Che ne pensate della proposta avanzata dal sottosegretario alla Salute Gian Paolo Patta intervenuto sabato 21.4.07 pomeriggio a Roma in un convegno che l'Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro (l'Ispesl) e non le Asl sia a controllare la sicurezza degli ospedali italiani e l'applicazione della legge 626 sulla sicurezza del lavoro?
Io sono d'accordo con l'opinione di Patta soprattutto per risolvere il conflitto d'interesse fra controllati e controllori:"Contrariamente a quanto pensa la maggior parte degli italiani - spiega Patta all'Adnkronos salute - oggi il controllo sulla sicurezza dei luoghi di lavoro è effettuato dalle Asl e non dal ministero del Lavoro, che interviene solo nel settore dell'edilizia. E - aggiunge - le Asl controllano anche gli ospedali di cui sono spesso titolari. E' evidente - incalza il sottosegretario alla Salute - che si tratta di un conflitto di interessi. Anche perché comunque è sempre la Regione a nominare i direttori di Asl e di aziende ospedaliere. E questo non va bene".
Ispels organo di vigilanza degli ospedali (si intenda il solo stabilimento ospedaliero per aspetti di SICUREZZA IMPIANTI TRASPORTI ) ,SI, non delle Asl ( controllo sanitario del personale medico e paramedico - escludendo ogni intervento delle direzioni sanitarie - poichè in gran parte d'italia sono effettivamente avviati i servizi di Medico Competente di azienda asl (anche se si preferibbe un Servizio Autonomo ed indipendente slegato dalla ASL (la formula? semplice come quella Comune/ufficiale sanitario di vecchia memoria (prima dell'1980) = poteri di controllo sanitario con norma 626 e senza direzione generale(politica o parapolitica) nomina/concorsi pubblici concentrati in sede nazionale per posti a disposizione dispersi sul territorio e scelta della destinazione secondo graduatoria e contratto esclusivo della dirigenza medica. temo però che gli effetti del controllo dell'ispels fosse quella di cui gode(si fa per dire)l'edilizia allora gli ospedali potrebbero esser pure peggio....!
ma non è che si voglia rompere anche i servizi spisal? per la prevenzione sarebbe il "de profundis " definitivo
billi
Patta: "Sia l'Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro (l'Ipesl) e non le Asl a controllare la sicurezza degli ospedali italiani e l'applicazione della legge 626 sulla sicurezza del lavoro". Questa la proposta avanzata dal sottosegretario alla Salute Gian Paolo Patta, intervenuto sabato pomeriggio a Roma in un convegno. "Contrariamente a quanto pensa la maggior parte degli italiani - spiega Patta all'Adnkronos salute - oggi il controllo sulla sicurezza dei luoghi di lavoro è effettuato dalle Asl e non dal ministero del Lavoro, che interviene solo nel settore dell'edilizia. E - aggiunge - le Asl controllano anche gli ospedali di cui sono spesso titolari. E' evidente - incalza il sottosegretario alla Salute - che si tratta di un conflitto di interessi. Anche perché comunque è sempre la Regione a nominare i direttori di Asl e di aziende ospedaliere. E questo non va bene". Da qui, "l'idea che possa essere l'Ispesl, che è ente nazionale, tecnico e autonomo, a poter compiere l'attività di controllo di cui sono titolari ora le Asl. Anche perché - prosegue Patta - ne ha la conoscenza e la competenza. Più dei carabinieri, che possono segnalare solo le violazioni maggiormente evidenti. Ma che non sono in grado di verificare se una sala operatoria è a norma, visto che il rischio sanitario è molto complesso da valutare".
Sono assolutamente d'accordo! Non ho mai visto in oltre dieci anni dall'emanazione della 626 controlli degni di questo nome nei confronti degli ospedali e delle stesse USL da cui i servizi dipendono: forse servirebbe anche a togliere un po' di imbarazzo ai colleghi dei servizi senza per questo credere che una soluzione del genere possa rappresentare la panacea di tutti i mali. Negli ospedali e nelle Asl assistiamo ad incarichi di medico competente assegnati politicamente, ad un solo medico competente che ha un incarico per migliaia di dipendenti e manda i suoi "collaboratori medici" (non competenti ovviamente) a fare le visite in sua vece, e nessuno dice niente. Potrebbe essere un piccolo passo avanti.
Se fosse così, caro billi, andrebbe benissimo.
Ma l'ISPESL ha attività delegate in questo campo a due forse tre persone. Ci rendiamo conto di quanto possa essere difficile effettuare con questo numero di persone l'attività di controllo degli ospedali quando, per esempio, nella mia regione tale attività è demandata ad una specifica ASL con organico sottodimensionato?
Per quanto riguarda gli spisl o meglio s.pre.s.a.l. come dice e scrive il collega precedentemente, c'è la sensazione, per quello che conosco, la quasi certezza che essi vadano a confluire in unico soggetto con ASP e Regione.
Sarebbe cosa da scongiurare per l'assetto pletorico e "pesante" dal solo aspetto organizzativo che ciò comporterebbe.
UNA sorta di Ente veramente enorme e poco accessibile dove confluirebbe di tutto e di più.
