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Richiesta parere multiplo

Questo argomento ha avuto 3 risposte ed è stato letto 4528 volte.

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  • Richiesta parere multiplo
  • (24/11/2006 21:58)

Salve, vi leggo da diverso tempo ma solo ora ho deciso di iscrivermi per richiedere un parere dei medici che frequentano questo forum.
Mi rivolgo a voi per sentire come voi vi sareste comportati di fronte ad una situazione del genere e di conseguenza sentire pareri, consigli che via via potrebbero destare ulteriori domande.
Ringrazio in anticipo per le eventuali risposte, e posto di seguito il quesito.

Breve excusus:
Una mia collega inquadrata come ASA contratto sanitario e di ruolo presso una grande struttura di Milano nell'ultimo anno ha iniziato la procedura per il riconoscimento di un suo stato patologico, che il medico competente dell'azienda per la quale lavora pare essere restio a riconoscere secondo la legge.
La diagnosi (multipla per associazione di patologie) e' la seguente:

Vistose spine calcaneari bilaterali con sperone (gia' operate in passato in entrambe i piedi per fascite plantare)
Di conseguenza nel tempo e' sopraggiunta una tendinite cronica in entrambe i piedi che crea dolore e di conseguenza limitazione delle mansioni specifiche all'interno del luogo di lavoro e per precisione all'interno di un reparto di degenza classificato come IDR-RSA dellos tesso istituto geriatrico.
La situazione con il medico competente e' apparsa da subito conflittuale poiche' la Dottoressa non ha voluto/potuto riconoscere uno stato reale di "limite lavorativo", per il quale la mia collega si e' rivolta alla commissione per un superiore giudizio del caso.
A seguito del referto della commissione medica, formata da 3 dottori, le e' stato riconosciuta la diagnosi, e le e' stato consegnato il referto per il MC aziendale.
Il MC aziendale nonostante tale referto "super partes" non ha variato la diagnosi assegnando un limite alle mansioni svolte, ma ha "suggerito" alla collega di sedersi ogni qualvolta avverta dolore per poi riprendere l'attivita' lavorativa.
Premesso che il ruolo dell'ASA in corsia ospedaliera non permette tempi di riposo adattabili alla prescrizione medica e la turnazione al quale il personale e' sottoposto (turni pomeridiani, notturni, etcc.) creano motivo di imbarazzo e disagio, la collega vive attualmente uno stato frustrante poiche' nessuno la tutela e si e' instaurato il classico "scarica barile" tra figure che dovrebbero affrontare la questione.

Mi scuso per la lunghezza di questo primo thread e attendo fiducioso pareri a confronto per portare utili suggerimenti alla mia collega.

bordini

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  • Re: Richiesta parere multiplo
  • (25/11/2006 09:53)

Le tendiniti dl piede sono tipiche in chi soffre di spina calcaneale ancorpiu' bilateralmente. Non si pone il problema della malattia professionale in quanto il processo infiammatorio-degenerativo e' malattia comune, conseguenza dell'azione traumatica cronica che tale anomalie determinano nel punto di inserzione del tendine e dal conseguente alterato appoggio del piede a terra durante qualsiasi attività. La situazione tende anche ad essere peggiorata con l'utilizzo di calzature non idonee mentre talvolta puo' trarre beneficio dall'utilizzo di appositi plantari. Non mi e' del tutto chiara una cosa: la commissione a cui si e' rivolta la tua conoscente e' una commissione ASL che tratta i ricorsi aversi il giudizio del medico competente oppure una commissione per invalidita' civile? Nel primo caso il parere della commissione e' vincolante anche per il medico competente. Per quanto riguarda, invece, il giudizio di idoneità se questo prevede pause di riposo/ristoro o altre limitazioni queste devono essere osservate sempre senza deroghe. Il fatto che la figura dell'ASA sia per sua natura caratterizzata da attività continua non e' un problema del dipendente ma dei preposti che dovranno organizzare il suo turno secondo le prescrizioni indicate. Senza imbarazzo di nessuno, sicuramente con qualche disagio (per i preposti) come sempre accade quando il medico competente esprime ua limitazione.

"L’oro non è tutto. Ci sono anche i diamanti". (Paperon De’ Paperoni)

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  • Re: Richiesta parere multiplo
  • (25/11/2006 22:50)

bordini il 25/11/2006 09:53 ha scritto:
Non mi e' del tutto chiara una cosa: la commissione a cui si e' rivolta la tua conoscente e' una commissione ASL che tratta i ricorsi aversi il giudizio del medico competente oppure una commissione per invalidita' civile?

Grazie per la risposta :)
Si tratta della commissione ASL per il ricorso avverso.

Nonostante l'accertazione dello stato patologico persisente, il MC aziendale non si assume una chiara responsabilita' e non compila una "griglia" delle mansioni, ma si limita a scrivere sul "certificato".
La Sig. XXXXXX deve sedersi ogni qualvolta avverta dolore.

Questo e' quanto il MC ha fatto.
Di conseguenza non e' chiaro ai preposti cosa puo', cosa non puo' fare, ed e' palese che in una corsia ospedaliera, con un mansionario che prevede anche la movimentazioni di pazienti (mobilizzazione letto-carrozzina e viceversa alla sera), durante il turno pomeridino, ma anche al mattino (in questo secondo caso il resto del personale puo' equilibrare le sue mansioni dividendole, mentre il pomeriggio sarebbe in coppia con un altro/a ASA/OSS).
I preposti giocano a rimpiattino e nessuno chiarisce la propria posizione assumendosi la responsabilita' e scaricando a vicenda il ruolo decisivo di tutelare la persona che e' affetta da questo "problema".

Citazione del MC aziendale: "Questa non e' una malattia" (riferendosi al problema limitante descitto nel mio primo post.
Attendo altre risposte e ringrazio chi vorra' contrubuire.

bordini

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  • Re: Richiesta parere multiplo
  • (26/11/2006 09:37)

In realta' il medico competente esprime il giudizio di idoneità alla mansione specifica indicando eventuali limitazioni e/o prescrizioni. A prescindere dalla forma con cui il MC esprime l'idoneità ("La Sig. XXXXXX deve sedersi ogni qualvolta avverta dolore")i preposti dovranno garantire il rispetto di quanto indicato: in questo caso garantendo che alla sig.ra XXXX siano assegnati compiti che le consentano di variare la postura. Francamente mi sembra difficile pensare che i preposti non sappiano che fare: il giudizio mi sembra chiaro (anche se forse personalmente lo avrei espresso in altro modo) e se i preposti non sanno che fare ne devono parlare o chiedere spiegazioni al MC e non far finta di nulla lasciando invariati i compiti della sig.ra XXXX. Saranno loro, e non il MC, che dovranno verificare se nelle famigerate griglie esistono profili o compiti che si prestano meglio di altri al caso della sig.ra XXX.

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