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mdf e idoneità lavorativa

Questo argomento ha avuto 23 risposte ed è stato letto 6388 volte.

uskcoc

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  • mdf e idoneità lavorativa
  • (06/12/2006 20:10)

sono un nuovo iscritto,
mdf ( medico di famiglia ).
un mio assistito mi ha chiesto se posso fargli
le ricette per una serie di esami:
ecg
rx torace
spirometria
analisi del sangue
precisa che tali accertamenti gli sono richiesti dal datore di lavoro.
mi chiede se posso fargli le ricette.
io ritengo di no in quanto so che i controlli periodici nell' ambito lavorativo non sono di competenza della mdf, nè a carico del ssn.
vorrei essere sicuro al riguardo?
grazie per ogni ev. intervento

mantello

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  • Re: mdf e idoneità lavorativa
  • (06/12/2006 20:22)

Hai perfettamente ragione. La prescrizione di esami a carico del SSN su ruchiesta del datore di lavoro (?) o del medico competente (??) è illecita. Per quanto mi risulta il dare corso a tale richiesta può comportare responsabilità penali

bordini

bordini
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  • Re: mdf e idoneità lavorativa
  • (06/12/2006 20:25)

Sei assolutamente nel giusto. Gia' mi fa "accaponare" la pelle pensare che un datore di lavoro chieda ad un proprio di dipendente di fare degli esami...se poi sono finalizzati alla sorveglianza sanitaria ancor di piu'!! DIverso sarebbe se, il collega medico competente, a seguito degli accertamenti integrativi effettuati in sorveglianza ti inviasse il tuo assistito per gli ulteriori provvedimenti del caso. Troppo spesso capita di assistere ad esami relativi alla sorveglianza sanitaria fatti a carico del SSN!!

"L’oro non è tutto. Ci sono anche i diamanti". (Paperon De’ Paperoni)

acapri

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  • Re: mdf e idoneità lavorativa
  • (06/12/2006 22:46)

Ogni esame specialistico in ambito lavorativo è a carico del datore di lavoro.
Come giustamente dice Bordini, mi piaceva di più spiderman, se a prescriverle è il medico di famiglia può realmente avere problemi di rilevanza penale, poichè tali prestazioni, ad esclusione di tlcket sarebbero a carico del SSN.

Dott.Andrea Capri
Specialista in Medicina del Lavoro

uskcoc

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  • Re: mdf e idoneità lavorativa
  • (06/12/2006 23:09)

grazie dei vostri interventi che mi confermano di essere nel giusto
negando le prescrizioni su ricettario ssn.

mi viene da rifletterci su un attimo e pensare che anche altre volte mi è capitato di ricevere richieste simili.

mi domando come mai tali richieste ( in casi sporadici, fortunatamente )vanno a finire al mdf?
ovvero, come mai alcuni datori di lavoro indirizzano alla medicina pubblica di famiglia queste richieste? forse, più spesso, istruendo i soggetti a non dire che tali accertamenti vengono fatti a quello scopo.
però ora i mdf sono molto più attenti, in generale, a capire la provenienza di richieste "sospette o improprie".
noi dobbiamo combattere con pazienti che vogliono fare di tutto, consigliati da amici, conoscenti, televisione, caf, patronati, avvocati e dir si voglia. ma ciò è sempre stato.
richieste specifiche per idoneità lavorativa, invece, sono accadute, almeno nella mia esperienza, solo negli ultimi anni. prima non succedeva, al massimo i soggetti venivano solo per farmi consultare gli esami fatti con le eventuali indicazioni del medico competente o del lavoro.
sta quindi cambiando qualcosa in questo settore?
grazie, cordialità

c' è qualche falla nel sistema?

acapri

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  • Re: mdf e idoneità lavorativa
  • (07/12/2006 07:43)

uskcoc il 06/12/2006 11:09 ha scritto:
grazie dei vostri interventi che mi confermano di essere nel giusto
negando le prescrizioni su ricettario ssn.

mi viene da rifletterci su un attimo e pensare che anche altre volte mi è capitato di ricevere richieste simili.

