Secondo alcuni colleghi questo art. non interessa la nostra professione. In realtà secondo me è l'inizio della fine! Se questo è il tipo di rapporto che il governo vuol avere con noi credo che dovremo dare una risposta seria e determinata. A voi le risposte
Art. 2.
Disposizioni urgenti per la tutela della concorrenza nel settore dei
servizi professionali
1. In conformita' al principio comunitario di libera concorrenza ed
a quello di liberta' di circolazione delle persone e dei servizi,
nonche' al fine di assicurare agli utenti un'effettiva facolta' di
scelta nell'esercizio dei propri diritti e di comparazione delle
prestazioni offerte sul mercato, dalla data di entrata in vigore del
presente decreto sono abrogate le disposizioni legislative e
regolamentari che prevedono con riferimento alle attivita' libero
professionali e intellettuali:
a) la fissazione di tariffe obbligatorie fisse o minime ovvero il
divieto di pattuire compensi parametrati al raggiungimento degli
obiettivi perseguiti;
b) il divieto, anche parziale, di pubblicizzare i titoli e le
specializzazioni professionali, le caratteristiche del servizio
offerto e il prezzo delle prestazioni;
c) il divieto di fornire all'utenza servizi professionali di tipo
interdisciplinare da parte di societa' di persone o associazioni tra
professionisti, fermo restando che il medesimo professionista non
puo' partecipare a piu' di una societa' e che la specifica
prestazione deve essere resa da uno o piu' professionisti previamente
indicati, sotto la propria personale responsabilita'.
2. Sono fatte salve le disposizioni riguardanti l'esercizio delle
professioni reso nell'ambito del Servizio sanitario nazionale o in
rapporto convenzionale con lo stesso, nonche' le eventuali tariffe
massime prefissate in via generale a tutela degli utenti.
3. Le disposizioni deontologiche e pattizie e i codici di
autodisciplina che contengono le prescrizioni di cui al comma 1 sono
adeguate, anche con l'adozione di misure a garanzia della qualita'
delle prestazioni professionali, entro il 1° gennaio 2007. In caso di
mancato adeguamento, a decorrere dalla medesima data le norme in
contrasto con quanto previsto dal comma 1 sono in ogni caso nulle.
Oh, be', guarda: se davvero entro il 1° gennaio 2007 gli ordini -TUTTI, possibilmente- adegueranno le rispettive disposizioni deontologiche/ codici di atutodisciplina come si deve, "anche con l'adozione di misure a garanzia della qualita'delle prestazioni professionali" diciamo che invece i Medici-medici Competenti-competenti dovrebbero finalmente vedersi vita migliore.
Tento di spiegarmi, ma a fatica che è stata una settimana che la decima parte già mi bastava. Se si sancisce scritto bello chiaro e grosso che il MC è tenuto a fare le visite in prima persona ai lavoratori per i quali gli è stata affidata la sorveglianza sanitaria, magari le Società "cosiddette" di servizi -dico, di quelle che mandano studenti/specializzandi/generici a spasso e il MC firma solo senza aver mai visto un operaio che sia uno- ce le leviamo dalle scatole un po' tutti. Per quanto mi riguarda, già c'è una quantità di laboratori che vende le analisi a prezzi persino inferiori a quelli di convenzione con SSN, che a me già sembrano improponibili; per un po' probabilmente avrò a che fare con sedicenti studi forniti di 1/2 scrivania con 1/4 di microscopio nel retrobottega dell'idraulico, ma anche adesso è così ma pare non se ne accorga nessuno. In ogni caso, non è un mio problema, come ho già avuto modo di spiegare, ma loro. A parte questo, io credo che magari finalmente in campo di danno biologico da patologie professionali si potrà collaborare anche con legali che si opporranno alla nomina di ML come CTU.
Non più tardi di ieri mattina ho avuto modo di leggere una "splendida" perizia dove un vostro collega medico, ma specialista in Medicina Legale e delle Assicurazioni, descrivendo una certa mansione che comporta il sollevamento di un aggeggio di circa 8 Kg da un altezza di 40 cm da terra, il trasporto della stessa per circa 3 metri però attaccata a un filo di quelli a spirale che si ritirano (e quindi altro che 8 kg, da tirare...), posizionarla a cm 105 da terra, farci delle manovre di regolazione minuta, riprenderla dai 105 cm e riportarla al posto suo, il tutto per 130 VOLTE AL GIORNO, consentiva lo svolgimento della mansione al lavoratore affetto da cervicobrachialgia con discopatia C5-C6 e C6-D1, con periartrite scapolo-omerale sn a riduzione funzionale dell'articolazione interessata. E il tutto con un Indice di Rischio della movimentazione riportato in perizia di 0,61, come dichiarato dal Datore di Lavoro. A parte che è almeno 0,67, ma per un singolo movimento, non 130 volte al giorno. E non aggiungo altro.
Guardate in prospettiva, non vi limitate al pochi maledetti e subito. I nemici vanno combattuti con le loro stesse armi, la cavalleria è morta e sepolta da tanto, nel quotidiano. Le capacità e la professionalità, per fortuna, no.
