Pongo un quesito che mi è stato sollevato da un collega della vigilanza (e che mi riguarda direttamente). Nel caso di aziende con stabilimenti/unità produttive distribuiti nel territorio nazionale è prassi inveterata la nomina di più medici competenti, uno per stabilimento o unità produttiva. Tale condizione mi è stata recentemente contestata, in quanto secondo l’interpretazione data il medico competente deve essere “unico”, magari con articolazioni territoriali specifiche (?). In effetti non sono riuscito a trovare una norma o una sentenza che dessero ragione o torto all’una o all’altra interpretazione. Qualcuno può illuminarmi sull’argomento ?
billi
Forse il collega della vigilanza non ha i piedi saldamente per terra: cosa impedisce di nominare uno o piu ' medici competenti per le esigenze piu ' diverse? Non sara ' normato da una legge ma sicuramente dal buon senso: l 'importante e ' che il medico abbia la responsabilita ' diretta di quel gruppo di lavoratori, reparto o unita ' produttiva affidatagli: non sono sicuramente ammesse sostituzioni. Ma ti immagini un unico medico per tutta la chimica italiana, dalle Alpi alle piramidi per fare la sorveglianza a decine di migliaia di lavoratori, ivi comprese le incombenze previste, quali formazione, incontri e cosi ' via? servirebbe SuperM(edico).C.!
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