mi domando come mai tali richieste ( in casi sporadici, fortunatamente )vanno a finire al mdf?
ovvero, come mai alcuni datori di lavoro indirizzano alla medicina pubblica di famiglia queste richieste? forse, più spesso, istruendo i soggetti a non dire che tali accertamenti vengono fatti a quello scopo.
però ora i mdf sono molto più attenti, in generale, a capire la provenienza di richieste "sospette o improprie".
noi dobbiamo combattere con pazienti che vogliono fare di tutto, consigliati da amici, conoscenti, televisione, caf, patronati, avvocati e dir si voglia. ma ciò è sempre stato.
richieste specifiche per idoneità lavorativa, invece, sono accadute, almeno nella mia esperienza, solo negli ultimi anni. prima non succedeva, al massimo i soggetti venivano solo per farmi consultare gli esami fatti con le eventuali indicazioni del medico competente o del lavoro.
sta quindi cambiando qualcosa in questo settore?
grazie, cordialità

c' è qualche falla nel sistema?

Chiaramente qualche ddl è consigliato in tal modo: se, per esempio, ti fai prescrivere l'ecg dal mdf, paghi solo il ticket...(SSN), prestazione e prescrizione che si dovrebbe utilizzare unicamente in casi non collegati alla medicina del lavoro (626/94 M. C.).
Ovviamente, ripeto, come ha già detto il Collega, si traggono due vantaggi: il ddl non ha spese, le paga il SSN, cioè noi, e quindi maggior guadagno.
Il mdf, nella maggior parte dei casi non conosce la nostra disciplina ed in buona fede prescrive.

Dott.Andrea Capri
Specialista in Medicina del Lavoro

acapri

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243
  • Re: mdf e idoneità lavorativa
  • (07/12/2006 07:43)

uskcoc il 06/12/2006 11:09 ha scritto:
grazie dei vostri interventi che mi confermano di essere nel giusto
negando le prescrizioni su ricettario ssn.

mi viene da rifletterci su un attimo e pensare che anche altre volte mi è capitato di ricevere richieste simili.

mi domando come mai tali richieste ( in casi sporadici, fortunatamente )vanno a finire al mdf?
ovvero, come mai alcuni datori di lavoro indirizzano alla medicina pubblica di famiglia queste richieste? forse, più spesso, istruendo i soggetti a non dire che tali accertamenti vengono fatti a quello scopo.
però ora i mdf sono molto più attenti, in generale, a capire la provenienza di richieste "sospette o improprie".
noi dobbiamo combattere con pazienti che vogliono fare di tutto, consigliati da amici, conoscenti, televisione, caf, patronati, avvocati e dir si voglia. ma ciò è sempre stato.
richieste specifiche per idoneità lavorativa, invece, sono accadute, almeno nella mia esperienza, solo negli ultimi anni. prima non succedeva, al massimo i soggetti venivano solo per farmi consultare gli esami fatti con le eventuali indicazioni del medico competente o del lavoro.
sta quindi cambiando qualcosa in questo settore?
grazie, cordialità

c' è qualche falla nel sistema?

Chiaramente qualche ddl è consigliato in tal modo: se, per esempio, ti fai prescrivere l'ecg dal mdf, paghi solo il ticket...(SSN), prestazione e prescrizione che si dovrebbe utilizzare unicamente in casi non collegati alla medicina del lavoro (626/94 M. C.).
Ovviamente, ripeto, come ha già detto il Collega, si traggono due vantaggi: il ddl non ha spese, le paga il SSN, cioè noi, e quindi maggior guadagno.
Il mdf, nella maggior parte dei casi non conosce la nostra disciplina ed in buona fede prescrive.

Dott.Andrea Capri
Specialista in Medicina del Lavoro

ramiste

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  • Re: mdf e idoneità lavorativa
  • (08/12/2006 11:33)