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
Se accadrà quello che tu pronostichi non potrò che gioirne, ma quello che a me preme sottolineare è che con questo decreto (se ho ben capito) cade anche l'ultimo baluardo che ha un MdL nei confronti delle Società di servizi, ovvero quello di farsi riconoscere delle tariffe minime dignitose. Capisco bene che questo risulta difficile e magari solo dopo un lungo e costoso iter processuale, ma almeno fino al 3 luglio avevamo uno strumento giuridico che ci tutelava; dal 4 luglio chi ci salverà dalla caccia selvaggia al prezzo più basso.
La buona volontà e la professionalità, esattamente come ci hanno tutelato sinora. Gli Ordini, se li compulsiamo forsennatamente (anche lì, di solito, c'è sempre una cricca ben consolidata alla guida della stanza dei bottoni).
Infine, il Presidente della Repubblica, che proprio oggi ha ufficialmente chiesto una seria indagini sulle responsabilità degli OO.VV. in relazione alle ultime 2 morti sul lavoro; cioè, essendo dell'altro ierim ormai terzultime ampiamente, credo.
Alla fine, che ci vuole quando si va in una fabbrica chiedere un nuovo appuntamento anche con il MC, fosse solo per aprire le buste sigllate, poi scendere nei reparti e chiedere a un operaio "scusi, lei ha fatto la visita con il qui presente Dott. X? Se sì, quale ritiene sia stata la qualità della visita? e così via.
Non mi risulta sia mai stato fatto nemmeno quando a firmare era una medica femmina, e tra le discussioni il DdL parlava di "il dottore Tizio". Non mi risulta nemmeno che abbiano mai chiesto agli operai "scusi, ma le fanno il prelievo del sangue?", visto che esistono interi scaffali di indagini certificate e mai eseguite. Diciamo che recentemente mi sono arrivati dei clienti tramite Vss. Colleghi che, in tutto silenzio a bassissima voce, mi hanno confidato "sa, io avevo una collaborazione con un altro studio, ma da quando mi sono trovato refertati 2 emocromo che non avevo eseguito e 1 analisi di urine di un lavoratore in pensione da 8 mesi, mi sento un po' preoccupato..."
Tempo ci vuole, e tanta, tantissima pazienza: ma la correttezza e l'onestà morale pagano; alla fine. Tutt'è arrivarci vivi, alla fine! Forza, luke, non ti demoralizzare: ci sono anche imprenditori seri, che sanno leggere le leggi e vedere il destino della loro azienda proiettato oltre il domani prossimo venturo. Noi su quelli dobbiamo far conto, e a loro volta essi su di noi, perchè solo i bravi reggeranno, e quando ci saremo liberati degli incompetenti e degli incapaci, e possibilment anche degli imbroglioni, in tutti i rami e campi e attività potremo riprendere fiato come Nazione.
Mica vorrai tifare Italia solo durante i mondiali o le olimpiadi, vero? Bene, considerati un supporter: un valido supporter.
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
Forse hai anche ragione, ma nel frattempo ogni giorno muoiono 4 persone, festivi compresi. E poi ci preoccupiamo dell'aviaria...
visitifici che offrono 9 euro lordi al medico e che gestiscono migliaia di aziende con i guadagni che si possono immaginare...ecco il dramma....
Il dramma è anche dovuto a tutti quei colleghi che leggono le nostre proteste, proposte, invettive, idee e rimangono in silenzio, non curanti del fatto che questa è anche la loro professione. Signori la barca sta affondando e noi continuiamo ad ascoltare l'orchestra. L'ultima volta avvenne tanti anni orsono e fu un disastro....
Vedo che tassisti, farmacisti, panettieri protestano mentre non c'èun solo MdL che avuto il tempo o la voglia di rispondermi. I casi sono due: o non c'è nessuno su questo sito o nessuno si è reso conto che il Decreto Bersani è l'ulteriore attacco, se non il definitivo alla professione medica e in maggior misura nei nostri confronti. Signori senza tariffe minime un domani non potremo difenderci neanche davanti ad un giudice e le famigerate Società di servizi avrano campo libero con le loro tariffe terzomondiste. Esagero? Beh almeno abbiate la compiacenza di svegliarmi da questo mio incubo terreno!
Caro LUKE, tanto tempo fa, non ricordo la data, ho inserito il seguente messaggio “ medico competente professione dequalificante”, (per la Redazione non sono più riuscito a trovarlo) all’epoca mi fù risposto che quanto avevo scritto non corrispondeva alla realtà, in quanto nella zona di chi mi rispondeva, il medico competente vestiva una figura professionale di primo rilievo nelle aziende.
Nel corso degli anni ho parlato con colleghi o visto vari messaggi scritti su medico competente , che lasciano evincere insoddisfazione verso la propria specializzazione dovuta ai seguenti motivi:
• Il datore di lavoro o il lavoratore che tenta di strumentalizzare il medico competente
• Colleghi che si vendono per pochi soldi, ( addirittura 5 euro per una visita, 2 euro per spirometria audiometria e ECG.
