Normali visite mediche in un magazzino all'ingrosso della periferia romana. Rischio prevalente la movimentazione man. dei carichi per i magazzinieri. Oltre a questi visito (su richiesta del Datore di lavoro) per la prima volta un cassiere (non esposto a MMC) ed esprimo il giudizio di idoneità NON SEGNALANDO alcun rischio specifico ed anzi aggiungendo che non ritengo necessaria la sorveglianza sanitaria per l'avvenire, stante l'assenza di rischio.
Nei giorni successivi avviene un sopralluogo della ASL di zona, Guardia di Finanza, Ispettorato etc. etc. L'imprenditore è allarmato ma va tutto bene: dopo un giorno mi chiama una collega della ASL chiedendomi - per il dipendente in questione - di esprimere il giudizio aggiungendo anche la periodicità delle visite mediche: prudentemente (visto il regime di controlli nei confronti del DDL) e timidamente obietto che avevo anche specificato che il suddetto dipendente non era esposto ad alcun rischio e che per tale motivo non avevo espresso una periodicità. Niente da fare, perchè la collega insiste. Sono stato in pratica costretto ad aggiungere una periodicità di visite nonostante tutto.
Altro episodio: nel luglio scorso un'altra collega ASL aveva respinto i miei certificati d'idoneità per dipendenti maggiorenni di uno stabilimento balneare asserendo che questi dovevano essere rilasciati solo da un medico del lavoro di una struttura pubblica!!!
I colleghi medici del lavoro delle strutture pubbliche che frequentano questo sito hanno niente da dire? Ma c'è qualcuno che controlla questi? E che succederebbe poi al medico competente che segnalasse queste cose al responsabile PRESAL?
Guido Marchionni
nel vicentino e nel padovano, le ASL ( SPISAL) ricevono documenti "riassuntivi" delle idoneità , limitandosi a mandare qualche ispettore ogni tanto non si hanno altre notizie, il grosso del lavoro, almeno anni fa nella struttura pubblica era l'autorizzazione alla destinazione d'uso industriale sarebbe interssante sentire su qusto sito il punto di vista degli spisal
Comunque spesso i medici dipendenti ( e poi gli ispettori) non brillano ( lodevoli eccezioni a parte)
forse il confronto dovrebbe esserre ricondotto in un ambito di rispetto reciproco, non so quanti di voi abbiano partecipato, lo scorso anno, al convegno " la qualità nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori", inserito nelle manifestazioni di ambiente lavoro Bologna fiera ( 15 settebre 2005); è calato sulla sala un gelo quando un collega dei servizi ha riferito sui controlli ( e quindi sulle difformità riscontrate) sulla sorveglianza sanitaria, effettuati su un campione di aziende; pertanto sulla " nostra qualità " ( di tutti) , forse è utile leggere ( rileggere) anche questi due contributi di uno spresal della regione lazio pubblicati sulla rivista la medicna del lavoro. CordialitÃ
scusate, i due contributi sono i seguenti, reperibili come abstract su la medicina del lavoro on line
Controllo di qualità tecnica sui radiogrammi del torace effettuati per la sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti al rischio di pneumoconiosi: proposta di un metodo di screening qualitativo - Technical quality control of chest radiographs performed for purpose of health control of workers exposed to pneumoconiosis risk: proposal of a qualitative screening method - G. Manzari, E. Valenti, F. D’Epifanio, A. Quercia, E. Cardona
Controllo di qualità delle prove spirometriche eseguite nell’ambito della sorveglianza sanitaria per esposizione a rischio lavorativo, in provincia di Viterbo Quality control of spirometry tests performed in health surveillance programmes for exposure to occupational risk in the province of Viterbo (Italy) E. Valenti, G. Manzari, V. De Angelis, S. Ercolani, A. Liberati, C. Capitta, G. Mancini, I. Scrocchia, A. Quercia
Cercherò di essere più esplicito, perchè sento parlare (in questo caso impropriamente) di "maggiore rispetto reciproco" e di "qualità delle prestazioni" dei medici competenti. Prego di evitare discorsi fatti e già sentiti, perchè la questione è un'altra. Il MC, se sbaglia, può essere contravvenzionato e sanzionato anche dal collega medico del Servizio Pubblico e quindi, con la sua attività, rischia in prima persona.
Il medico pubblico che sbaglia o che costringe a vessazioni burocratiche inopportune (se non stupide) che cosa rischia? E chi lo controlla?
Guido Marchionni
billi
Penso sarebbe opportuno utilizzare i metodi che la legge mette a disposizione: credo, anzi sono sicuro, si chiami abuso d'ufficio. Chissa' che con qualche denuncia di questo tipo qualcuno non cali le arie.
Solo la legge può imporre la sorveglianza sanitaria, nessun altro e men che meno l'ASL che vigila sulla aplicazione della legge, ma non può inventarla né intepretarla (esercizi riservati al legislatore e alla Magistratura). E la legge dice tre cose:
1) le visite di idoneità da parte di medici di fiducia del datore di lavoro sono in generale vietate (art. 5 legge 300/70);
2) in deroga a quanto sopra, la sorveglianzs sanitaria è obbligatori nei casi previsti dalla legge (art. 16 D.Lga.vo 626/94);
3) tra i casi previsti dalla legge, in assenza di normative specifiche, vanno ricompresi i casi in cui la valutazione del rischio abbia evidenziato rischi specifici per la salute (art. 3 comma 1 lettera "elle" D.Lgs.vo 626/94).
Ergo: la sorveglianza sanitaria per i cassieri si fa sono se dalla valutazione dei rischi emerge un rischio specifico per la salute, e non c'è collega dell'ASL che tenga!
Per inciso: personalmente in taluni casi ho evidenziato (metodi OCRA e RULA) un rischo di media entità dovuto a movimenti ripetitivi per gli addetti alle casse di grandi maggazzini.
Saluti
Graziano Frigeri
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