Partiamo da un presupposto: “Le misure relative alla sicurezza, all'igiene e alla salute durante il lavoro non devono in nessun caso comportare oneri finanziari per i lavoratori” (comma 2 art. 3 DL 626/94). Allo stesso modo, le prestazioni sanitarie erogate dal SSA non hanno alcuna attinenza con le visite specialistiche, gli esami strumentali e/o di laboratorio necessari per lo svolgimento delle attività di sorveglianza sanitaria, nel rispetto della normativa vigente.
Peraltro, è esperienza comune (per la verità forse più marcata nel recente passato, adesso un po’ meno) quella di riversare sul SSA alcune prestazioni legate alla sorveglianza sanitaria; in parte per far risparmiare qualcosa al datore di lavoro, talvolta anche per motivi di comodità da parte del medico competente, che magari non è in grado di attendere direttamente alle prestazioni necessarie (qui rientrerebbe – dalla finestra - il ragionamento sui centri servizi e sulle attività collegate, però di questo, eventualmente, si potrà discutere in altro momento). Penso sia ormai chiaro a tutti i MeLC che un comportamento del genere è illegittimo e non giustificabile e che, quindi, non va assecondato ma anzi va combattuto, qualora si manifestasse.
Colgo l’occasione per sottolineare l’importanza di un rapporto corretto tra MeLC e medico di base. E’ vero quanto dice il collega, spesso i pazienti bersagliano i loro medici di famiglia per ottenere certificazioni attestanti le patologie più improbabili e le condizioni più disparate, a me è accaduto di averne per le mani più di uno, dall’esenzione dello svolgimento di “lavori pesanti” o del turno notturno o della esenzione dal “calzare le scarpe di sicurezza”, alla attestazione di “diatesi allergiche” (sempre sospette, mai acclarate) o alla loro negazione (anche questa non certificata da esami specifici), ancora a dizioni del tipo “il paziente riferisce che ……” e altro ancora. Intendiamoci, so bene che i mdf sono assediati dalle richieste più strane e che – comunque – in genere lavorano moltissimo e seriamente per il benessere dei loro assistiti, non è mia intenzione criticare in modo ingiustificato chicchessia, è una attività che rispetto e che ritengo di grandissimo valore sanitario e sociale. Voglio solo rammentare che sarebbe necessario un maggior raccordo tra MeLC e medici di base, anche attraverso la conoscenza e il reciproco riconoscimento dei ruoli ricoperti dalle due figure. In ogni caso, alla fine, l’idoneità o la non idoneità alla mansione specifica deve esprimerla il medico competente, assumendosene la responsabilità, per cui sarebbe opportuno evitare di metterlo in difficoltà con il lavoratore (e con le RSL e i datori di lavoro, per contro).
La massima collaborazione, invece, attiene a quanto riguarda quelle patologie “work related” che oggi affliggono gran parte della popolazione in età lavorativa, data anche la progressiva estensione di quest’ultima; basti pensare, ad esempio, alla sindromi lombalgiche e simili (e non solo). In questo ambito - mi riferisco a tutte le possibili patologie di cui sopra - è di fondamentale importanza un rapporto molto stretto tra il MeLC e il medico di famiglia al fine di limitare quanto più possibile i disagi del lavoratore e consentirne il rapido e pieno recupero funzionale, anche sul piano della mansione specifica o, se necessario, con le opportune limitazioni e/o prescrizioni.
Si tratta di argomenti assai interessanti, che sono stati anche oggetto di incontri e seminari in varie parti del paese e che è necessario continuare a tenere presenti nel nostro dibattito e portare avanti a tutti i livelli. Per quanto ci riguarda, i MeLC sono sempre stati pronti al confronto e continueranno a esserlo, in tutte le sedi, a livello istituzionale e a livello locale.

acapri

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  • Re: mdf e idoneità lavorativa
  • (08/12/2006 12:34)

