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Rapporto di lavoro del Medico Competente

Questo argomento ha avuto 17 risposte ed è stato letto 4093 volte.

Dario73

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  • Rapporto di lavoro del Medico Competente
  • (27/11/2006 22:39)

La mia attivita' di Medico Del Lavoro Competente mi porta a collaborare con qualche organizzazione di servizi di medicina del lavoro ( i cosiddetti "centri" per intenderci).
Qualche giorno fa un collega che non vedevo da tempo ha asserito come sia illegale il tipo di rapporto che il Medico Competente instaura per il tramite della societa' di servizi. Mi ha anche dato come riferimento un documento del Ministero del Lavoro del 2005(un interpello mi pare, comunque disponibile all'indirizzo http://www.lavoro.gov.it/NR/rdonl...3C0-2E372B639872/0/Forl725051.pdf )
Dopo averlo letto mi sono preoccupato alquanto. Qualcuno sa qualcosa in merito? Si rischiano sanzioni per il Medico?
Un saluto a tutti

ex utente da milano

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  • Re: Rapporto di lavoro del Medico Competente
  • (28/11/2006 18:42)

Così é caro Dario73!
Anche l'ordine dei medici di milano ha espresso analogo parere e anche il gruppo di lavoro medici del lavoro competenti simlii nel suo documento, al punto 3, ha sottolineato che il rapporto libero professionale con una società di servizi non ha ragione d'essere.
Qui trovi il documento del gruppo di lavoro simlii
http://www.medicocompetente.it/fi...ti/428-Documento-del-GdL-MeLC.doc

e qui trovi un articolo sull'argomento con la nota dell'ordine di milano
http://guide.dada.net/medicina_de...o/interventi/2006/04/250734.shtml

Dario73

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  • Re: Rapporto di lavoro del Medico Competente
  • (28/11/2006 23:31)

Caro Ravalli, ti ringrazio per la risposta, amara nei contenuti ma reale e ben circostanziata e ahimè unica.
Dunque l'interrogativo è il seguente: come può una situazione palesemente illegale trovare un avallo cosi' forte? Forte dell'immobilismo e della silenziosa losca accondiscendenza di tutti? Colleghi, enti, istituzioni? Mi sembra qualcosa di inverosimile. E' un pò come se uno sapesse chi è che non paga le tasse e non facesse nulla per perseguire i rei e obbligarli a restituire il maltolto.
Perchè non organizzarsi per dare una risonanza clamorosa a questa ennesima beffa al nostro decoro professionale? Che so, Matrix, Report, forse anche Striscia credo non avrebbero grosse remore ad entrare nel merito. E perchè non adire in massa le vie legali?

ex utente da milano

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  • Re: Rapporto di lavoro del Medico Competente
  • (29/11/2006 13:59)

Sono sempre stato convinto che il comma 5 dell'art. 17 fosse uno degli elementi di garanzia di indipendenza intellettuale del m.c. e l'ho sempre letto e difeso nel modo di cui sopra. Il problema é capire e far capire che non si tratta di un problema etico. Ma di una legge sebbene non ci siano delle sanzioni dirette. Per quanto di mia conoscenza la regione lombardia ha inviato ai servizi di prevenzione la nota ministeriale senza tuttavia dare indicazioni in proposito. Parlo per quanto riguarda la situazione della regione lombardia: la medicina del lavoro é gestita da un gruppo di 3 grandi centri di servizi a cui si affianca una miriade di piccole strutture e si può dire che oltre il 90% della medicina del lavoro lombarda é gestita da società di servizi. Gli interessi economici sono enormi ed il potere economico rende inattuata una norma di garanzia. C'é silenzio totale attorno a questa vicenda. Il paradosso é che enti esterni alle nostre associazioni si sono espressi chiaramente e le nostre associazioni sono rimaste indifferenti. Sorge la domanda: ma ci sono interessi economici all'interno delle associazioni che impediscano o controllino gli organi direttivi affinché mantengano una posizione di indifferenza?
Perché non parliamo senza ipocrisie di quello che succede in questi centri di servizi: idoneità rilasciate senza eseguire le visite mediche, 10% di compenso ai medici sugli esami prescritti, 500 euro ai medici che richiedono la revisione della fonometria, esecuzione di visita medica da parte di un collega e firma del giudizio di idoneità da parte del coordinatore, malattie professionali non denunciate, programmazione di 5 visite all'ora quando va bene con una segretaria che gira la clessidra al medico. Attenzione qui non stiamo parlando di igienisti, di medici generici......stiamo parlando di medici del lavoro.
Gli unici che sinora si sono fatti sentire, senza ipocrisia, sono gli appartenenti al gruppo di lavoro simlii che ha citato al punto 3 del loro documento il problema ed ha chiesto provvedimenti da parte della simlii. Il nuovo consiglio direttivo saprà recepire le indicazioni o sarà ancora un organo di ciechi, muti e sordi? Il gruppo di lavoro ha scelto, forse per diplomazia, la strada della norma etica. Il comma 5 tuttavia non ha nulla di etico....é un articolo di legge e come tale andrebbe attuato come peraltro ha sottolineato il legale dell'ordine dei medici di milano indicando che una legge non può avere una valenza etica. Può avere una valenza etica ciò che non é normato. Insomma caro Dario73 non bisogna rivolgersi agli organi di stampa, ai media....bisogna semplicemente guardarsi allo specchio e chiedersi se la medicina del lavoro é un commercio o se é la nostra professione e più pragmaticamente se dobbiamo esigere di essere remunerati per la nostra professionalità e autonomia o per il cottimismo, il trasformismo, il compromesso e la miopia. :)

billi

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  • Re: Rapporto di lavoro del Medico Competente
  • (29/11/2006 18:30)

