autori (docenti universitari, colleghi medici competenti, talora semplicemente “esperti” del settore). Probabilmente è superfluo ripetersi ed esprimere in continuazione quanto sostenuto da tempo: l’attività del medico competente non può essere improvvisata ma necessita di competenze e professionalità specifiche e ben individuate, che nei corsi di specializzazione di Igiene e Medicina Legale non vengono fornite. Ciò nonostante, un dispositivo di legge consente ai colleghi specialisti in queste discipline di esercitare tale attività …… e rispetto a questo abbiamo più volte espresso le nostre idee in merito. Ci siamo impegnati tutti nel tentativo di modificare tale situazione, e continueremo a farlo, ricercando sempre l’unità di tutte le forze disponibili e di coinvolgere i colleghi più illuminati e interessati alla questione ….. e non è, questo, un compito semplice né breve, sono convinto che i colleghi ne siano tutti consapevoli. Non basta una denuncia per ridare dignità professionale alla nostra disciplina, così come non basta un incontro (sia pure ai massimi livelli politici e istituzionali) per modificare una legge dello Stato. Cerchiamo di essere realisti e di non inseguire percorsi velleitari, evitiamo di impegolarci in sterili polemiche con altri colleghi, senza costrutto. Ben vengano contributi costruttivi e ragionati (come quelli di Sergio Truppe, che colgo l’occasione di salutare, e di Nofer, sempre azzeccati e pertinenti) che portano l’acqua al nostro mulino e che – ci auguriamo tutti – saranno in grado di far cambiare qualche piccola cosa ........ Cordiali saluti a tutti
ringrazio il collega ramistella per l'intervento...per quanto riguarda la denuncia, so bene che non è misura sufficiente a sanare situazioni incancrenite, ma probabilmente fungerebbe da cassa di risonanza anche presso i non addetti ai lavori.
...per quanto mi riguarda, nessuna sterile polemica; io auspico davvero l'intervento di un cattedratico, che, essendo addentro ai meccanismi dell'eccellenza ci possa fornire qualche delucidazione sul tema...
..ripeto, nessuna polemica...(un po' di ironia, al massimo...)
...Cordialità
Dire che mi cadono le braccia a terra è dir poco...Essere presi in giro sul nostro sito mi pare troppo. Continuando sulla falsa riga del collega chiedo a qualcuno se ha il BIGNAMI di Neurologia o di Reumatologia o di Immunologia oppure Chirurgia generale, così nei tempi morti mi leggo qualche pagina e chissà un domani mi "butto" a fare lo specialista in una specializzazione "simile" alla nostra. D'altronde non ho pur sempre la laurea in medicina e chirurgia!?!?!? Un taglietto al peritoneo, una sforbiciata alla mesenterica inferiore, una plastica al legamento rotondo et voilà...il dramma è compiuto! MA vogliamo essere un pò seri? Capisco il collega igienista che magari ha necessità economiche impellenti ma ricordi pur sempre che è un medico tale e quale a noi per quanto riguarda gli obblighi penali e che di fronte a lui ci sono degli esseri umani, non delle macchine da controllare. Quindi anche se la Legge gli permette di effettuare le visite come MC non ci si può improvvisare dalla sera alla mattina specialisti esperti ed avveduti. Aggiungo inoltre che se gli Organi di Vigilanza svolgessero egregiamente il loro dovere non solo ci sarebbe maggiore serietà nell'effettuazione delle visite, ma soprattutto ci sarebbero molti meno ciarlatani in giro in cerca di BIGNAMI di Medicina del Lavoro!
Concludo ricordando ai colleghi, pochi a dire il vero, che erano con me qualche anno addietro davanti alla Camera per protestare contro la famosa Leggina che al tempo si disse che era la allora maggioranza a favorire gli Igienisti visto che i MdL erano prevalentemente di sinistra. In realtà parlammo con Bertinotti e anche lui, a parte qualche battuta interlocutoria, fece ben poco per la nostra causa. Forse sarebbe il caso di far opera di lobbing presso il centro sinistra almeno per modificare la legge truffa.
Cordialmente
Io ritengo che bisogna insistere non per mero corporativismo ma perchè (messaggi come questo ne sono la chiara dimostrazione) è necessario che colleghi che si avvicinino al nostro mestiere ( leggi Igenisti e med Legali) autorizzati ma non capaci, questo senza nessuna vena polemica, possano almeno conoscere l'ABC della disciplina.
d' altra parte chi è vecchio di politica come me, sa benissimo che pensare di far cassare la legge è mera utopia, pertanto a mio modo di vedere è necessario ripartite con una campagna di pressing sul nuovo governo per riportare a galla il famigerato master.
Tale campagna dovrà essere la più mediatica possibile perchè ,come il tempo ha dimostrato ,le nostre ragioni sono inattaccabili e portando il tutto su un piano di corretta discussione non ci sarà nessun Tommasini che potra' controbatterci adeguatamente
Ma per far ciò è necessario che tutti noi ci convinciamo che quella del master è l' unica via percorribile , abbondoniamo qualsiasi altra velleitaria soluzione (vedi cassazione art 1bis) e facciamo fronte comune, ripartendo tutti insieme con in testa la NS associazione e tenacemente percorriamo questa strada.
Mi sarebbe piaciuto scrivere aboliamo questa norma ma facendo questo avrei preso in giro voi tutti ma sopratutto me stesso
Mario Concetto Giorgianni
Mi sembra che il ragionamento di marioconcetto sia pratico, corretto e realizzabile.
Sono d'accordo pienamente sul pressing che dovremo effettuare sul nuovo esecutivo per ottenere che i colleghi frequentino un master, chiaramente di alto livello formativo, è ovvio, e forse riusciremo così ad introdurre anche un dialogo con i colleghi specialisti in igiene e legale.
Condivido pienamente ciò che hai detto, marioconcetto, che saluto.
Dott.Andrea Capri
Specialista in Medicina del Lavoro
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