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• Re: IMMUNOGLOBULINEMIA
• (19/03/2007 19:30)

Caro Ercole poni una domanda di non facile soluzione. Anche perche' in casi come questo molto poco è descritto in letteratura. E come spesso accade, quando mancano linee guida o documenti di consenso, non rimane che l'esperienza (o il buon senso) del medico del lavoro. L'ipogammaglobulinemia in effetti potrebbe porre il problema di infezioni recidivanti soprattutto a carico dell'apparato respiratorio.
Tale ipersuscettibilità, tuttavia, riguarda il soggetto in tutte le sue componenti della vita sociale, sia lavorative che extralavorative. Bisogna a questo punto capire che lavoro svolge altrimenti le riflessioni diventano un mero esercizio accademico. Faccio un esempio: se lavora in un centro unico di prenotazioni (CUP), in una reception, in un ufficio postale allo sportello, con la tipica protezione del vetro, non vedo rischi particolari. Ne correrebbe di piu' ad andare al cinema, luogo affollato e per questo a maggior rischio. Se lavora come operatore ospedaliero in un reparto di Malattie Infettive sicuramente la riflessione sarebbe opposta. A questo punto se vuoi che i medici competenti di questo sito ti diano qualche parere in piu' occorrerebbe avere qualche informazione in piu' su storia clinica del soggetto (ipogammaglobulinemia...quale tipo, per es., da quanto? che disturbi ha? e' solo un riscontro di laboratorio ma per il resto è asintomatico?) e sull'attività lavorativa che svolge (o si appresta ad andare a svolgere).

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• Re: IMMUNOGLOBULINEMIA
• (19/03/2007 21:57)

bordini il 19/03/2007 07:30 ha scritto:
Caro Ercole poni una domanda di non facile soluzione. Anche perche' in casi come questo molto poco è descritto in letteratura. E come spesso accade, quando mancano linee guida o documenti di consenso, non rimane che l'esperienza (o il buon senso) del medico del lavoro. L'ipogammaglobulinemia in effetti potrebbe porre il problema di infezioni recidivanti soprattutto a carico dell'apparato respiratorio.
Tale ipersuscettibilità, tuttavia, riguarda il soggetto in tutte le sue componenti della vita sociale, sia lavorative che extralavorative. Bisogna a questo punto capire che lavoro svolge altrimenti le riflessioni diventano un mero esercizio accademico. Faccio un esempio: se lavora in un centro unico di prenotazioni (CUP), in una reception, in un ufficio postale allo sportello, con la tipica protezione del vetro, non vedo rischi particolari. Ne correrebbe di piu' ad andare al cinema, luogo affollato e per questo a maggior rischio. Se lavora come operatore ospedaliero in un reparto di Malattie Infettive sicuramente la riflessione sarebbe opposta. A questo punto se vuoi che i medici competenti di questo sito ti diano qualche parere in piu' occorrerebbe avere qualche informazione in piu' su storia clinica del soggetto (ipogammaglobulinemia...quale tipo, per es., da quanto? che disturbi ha? e' solo un riscontro di laboratorio ma per il resto è asintomatico?) e sull'attività lavorativa che svolge (o si appresta ad andare a svolgere).

La ringrazio per la risposta.
in effetti il problema è doppio o credo che lo sia.
Il tutto nasce da una visita aziendale che mi riscontra una ipoacusia neurosensoriale bilaterale 2.000- 8.000 hz di entità grave. Iniziando a fare controlli di ogni genere (dal vestibolare alla risonanza etc etc) rifaccio anche i controlli del sangue da dove risulta una ipogammoglobulinemia ( congenita visto che anche mia madre ha lo stesso problema) con le igA igM igG al di sotto dei valori minimi.
Ora dato che sono bancario , cassiere, mi chiedevo, visto che per ironia della sorte entrambi i problemi creano disagio con il pubblico, cosa potevo fare anche in virtù del fatto che sono raffreddato quasi tutto l'anno.

Ercole66

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• Re: IMMUNOGLOBULINEMIA
• (22/03/2007 21:58)

bordini il 22/03/2007 06:30 ha scritto:
Visto che sicuramente sarai sottoposto a sorveglianza sanitaria per l'uso del videoterminale hai gia' provato a parlarne con il medico competente? Non credo che cio' comporterebbe una qualche limitazione o prescrizione in ambito lavorativo, ma potrebbe aiutarti a "mediare" con l'azienda magari individuando una collocazione piu' confacente alle tue condizioni di salute.
Per visita con il medico competente non intendo le visite che si fanno in occasione dei check up aziendali (occasione in cui probabilmente hai scoperto i problemi che citi), molto spesso offerti su base volontaria nel terziario, ma quelle previste dalla normativa in materia di sicurezza e tutela della salute dei lavoratori. Nel caso puoi chiedere una visita a richiesta ex art. 17 - d.lgs 626/94.

Grazie del consiglio,
infatti è quello che farò come continuare a seguire questo sito così utile non solo al medicocompetente ma a tutti i lavoratori e datori di lavoro.
Anzi ne approfitto per congratularmi e complimentarmi non tutti Voi