Caro Cristiano,
penso che noi tutti, componenti del GdL Simlii daremo il massimo impegno per la nostra battaglia: sui risultati lo sai non e' possibile fare previsioni, ma intanto abbiamo sbancato a colpi di dinamite l'ingresso. Vedremo sul fuoco di sbarramento che verra' applicato.
Ciao

luke70

luke70
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  • Re: Rapporto di lavoro del Medico Competente
  • (03/12/2006 20:01)

cristiano.ravalli il 29/11/2006 01:59 ha scritto:
Sono sempre stato convinto che il comma 5 dell'art. 17 fosse uno degli elementi di garanzia di indipendenza intellettuale del m.c. e l'ho sempre letto e difeso nel modo di cui sopra. Il problema é capire e far capire che non si tratta di un problema etico. Ma di una legge sebbene non ci siano delle sanzioni dirette. Per quanto di mia conoscenza la regione lombardia ha inviato ai servizi di prevenzione la nota ministeriale senza tuttavia dare indicazioni in proposito. Parlo per quanto riguarda la situazione della regione lombardia: la medicina del lavoro é gestita da un gruppo di 3 grandi centri di servizi a cui si affianca una miriade di piccole strutture e si può dire che oltre il 90% della medicina del lavoro lombarda é gestita da società di servizi. Gli interessi economici sono enormi ed il potere economico rende inattuata una norma di garanzia. C'é silenzio totale attorno a questa vicenda. Il paradosso é che enti esterni alle nostre associazioni si sono espressi chiaramente e le nostre associazioni sono rimaste indifferenti. Sorge la domanda: ma ci sono interessi economici all'interno delle associazioni che impediscano o controllino gli organi direttivi affinché mantengano una posizione di indifferenza?
Perché non parliamo senza ipocrisie di quello che succede in questi centri di servizi: idoneità rilasciate senza eseguire le visite mediche, 10% di compenso ai medici sugli esami prescritti, 500 euro ai medici che richiedono la revisione della fonometria, esecuzione di visita medica da parte di un collega e firma del giudizio di idoneità da parte del coordinatore, malattie professionali non denunciate, programmazione di 5 visite all'ora quando va bene con una segretaria che gira la clessidra al medico. Attenzione qui non stiamo parlando di igienisti, di medici generici......stiamo parlando di medici del lavoro.
Gli unici che sinora si sono fatti sentire, senza ipocrisia, sono gli appartenenti al gruppo di lavoro simlii che ha citato al punto 3 del loro documento il problema ed ha chiesto provvedimenti da parte della simlii. Il nuovo consiglio direttivo saprà recepire le indicazioni o sarà ancora un organo di ciechi, muti e sordi? Il gruppo di lavoro ha scelto, forse per diplomazia, la strada della norma etica. Il comma 5 tuttavia non ha nulla di etico....é un articolo di legge e come tale andrebbe attuato come peraltro ha sottolineato il legale dell'ordine dei medici di milano indicando che una legge non può avere una valenza etica. Può avere una valenza etica ciò che non é normato. Insomma caro Dario73 non bisogna rivolgersi agli organi di stampa, ai media....bisogna semplicemente guardarsi allo specchio e chiedersi se la medicina del lavoro é un commercio o se é la nostra professione e più pragmaticamente se dobbiamo esigere di essere remunerati per la nostra professionalità e autonomia o per il cottimismo, il trasformismo, il compromesso e la miopia. :)

Beh caro Cristiano, io da più di un anno mi batto, anche su questo sito, affinchè lo strapotere delle Società venga per lo meno incrinato dalle nostre iniziative. Purtroppo anch'io ho avuto l'impressione che la SIMLII ed altre Società non abbiano alcuna intenzione di intervenire in merito, forse perchè non è loro interesse. La soluzione non è nè semplice nè rapida, ma credo che la via migliore sia quella giudiziaria. Io ho fatto i primi passi citando una SOcietà perchè non mi aveva assunto a tempo indeterminato. So che non è facile per altri fare altrettanto, ma credo che se non ci tuteliamo da soli non avremo mai nessuno dalla nostra parte.
AD MAIORA

mtrinchi

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  • Re: Rapporto di lavoro del Medico Competente
  • (15/12/2006 20:35)

Si dà il caso che quella risposta dell'Ordine dei Medici di Milano sia stata data a me.
Il quesito lo avevo posto perchè un'azienda mi aveva chiesto di diventare dipendente della struttura per cui prestavo la mia collaborazione come medico competente. Questa azienda appartiene al gruppo ENI. Tale gruppo avrebbe emanato una circolare in cui esorta i direttori di stabilimento di avere solo medici competententi che siano dipendenti oppure liberi professioni ma senza intermediazioni .