• Molti Organi di Vigilanza il cui personale non preparato e poco disposti a colloqui con colleghi addetti alla sorveglianza sanitaria sul territorio
• Medici competenti che vengono nominati solo dopo avvenuta valutazione dei rischi, ( secondo molti Ing. e/o Tecnici i medici competenti devono fare solo le visite)
• Molte aziende sono sotto il dominio delle Società di Servizio (molti medici competenti sono obbligati a programmi di sorveglianza sanitaria effettuati dal direttore della Società e che non hanno nulla a che vedere con la medicina del lavoro, inoltre non devono esprimere giudizi di idoneità che danno fastidio al datore di lavoro.
• Colleghi che si sentono ne carne ne pesce, in quanto a dir loro i colleghi di altre branche specialistiche non considerano i medici competenti come “medici”
• Professoroni Universitari che gestiscono grosse aziende
• Ecc…………….potrei continuare all’infinito
Personalmente individuo la causa principale di quanto su descritto a 3 motivi fondamentali:
1. Noi Italiani non abbiamo la cultura della Prevenzione
2. Come qualcuno ha già scritto noi italiani siamo un popolo di “pecore anarchiche”
3. Molti medici competenti sono scorretti perché non moralmente integri
Nonostante quanto scritto sono fiducioso, se si lotta, se si ha la forza di rifiutare pochi centesimi, se si denunciano i colleghi che si vendono, e ci si incontra periodicamente in un’aula dove si possa guardare in faccia la persona che parla, possiamo farcela!
PS ( Al riguardo del messaggio “ incontro a Napoli per discutere sulle problematiche della sorveglianza sanitaria che ho precedentemente inserito, ho ricevuto una Mail in privato in cui era scritto di lasciare perdere……. Di come mi ero permesso”
Saluti a Tutti Gennaro
Gennaro Bilancio
Caro luke e colleghi tutti, intervengo con ritardo nella questione. La mia posizione apparirà forse anacronistica o fuori moda, ma tant'è...
Io sono d'accordo, anzi d'accordissimo, col decreto Bersani.
Sono pienamente d'accordo a liberalizzare le licenze dei taxi (è ora di finirla con questi abusi da furbetti nelle nostre grandi città e negli aeroporti), ad assicurare la vendita dei farmaci da banco nei supermercati (ci sarebbe un'oggettiva diminuzione dei costi per le utenze) e all'abolizione delle tariffe minime dei professionisti.
Non mi piacciono, e lo dico senza problemi, gli scioperi selvaggi che queste categorie si sono arrogati il diritto di mettere in atto e per i quali ci sarebbe da invocacare la "sospensione di servizio di pubblica utilità".
Ma queste sono considerazioni personali, che risentono di una personale posizione politica e di vità di comunità e sicuramente poco oggettive.
Arriviamo invece alla professionalità del medico del lavoro e alle tariffe della nostra categoria.
Io sono catalogabile sicuramente tra i giovani specialisti, essendomi specializzato nell’ottobre del 2004 e, quindi, agli occhi dei più facente parte della categoria a rischio sfruttamento o sottopaga o società di sevizi.
In realtà niente di questo mi è mai successo; lavoro con piena soddisfazione mia e delle aziende; non mi sento affatto inferiore ai colleghi cardiologi o chirughi plastici; applico delle tariffe che considero decorose e sicuramente superiori a tutto quello che sento in giro; faccio la radioprotezione con le tariffe AIRM (per curiosità consultare il sito).
E non penso affatto di essere una mosca bianca, ma semplicemente un medico del lavoro che -modestia a parte- fa bene il suo lavoro e come tale vuole essere trattato.
Le società di servizi, cari miei, esistono perché, e non ho paura di dirlo, l’80% dei medici competenti (…almeno…) capisce poco di medicina del lavoro, pochissimo di tossicologia e quasi niente di medicina generale…d’altronde la gran parte degli specializzandi (informarsi prego se non credete) sceglie la MDL come ripiego doo aver provato per anni altre specializzazioni, senza aver fatto una tesi attinente in materia, senza sapere che cos’è un’anamnesi lavorativa e via dicendo…sarà una constatazione non proprio politically correct, ma ne sono abbastanza convinto.
E’ ovvio poi che, nel mare magnum di questa generale ignoranza ci siano quelli che pur di lavorare si fanno sottopagare…il problema, però è la qualità non certo l’offerta di mercato…
Un’altra cosa sulle tariffe: un’Azienda Ospedaliera che non cito per decenza mi ha tolto la radioprotezione affidandola ad un collega col doppio dei miei anni perché rispetto a me ha presentato una proposta economica più vantaggiosa (…meno della metà…)
Ora, si parla sempre di giovani che si svendono e di società di servizi che mangiano il mercato: ma un collega anziano che conoscendo il medico autorizzato e le sue tariffe (che poi sono quelle consigliate dall’AIRM, nè più nè meno…) arriva a offrire meno della metà pur di aggiudicarsi il lavoro voi come lo definite????
…e non è certo colpa di Bersani se le tariffe minime già non esistono..e non potranno mai esistere finchè vige questo quotidiano homo homini lupus…
cordialità
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