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riconoscimento malattia professionale

Questo argomento ha avuto 6 risposte ed è stato letto 19769 volte.

74POSTINO

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  • riconoscimento malattia professionale
  • (29/11/2006 19:12)

Portalettere dal 1997 su motomezzo,riscontro dolori in progressivo aumento zona lombare.Dopo un primo esame rx riscontrante spondilodiscopatia continuano forti i dolori e una successiva RMN evidenzia vasta formazione erniaria in zona lombosacrale.

In pubblicazione inail(rischio vibrazioni) viene evidenziato come fenomeno derivante da vibrazioni e microtraumi ripetuti da guida veicoli.E' ascrivibile come malattia professionale riconoscibile?.

Grazie mille RC

bordini

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  • Re: riconoscimento malattia professionale
  • (30/11/2006 16:41)

Sono pochi gli elementi anamnestici che ci dai.
In ogni caso, personalmente, ritengo che non si configuri come malattia professionale in quanto l'esposizione ipotizzabile per entità (tempo di esposizionne/die) e durata (anni di esposizione) non sembrano rilevante. E' chiaro, invece, che essendo portatore di discopatia l'esposizione a vibrazioni, come le posture incongrue o la movimentazione manuale dei carichi (anche extra-lavorativa) possono accentuare o scatenare la sintomatologia. Eventualmente puoi sempre sentire un parere di una struttura ospedaliera o universitaria della tua zona.

"L’oro non è tutto. Ci sono anche i diamanti". (Paperon De’ Paperoni)

74POSTINO

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  • Re: riconoscimento malattia professionale
  • (01/12/2006 09:14)

bordini il 30/11/2006 04:41 ha scritto:
Sono pochi gli elementi anamnestici che ci dai.
In ogni caso, personalmente, ritengo che non si configuri come malattia professionale in quanto l'esposizione ipotizzabile per entità (tempo di esposizionne/die) e durata (anni di esposizione) non sembrano rilevante. E' chiaro, invece, che essendo portatore di discopatia l'esposizione a vibrazioni, come le posture incongrue o la movimentazione manuale dei carichi (anche extra-lavorativa) possono accentuare o scatenare la sintomatologia. Eventualmente puoi sempre sentire un parere di una struttura ospedaliera o universitaria della tua zona.

74POSTINO

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  • Re: riconoscimento malattia professionale
  • (01/12/2006 10:41)

Buon giorno dottore, la ringrazio molto della consulenza. Effettivamente sono stato generico, essendo al primo ingresso nel forum, ho cercato di non essere prolisso.

HO 52 anni, non ho altre patologie e lavoro alle Poste dall' '85. Precedentemente, dal 1976 al 1985 ho lavorato presso una azienda triestina di prodotti cosmetico/farmaceutici, ove facevo il camionista pesante (ho fatto circa 1000.000 di km in 9anni, dovendo spesso caricare e scaricare scatoloni.)

Il problema dorsale si e' verificato all'inizio 2006, con lombalgia acuta, vengo messo a riposo 7gg. e curato con Voltfast.I dolori cessano e poi proseguono con intorpidimento dell' arto dx, sino alla caviglia.Continuo a lavorare in moto. Fatta la RX. si evidenziano i risultati precedentemente descritti(spondilodiscoartrosi).4 sedute di fisiokinesiterapia non danno risultati apprezzabili, sopperisco ai dolori sempre con Voltfast.Lavoro, sempre in servizio in moto,con borsa postino a dx.(+-25/30km gg.).
Consulto il curante, che vuole approfondire meglio.
In Agosto faccio la Risonanza Magnetica .Vi allego il referto.

