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Malattia Professionale

Questo argomento ha avuto 4 risposte ed è stato letto 2575 volte.

kopall

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  • Malattia Professionale
  • (28/03/2007 18:25)

Buonasera,
Chiedo aiuto a questo forum per un quesito:
L'ischemia miocardica medio-grave è considerata, per chi svolge lavoro d'ufficio malattia professionale? Se si volesse approfondire tale argomento cosa bisogna fare? Chiedere una visita dal medico competente oppure consulenza di un medico legale?
Mentre dal punto di vista dell'azienda per il riconoscimento ad un proprio dipendente della malattia professionale sono previsti oneri e cose del genere?
Ringrazio e saluto in anticipo tutti

bordini

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  • Re: Malattia Professionale
  • (31/03/2007 10:37)

Caro Kopall credo proprio che nel caso di un infarto miocardico o di un'ischemia miocardica medio-grave non vi siano elementi per stabilire un nesso casuale o concausale con l'attività d'ufficio. Mentre molto si è appreso su fattori di rischio classici quali fumo, aterosclerosi, diabete,familiarità...quando pensi (o pensiamo) allo stress entriamo in un terreno insidioso...in cui forse si muovono meglio gli avvocati che non i medici. Tenendo conto che poi i risultati epidemiologici di uno studio che conferma (o smentisce) una teoria non possono essere applicati al sinoglo soggetto. Se sei un dipendente pubblico puoi provare a portare avanti la cosiddetta "causa di servizio"...ma su questa non so darti indicazioni e ti diro'...apparentemente obbedisce a criteri del tutto arbitrari delle commissioni (anche la legge non è chiarissima). Ma attenzione malattia professionale e causa di servizio sono due cose assolutamente differenti anche dal punto di vista normativo. Se ti interessa sull'argomento cuore e lavoro c'e' un numero della Medicina del Lavoro: Volume 95, n. 2 Marzo-Aprile 2004
ATTI DEL SIMPOSIO CUORE E LAVORO 21 giugno 2003.

"L’oro non è tutto. Ci sono anche i diamanti". (Paperon De’ Paperoni)

kopall

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  • Re: Malattia Professionale
  • (31/03/2007 20:12)

bordini il 31/03/2007 10:37 ha scritto:
Caro Kopall credo proprio che nel caso di un infarto miocardico o di un'ischemia miocardica medio-grave non vi siano elementi per stabilire un nesso casuale o concausale con l'attività d'ufficio. Mentre molto si è appreso su fattori di rischio classici quali fumo, aterosclerosi, diabete,familiarità...quando pensi (o pensiamo) allo stress entriamo in un terreno insidioso...in cui forse si muovono meglio gli avvocati che non i medici. Tenendo conto che poi i risultati epidemiologici di uno studio che conferma (o smentisce) una teoria non possono essere applicati al sinoglo soggetto. Se sei un dipendente pubblico puoi provare a portare avanti la cosiddetta "causa di servizio"...ma su questa non so darti indicazioni e ti diro'...apparentemente obbedisce a criteri del tutto arbitrari delle commissioni (anche la legge non è chiarissima). Ma attenzione malattia professionale e causa di servizio sono due cose assolutamente differenti anche dal punto di vista normativo. Se ti interessa sull'argomento cuore e lavoro c'e' un numero della Medicina del Lavoro: Volume 95, n. 2 Marzo-Aprile 2004
ATTI DEL SIMPOSIO CUORE E LAVORO 21 giugno 2003.

Quindi, se ho ben capito, diciamo che è un campo della medicina legale più che del medico competente

bordini

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  • Re: Malattia Professionale
  • (31/03/2007 22:06)

Direi che lo sarebbe solo in caso di azione legale da parte dell'interessato. Francamente, pero', le basi mi sembrano piuttosto inconsistenti.

"L’oro non è tutto. Ci sono anche i diamanti". (Paperon De’ Paperoni)

DELFINO

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  • Re: Malattia Professionale
  • (23/04/2007 17:31)

Salve a tutti . Sono un operaio metalmeccanico che da circa un mese è a casa con un ernia discale in L4-L5 nonchè una + piccola in L5-S1.
In seguito a un solita operazione di attrezzamento macchina utensile, ho iniziato a risentire un dolore muscolare alla coscia sx,continando a svolgere la mia attività di operatore su C.N.C.,sentivo l'etendersi del dolore dalla natica (sx) lungo tutta la gamba, fino al piede ,con la mancanza di sensibilità di quest'ultimo.Dalla TAC si è riscontrato quanto sopra esposto;facendolo presente al datore di lavoro.
Quest'ultimo ha ritenuto opportuno farmi continuare a svolgere lasolita mansione,ma durante la stessa giornata ho risentito di un forte dolore sul tratto lombare.Fatto presente a tutte le persone competenti e vista la loro incapacità o indifferenza nel gestire la situazione,ho lasciato il posto di lavoro recandomi dal mio medico di base,il quale mi ha dato l'astensione lavorativa di circa un mese.
Tralasciando le cure e li cicli di terapia che tutt'oggi continuo a svolgere ,la mia domanda è la seguente:visto l'attenggiamento del datore di lavore in che modo posso procedere per definirla una malattia professionale?

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