in Gazzetta Ufficiale di ieri è stato pubblicato il DLgs 195/06 di recepimento della direttiva sugli agenti fisici-rumore.
Buona lettura
per chi volesse il link
http://gazzette.comune.jesi.an.it/2006/124/1.htm
"L’oro non è tutto. Ci sono anche i diamanti". (Paperon De’ Paperoni)
periodicità e e criteri delle visite saranno gli stessi stabiliti dalla 277, immagino
Assolutamente no, ovviamente.
per comodità puramente egoistica, copioincollo un mio intervento in altro forum scritto ieri pomeriggio/sera, in piena irritazione da decretocane.
Da una prima lettura, seppur rapida, mi sembra che siamo oramai in prossimità della fine di una gloriosa disciplina della medicina….. altri due decreti di questo tono e possiamo tranquillamente darci allo studio delle medicine orientali. Tra qualche decennio si parlerà, nei trattati di storia della medicina, di una antica pratica della medicina dell’era industriale, la medicina del lavoro, che fu cancellata da una serie di decreti legislativi…..
Scusate se l’ho buttata sull’ironico ma credo che sia l’unico modo per non mettersi a piangere…dopo il rischio chimico e le vibrazioni ci mancava solo quest’altra gran cazzata (scusate se l’ho detto in inglese…). Ripeto che l’ho letto rapidamente, ma non mi è sfuggita la demenzialità di alcuni passaggi. Il più illuminante è quello che invita a considerare il grado di attenuazione offerto dai DPI….. però non è male anche quello sui soggetti che potranno eseguire le fonometrie (pardon, i campionamenti)…..fantastico, veramente fantastico. Vediamo allora il lato positivo della cosa, e cioè che in Italia tra qualche anno avremo debellato la ipoacusia da rumore…..e si perché con le nuove valutazioni del rischio rumore non avremo più degli esposti e quindi esposizione zero uguale malattia zero.
E poi mi dicono che in Italia non si fa prevenzione!
Saluti a tutti e …grande nofer
PS Cedesi causa cessato utilizzo audiometro Qualitone WRA ottimo stato, cuffie nuove, recentemente tarato.
Sergio Truppe
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"Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia, ma bordello"
billi
Qualche giorno fa l'INAIL della mia zona, molto illuminatamente, ha negato qualsiasi punteggio di invalidita' ad un lavoratore per il quale un povero medico del lavoro, forse incompetente, aveva redatto denuncia di malattia professionale. Esposizione del lavoratore, senza tener conto dell'abbattimento dei tappi o delle cuffie: oltre 90 dbA. Ipoacusia del lavoratore: 4° grado della classificazione Merluzzi. Attivita' svolta con esposizione: oltre 15 anni. Az.USL che causa denuncia del medico competente sanziona l'azienda con un bel verbale e con la denuncia alla Procura (lesione di organo sensoriale). Azienda che guarda da allora il medico (in) compentente con un certo sospetto. Diagnosi dell'INAIl: Malattia COMUNE!!. Avete capito? Diventare sordi per il rumore e' una malattia comune! Quindi il decreto legislativo de quo da ragione al 100% alle interpretazioni di questo ente "prevenzionale".
Oh, beh....
Bastava dirlo.
E dire che ho tenuto occupati una quantità immonda di neuroni per imparare qualcosa che non serve assolutamente a nulla né a nessuno...
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
Oltre agli interventi precedenti ho dato un’occhiata anche al contributo del Dott. Poniz sulle funzioni e responsabilità del MC.
A giudicare dalla situazione nella quale stiamo barcamenandoci, si direbbero argomenti ignoti ai più, sia dall’una (Medici Competenti) sia dall’altra parte (Autorità Giudiziaria – Organi di Vigilanza).
