Carissimi, ancora una volta mi trovo di fronte ad un caso d'infortunio sul lavoro. Ancora una volta l'atteggiamento della mia azienda mi lascia perplesso. I fatti: un lavoratore si procura una lesione lacero contusa all'interno del labbro superiore a causa di una martellata di "rimbalzo". Il lavoratore, essendo turnista, si è recato in infermeria fuori orario, quindi non è stato visitato dal M.C.
L'infermiere in turno, vista la gravità, lo manda al pronto soccorso. Il medico del pronto soccorso applica al lavoratore 4 punti di sutura e lo dimette con 5 giorni di prognosi. Il lavoratore rientra in stabilimento e prende contatti con i suoi superiori per chieder loro di poter rientrare a lavoro, premettendo però, visto l'impossibilità di svolgere il suo lavoro abituale ( operatore esterno d'impianto), di poter fare addestramento in sala controllo. L'azienda ha accettato. La pratica d'infortunio, che avrebbe dovuto seguire il suo iter naturale, si è fermata. Non c'è stata alcuna denuncia all'inail. Il lavoratore nei 2 giorni successivi ha svolto il suo regolare orario in turno (in sala controllo), dopodichè è andato a riposo. Mi chiedo, può un lavoratore sovvertire una prognosi medica, rinunciando al diritto alla salute? considerando tutto ciò che può implicare un caso del genere o simile, esiste secondo voi qualche violazione alle leggi in vigore?
P.S. il M.C. lo ha visitato dopo 3 giorni dichiarandolo idoneo a svolgere attività lavorativa esclusivamente in luoghi chiusi (sala controllo, aule, corridoi).
ex utente da milano
Caro Carlo, non sono un medico dell'Inail ma mi sembra una gestione del tutto "anomalo" per non dire altro. L'inabilità al lavoro a seguito di infortunio é per definizione "temporanea ma assoluta" pertanto il lavoratore non é idoneo a svolgere il lavoro in modo assoluto per un determinato tempo. Non capisco però quale possa essere la motivazione del lavoratore al rientro!
dice cristiano ravalli "Non capisco però quale possa essere la motivazione del lavoratore al rientro!"
Io, sì; ne prospetto alcune: premio di presenza, lavoro non stabilizzato, attacamento al lavoro.
sull'ultima, non ci giuro.
Nofer
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
Aggiungo io qualche motivazione:PREMIO DI MOTIVAZIONE ALLA SICUREZZA. 10 anni senza infortuni? 500 euro;un anno? 200 euro; nessuno della tua squadra si è infortunato? 200 euro per tutta la squadra. Credo che non ci siano motivazioni più valide........ Poveri noi. Siamo arrivati al punto cruciale. Abbiamo monetizzato la sicurezza e la nostra salute. ah il vil denaro !!!!!!
Eppure ha avuto le palle il lavoratore. Parliamoci chiaro, nella mia azienda se mi procuro quel tipo di danno io a lavoro ci vado lo stesso. Mi devono gambizzare per impedirmelo.
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