Tuttavia vorrei fare una piccola provocazione sull'argomento :
cosa sarebbe la medicina del lavoro senza delle grosse strutture sanitarie che fanno da intermediarie? come farebbero i medici ad imporre alcuni controlli ? ed anche le loro tariffe?
ormai il mondo , dico il mondo non il nostro piccolo paese, si fonda sui grandi gruppi multinazionali , sulle banche e sulle assicurazioni .
Allora io credo che le strade percorribili siano due o forse tre
1) che i medici diventino tutti dipendenti pubblici , o quanto meno specialisti convenzionati 2) che i medici siano tutti dipendenti sdi strutture come ospedali, cliniche o istituti assicurativi o 3) che siano tutti liberi professionisti ( liberi ? ) .

cristiano.ravalli il 28/11/2006 06:42 ha scritto:
Così é caro Dario73!
Anche l'ordine dei medici di milano ha espresso analogo parere e anche il gruppo di lavoro medici del lavoro competenti simlii nel suo documento, al punto 3, ha sottolineato che il rapporto libero professionale con una società di servizi non ha ragione d'essere.
Qui trovi il documento del gruppo di lavoro simlii
http://www.medicocompetente.it/fi...ti/428-Documento-del-GdL-MeLC.doc

e qui trovi un articolo sull'argomento con la nota dell'ordine di milano
http://guide.dada.net/medicina_de...o/interventi/2006/04/250734.shtml

luke70

luke70
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  • Re: Rapporto di lavoro del Medico Competente
  • (16/12/2006 20:10)

Credo che il problema derivi sempre da una scarsa attenzione da parte dell'Organo di vigilanza. In caso contrario il MC non dovrebbe discutere con il RSPP sulla congruità delle spese ma sulla loro efficacia visto il pericolo che correrebbe l'Azienda che sarebbe quasi sicuramente sanzionata penalmente ed economicamente. Oggi purtroppo non è conveniente per le aziende investire in sicurezza e quindi non è un problema di intermediazione ma di controllo.Il notaio non ha quasi mai una società alle spalle ma gli atti notarili si compiono lo stesso visto che è obbligatorio e vi è un controllo effettivo da parte di tutti gli attori in gioco.
Per quanto riguarda la proposta di assunzione da parte del SSN non la ritengo attuabile vista la recente Finanziaria e le condizioni della casse statali.

mtrinchi

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  • Re: Rapporto di lavoro del Medico Competente
  • (16/12/2006 20:53)

Non credo che si possa ricondurre tutto ad una mancanza di controlli, che effettivamente anche qui in Lombardia sono sempre scarsi ( alcuni ispettori dubitano addirittura del ruolo della ASL circa i controlli ed invoca altri enti, come INAIL, ISPESL ecc.) .
I notai purtroppo non li controlla nessuno , ma sono i cittadini che per fare le loro pratiche devono pagarli .
Per quanto la percezione dell'utilità del medico competente da parte delle aziende , questa è variabile .
In genere viene visto come filtro di problemi futuri.
Oppure , scusatemi, come un parassita.
E' nelle grandi aziende che le cose cambiano, nello Stato, nelle multinazionali ecc. le cose vano diversamente, a volte la legge 626 è riduttiva per queste aziende che hano loro regolamenti.
Le casse dello stato sono vuote? Ma , vedremo dopo questa finanziaria. Ho l'impressione che siano vuote a seconda di chi bussa alla porta.
(vorrei sapere come hanno fatto ad avere quella risposta dell'Ordine ,poichè era strettamente personale....)

luke70

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  • Re: Rapporto di lavoro del Medico Competente
  • (17/12/2006 09:45)

I notai sono controllati da più parti perchè ci sono interessi concorrenti affinchè il lavoro venga svolto correttamente. Pensa cosa accadrebbe se a un controllo risultasse che la macchina che hai appena acquistato è in realtà intestata ad un'altra persona, o se la macchina appena da te venduta risulta essere stata usata per commettere un reato. E' ovvio che sia il venditore che l'acquirente hanno interessi concorrenti. Nel nostro caso che vantaggio ha l'azienda a investire del denaro per decenni senza mai incorrere in controlli ed eventualmente in sanzioni? Lo sappiamo benissimo tutti che molte volte ci viene fatta questa osservazione, ovvero che a lunga scadenza è più conveniente economicamente in sanzioni pecuniarie rarissime che spendere tutti gli anni per la sorveglianza sanitaria. Le aziende più "premurose" magari danno comunque l'incarico ad un MC con la premessa di effettuare le visite solo sul 20-30% dei dipendenti. Allora per concludere, rimane o non un problema di controlli o meglio, ma qui sarebbe troppo lungo, di direttive politiche?

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