ramiste il 08/12/2006 11:33 ha scritto:
Partiamo da un presupposto: “Le misure relative alla sicurezza, all'igiene e alla salute durante il lavoro non devono in nessun caso comportare oneri finanziari per i lavoratori” (comma 2 art. 3 DL 626/94). Allo stesso modo, le prestazioni sanitarie erogate dal SSA non hanno alcuna attinenza con le visite specialistiche, gli esami strumentali e/o di laboratorio necessari per lo svolgimento delle attività di sorveglianza sanitaria, nel rispetto della normativa vigente.
Peraltro, è esperienza comune (per la verità forse più marcata nel recente passato, adesso un po’ meno) quella di riversare sul SSA alcune prestazioni legate alla sorveglianza sanitaria; in parte per far risparmiare qualcosa al datore di lavoro, talvolta anche per motivi di comodità da parte del medico competente, che magari non è in grado di attendere direttamente alle prestazioni necessarie (qui rientrerebbe – dalla finestra - il ragionamento sui centri servizi e sulle attività collegate, però di questo, eventualmente, si potrà discutere in altro momento). Penso sia ormai chiaro a tutti i MeLC che un comportamento del genere è illegittimo e non giustificabile e che, quindi, non va assecondato ma anzi va combattuto, qualora si manifestasse.
Colgo l’occasione per sottolineare l’importanza di un rapporto corretto tra MeLC e medico di base. E’ vero quanto dice il collega, spesso i pazienti bersagliano i loro medici di famiglia per ottenere certificazioni attestanti le patologie più improbabili e le condizioni più disparate, a me è accaduto di averne per le mani più di uno, dall’esenzione dello svolgimento di “lavori pesanti” o del turno notturno o della esenzione dal “calzare le scarpe di sicurezza”, alla attestazione di “diatesi allergiche” (sempre sospette, mai acclarate) o alla loro negazione (anche questa non certificata da esami specifici), ancora a dizioni del tipo “il paziente riferisce che ……” e altro ancora. Intendiamoci, so bene che i mdf sono assediati dalle richieste più strane e che – comunque – in genere lavorano moltissimo e seriamente per il benessere dei loro assistiti, non è mia intenzione criticare in modo ingiustificato chicchessia, è una attività che rispetto e che ritengo di grandissimo valore sanitario e sociale. Voglio solo rammentare che sarebbe necessario un maggior raccordo tra MeLC e medici di base, anche attraverso la conoscenza e il reciproco riconoscimento dei ruoli ricoperti dalle due figure. In ogni caso, alla fine, l’idoneità o la non idoneità alla mansione specifica deve esprimerla il medico competente, assumendosene la responsabilità, per cui sarebbe opportuno evitare di metterlo in difficoltà con il lavoratore (e con le RSL e i datori di lavoro, per contro).
La massima collaborazione, invece, attiene a quanto riguarda quelle patologie “work related” che oggi affliggono gran parte della popolazione in età lavorativa, data anche la progressiva estensione di quest’ultima; basti pensare, ad esempio, alla sindromi lombalgiche e simili (e non solo). In questo ambito - mi riferisco a tutte le possibili patologie di cui sopra - è di fondamentale importanza un rapporto molto stretto tra il MeLC e il medico di famiglia al fine di limitare quanto più possibile i disagi del lavoratore e consentirne il rapido e pieno recupero funzionale, anche sul piano della mansione specifica o, se necessario, con le opportune limitazioni e/o prescrizioni.
Si tratta di argomenti assai interessanti, che sono stati anche oggetto di incontri e seminari in varie parti del paese e che è necessario continuare a tenere presenti nel nostro dibattito e portare avanti a tutti i livelli. Per quanto ci riguarda, i MeLC sono sempre stati pronti al confronto e continueranno a esserlo, in tutte le sedi, a livello istituzionale e a livello locale.

Dott.Andrea Capri
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  • Re: mdf e idoneità lavorativa
  • (09/12/2006 19:00)

Mi trovo d'accordo su quanto fin qui espresso. La presente solo per confermare alcune questioni:
1) le prestazioni richieste dal MeLC sono sempre a carico dell'Azienda (presso cui presta servizio il lavoratore); per questioni border-line il MeLC può al più suggerire al Mdf alcuni accertamenti, ma sarà quest'ultimo che prescrive e decide. Io di solito invio al Mdf per gli accertamenti del caso, dopo averlo eventualmente informato su quanto da me riscontrato.
2)confermo la mia totale comprensione per il lavoro svolto dai Mdf, anche se talvolta si vedono certe amenità che sarebbe meglio non vedere, ma forse anche noi ne facciamo.
3) nel rapporto con i Mdf ritengo che correttezza professionale, buoni rapporti di collaborazione e rimanere nei propri ambiti di competenza sia quanto necessario per svolgere bene e proficuamente (e nella legalità) la propria professione (ciasuno per la sua parte). Ritengo che tutto quello che riguarda l'attività lavorativa con le sue conseguenze sulla salute del lavoratore sia pertinenza dei MeLC (che non possono prescrivere esami o accertamenti, se non finalizzati alla espressione del giudizio di idoneità e se non attinenti l'attività svolta dal lavoratore), tutto ciò che attiene la salute del soggetto in generale debba essere pertinenza dei Mdf (che non possono esprimere giudizi di idoneità, nè esonerare dall'uso dei DPI, né limitare la idoneità espressa dal MeLC).
Insomma, a ciascuno la sua professione e professionalità, in buoni rapporti di collaborazione. E Buon Natale a tutti!!!

"La cosa più incomprensibile dell'universo è il fatto che l'universo sia comprensibile" A. Einstein

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