Salute a tutti.Nell'azienda in cui lavoro un lavoratore 52enne dopo l'ennesimo microinfarto è stato dichiarato dal medico competente aziendale non idoneo al lavoro in clean room );il datore di lavoro dopo 3 mesi che lo ha tenuto a casa pagandolo lo stesso in attesa di trovare nuove mansioni lo licenziava motivando nella lettera di licenziamento che il lavoratore era stato assunto come operatore e non aveva trovato mansioni sostituitive all'interno dell'azienda (si tratta di una azienda di semiconduttori di 2000 persone dove si effettuano lavori a turni anche notturni di 12 ore);il giudice del lavoro dava ragione all'azienda dichiarando che il lavoratore era stato licenziato perche' non idoneo dal medico competente .In attesa del ricorso del lavoratore in sede giudiziaria vorrei capire in cosa ha sbagliato il lavoratore (che non ha effettuato ricorso alla asl per la non idoneita' del medico competente )e come avrebbe potuto evitare un licenziamento .Saluti alessandro
La giurisprudenza è ormai consolidata nel giudicare "giusta causa" di licenziamento la mancanza dell'idoneità alla mansione specifica. Lo sbaglio del lavoratore è stato proprio quello di non fare ricorso alla ASL per far verificare se effettivamente esistevano tutte le condizioni per essere giudicato inidoneo.
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