Per quanto mi riguarda, questi ed altri argomenti costituiscono materia dei corsi di formazione per RSPP che tengo da tempo in qualità di docente per conto di vari Enti accreditati; le ormai rare occasioni, peraltro, che mi rimangono per spiegare alla gente quali sono i rispettivi obblighi, i motivi e le eventuali conseguenze. E già i quelle occasioni non mancano le obiezioni sollevate da qualcuno, e non pochi, che in altre circostanze hanno ricevuto informazioni diverse su questo o quell’argomento, e spesso in circostanze analoghe.
Può anche essere più che ammissibile una diversa interpretazione di talune disposizioni, spesso confuse o contraddittorie, da parte di diversi operatori del settore, ai quali, quantomeno, si deve riconoscere il merito di provare a tenersi all’altezza dei compiti affidati e giustificare lo stipendio che arriva comunque a fine mese, per chi lo percepisce; meno giustificabile pare invece la totale ignoranza di disposizioni anche importanti da parte soprattutto di alcuni, anche qui non pochi, operatori degli Organi di Vigilanza, o il loro eccessivo permissivismo per i numerosi casi di totale o parziale inadempienza da parte tanto dei Datori di Lavoro – Responsabili di Azienda quanto dei Facenti Funzione di Medici Competenti o giù di li che razzolano nel campo.
E qui i problemi sorgono per tutti, perché si è determinata una situazione generale in cui chi adempie, e spende, si sente fregato, perché tanti altri che se ne impipano non solo non hanno grane, ma diventano anche più competitivi sul mercato, e al secondo giro ti dicono: “dottò, qui stiamo facendo la figura dei fessi; spenderemmo molto meno pagando una eventuale sanzione, nella remota possibilità che ci pizzichino, piuttosto che tenerci in regola”. Nella migliore delle ipotesi si riesce a fare il minimo indispensabile, quando sufficiente, per avere un’idea dello stato di salute dei lavoratori; ma può capitare che, in caso di riscontro di anomalie, con quello che dovrebbe conseguirne, ti si intima di evitare di “spargere il panico tra gli operai” se ci tieni all’incarico; e non mi dilungo con altri esempi, che sono purtroppo esperienza quotidiana di ogni MC con un minimo di coscienza.
Secondo me buona parte della responsabilità di tale situazione, nel Paese degli alibi e degli scaricabarile, che risalendo risalendo arriva fino a chi è protetto dall’immunità parlamentare, o comunque eredita sempre la situazione dai governi precedenti, ricade comunque sugli operatori stessi degli Organi di Vigilanza, molti dei quali, specialisti in Medicina del Lavoro essi stessi (e non divaghiamo su come alcuni si siano conquistati titolo e posto) insistono sul “vivi e lascia vivere”, giustificandosi forse troppo spesso con la cronica carenza di organico, fino a che non ci scappa magari il morto, costringendo in ogni caso anche tutti coloro che cercano di svolgere al meglio il proprio lavoro, a sopravvivere in situazioni al limite, o anche ben oltre il limite, del sanzionabile, dove in caso di guai non ci sarebbe mutanda di latta che tenga.
Auspicherei, a questo punto, e a mio rischio, persino qualche puntata di verifica del mio stesso operato, non spinto da un raptus masochistico, ma per riceverne piuttosto un aiuto ed un contributo in credibilità presso i tanti, sempre più, titolari di aziende, che ritengono una perdita di tempo e di denaro quanto insisto a segnalare e sollecitare, lasciandosi tentare dai sempre più numerosi faciloni che vagano infestando il settore.
Spero di non avere offeso nessuno che non lo meriti. Saluti.
Saggie parole...Come non essere d'accordo? Se gli Organi di vigilanza controllassero di più e meglio ci sarebbe maggior tutela per i lavoratori, minore spesa per lo Stato, e maggior tutela per i MC bravi. Chi ci perderebbe? I Datori di lavoro? Forse, ma io credo che alla lunga anche loro ne avrebbero di cui giovarsene. Purtroppo questo è un sogno e quindi continuiamo a vivere nel nostro inferno quotidiano!
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