"Indagine condotta con esecuzione di scansioni sul piano sagittale, con sequenze GRE.T1 sui piani sagittale e assiale, con sequenze TSE.T2 e con acquisizioni mielografiche sui piani sagittale e coronale.Rachide lombare in asse, con tendenza alla rettificazione della fisiologica lordosi.Modeste note di spondilopatia involutiva delle vertebre esaminate.L'emisoma sinistro di L4 presenta zona di incremantata intensita' di segnale nelle sequenze pesate in T2 dei dischi intersomatici da L3 al sacro, conseguente a fenomeni degenerativi, da disidratazione. A livello L4-L5 ampia focalita' erniaria posteriore mediana paramediana destra,parzialmente estrusa in canale vertebrale,impronta grossolanamente il sacco durale estendendosi ad occupare il recesso laterale ed il forame di coniugazione di destra.
bene evidente alle sequenze mielografiche l'immagine da amputazione della tasca radicolare.Marcato assottigliamento dello spessore discale tra L5-S1 con disco modicamente, globalmente protruso, inizialmente erniato nel contesto del forame di coniugazione di sinistra.Si associa alterazione di intensita' di segnale dei piatti vertebrali contrapposti, con le caratteristiche della spondilosi di secondo grado, allo stato fibro adiposo. Note di artrosi interapofisiaria presentano maggior evidenza all' intervallo L4-L5.".

Il mio curante mi invia a visita neurochirurgica.
Esonero dall' uso motomezzo.
Visita neurochirurgica. Cura intensiva con antiinfiammatori,(Metacen, Mepral, Medrol,) 15gg a riposo, ne pesi ne veicoli.
Si cerca di scongiurare l' operazione, non ritenuta ancora necessaria.
Riprendo sevizio, aiutandomi con un auto.

Richiesta visita fisiatrica.

Ricominciano i dolori dorsali con intorpidimenti dall' anca alla caviglia, zoppico vistosamente e mi intoppo di frequente..

Nuovamente a casa, 15gg. gestisco i dolori con Voltfast e Medrol.

Le Poste mi propongono un lavoro interno,non faticoso, che penso accettero',visto che ho gia' 35 anni di lavoro.

Guardando su Internet(siti ISPESL e INAIL http://www.inail.it/pubblicazioni...itoli/rischio/vibrazioni/0701.htm) ho notato che esistono patologie connesse alle vibrazioni dei veicoli,che somigliano molto alla mia, ed in cui sono inclusi anche i motomezzi postali e gli autocarri.Non so se mi verra' riconsciuta una concausa professionale,forse gia' il lavoro interno mi potra' essere di buon aiuto.Io al mondo del lavoro ho molto dato.

Vi ringrazio tanto per il Vostro interessamento, per la passione ed il senso sociale Vostra e del Vostro sito verso il mondo dei lavoratori.

RC

bordini

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  • Re: riconoscimento malattia professionale
  • (01/12/2006 12:39)

Le manifestazioni descritte potrebbero, ad una prima sommaria lettura, anche essere riconducibili all'azione sinergica di attività pesanti, con movimentazione manuale di gravi + esposizione a vibrazioni a corpo intero. Occorre tuttavia poter acquisire meglio (e nelle sedi opportune, non il web!)ogni elemento relativo all'anamnesi patologica e lavorativa. Ti consiglio, quindi, di richiedere una visita di medicina del lavoro c/o un centro di medicina del lavoro (universitario/ospedaliero) a te vicino.

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74POSTINO

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  • Re: riconoscimento malattia professionale
  • (01/12/2006 13:41)

La ringrazio sentitamente,provero'sicuramente a consultare le fonti da Lei citate.
Le comunichero'gli eventuali risultati.
Tutto il resto e' secondario,fondamentale e' riuscire a guarire.
Spero di ritornare in moto, e di salire le vette delle Alpi Giulie di nuovo,che mi mancano molto.
Grazie ancora RC

74POSTINO

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  • Re: riconoscimento malattia professionale
  • (12/12/2007 10:53)

74POSTINO il 01/12/2006 01:41 ha scritto:
La ringrazio sentitamente,provero'sicuramente a consultare le fonti da Lei citate.
Le comunichero'gli eventuali risultati.
Tutto il resto e' secondario,fondamentale e' riuscire a guarire.
Spero di ritornare in moto, e di salire le vette delle Alpi Giulie di nuovo,che mi mancano molto.
Grazie ancora RC

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