Dott.Andrea Capri
Specialista in Medicina del Lavoro
billi
Sono a conoscenza dei numeri caro Andrea. Ed infatti era sottinteso: Assumiamo, facciamo i concorsi specifici per chi ha la specializzazione in Medicina del Lavoro. Sarebbe una boccata d'ossigeno per i colleghi appena specializzati che si trovano davanti gli specialisti in igiene e medicina legale che con un solo corso di specializzazione riescono ad avere due o tre possibilita' lavorative (assicurazioni, consulenze, medico competente,ecc.) mentre per i nostri colleghi medici del lavoro tutto cio' e' precluso. So perfettamente che l'ISPESL dalle mie parti esiste solo a Catania e non ha ne' medici ne' altro personale a sufficienza per altre incombenze. Cosi' come sarei d'accordo a rimettere i medici dentro gli ispettorati del lavoro: ci sarebbero meno "imperfezioni" nei verbali redatti dagli ispettori.
acapri il 23/04/2007 07:18 ha scritto:
Se fosse così, caro billi, andrebbe benissimo.
Ma l'ISPESL ha attività delegate in questo campo a due forse tre persone. Ci rendiamo conto di quanto possa essere difficile effettuare con questo numero di persone l'attività di controllo degli ospedali quando, per esempio, nella mia regione tale attività è demandata ad una specifica ASL con organico sottodimensionato?
Per quanto riguarda gli spisl o meglio s.pre.s.a.l. come dice e scrive il collega precedentemente, c'è la sensazione, per quello che conosco, la quasi certezza che essi vadano a confluire in unico soggetto con ASP e Regione.
Sarebbe cosa da scongiurare per l'assetto pletorico e "pesante" dal solo aspetto organizzativo che ciò comporterebbe.
UNA sorta di Ente veramente enorme e poco accessibile dove confluirebbe di tutto e di più.
acapri il 23/04/2007 07:18 ha scritto:
Se fosse così, caro billi, andrebbe benissimo.
Ma l'ISPESL ha attività delegate in questo campo a due forse tre persone. Ci rendiamo conto di quanto possa essere difficile effettuare con questo numero di persone l'attività di controllo degli ospedali quando, per esempio, nella mia regione tale attività è demandata ad una specifica ASL con organico sottodimensionato?
Per quanto riguarda gli spisl o meglio s.pre.s.a.l. come dice e scrive il collega precedentemente, c'è la sensazione, per quello che conosco, la quasi certezza che essi vadano a confluire in unico soggetto con ASP e Regione.
Sarebbe cosa da scongiurare per l'assetto pletorico e "pesante" dal solo aspetto organizzativo che ciò comporterebbe.
UNA sorta di Ente veramente enorme e poco accessibile dove confluirebbe di tutto e di più.
concordo con quanto afferma acapri, proprio questo temo: il completamento dello svuotamento (annullamento, svilimento: non so che termine usare) della legge di riforma sanitaria 833 (ricordate?)dove la prevenzione era uno dei pilastri(l'altro era il Distretto, mai nato o sopresso alla nascita)oggi il dipartimento viene sempre più svuotato (mi dicono che a Thiene o a Bassano (VI) un servizio di igiene degli alimenti e della nutrizione(umana,si badi) è retta da un veterinario(é vero che siamo animali....ma si esagera, vero MINISTRO TURCO?)L'igiene pubblica già sobbarcata di compiti inutili, tra un convegno e l'altro non concretizza alcun campo di intervento ( incidenti stradali, prevenzione tumori (senza occuparsi di ambiente, tolto col referendum del 92 che ha visto nascere abortivamente gli Arpa)di tabacco e alcol se ne occupano i SERT,degli alimenti i veterinari ora della sorveglianza (pubblica) delle attività industriali se ne occuperà l'ispesl (ovviamente senza personale )cosi si distrugge definivamente la prevenzione che schifo!
Ministro Turo se ci sei batti un colpo!
carlpam il 25/04/2007 08:18 ha scritto:
concordo con quanto afferma acapri, proprio questo temo: il completamento dello svuotamento (annullamento, svilimento: non so che termine usare) della legge di riforma sanitaria 833 (ricordate?)dove la prevenzione era uno dei pilastri(l'altro era il Distretto, mai nato o sopresso alla nascita)oggi il dipartimento viene sempre più svuotato (mi dicono che a Thiene o a Bassano (VI) un servizio di igiene degli alimenti e della nutrizione(umana,si badi) è retta da un veterinario(é vero che siamo animali....ma si esagera, vero MINISTRO TURCO?)L'igiene pubblica già sobbarcata di compiti inutili, tra un convegno e l'altro non concretizza alcun campo di intervento ( incidenti stradali, prevenzione tumori (senza occuparsi di ambiente, tolto col referendum del 92 che ha visto nascere abortivamente gli Arpa)di tabacco e alcol se ne occupano i SERT,degli alimenti i veterinari ora della sorveglianza (pubblica) delle attività industriali se ne occuperà l'ispesl (ovviamente senza personale )cosi si distrugge definivamente la prevenzione che schifo!
Ministro Turo se ci sei batti un colpo!
Ama l'amore ma non amare la donna o cadrai sotto il suo possesso
carlitos way il 25/04/2007 11:03 ha scritto:
Concordo con il collega Billi, esprimo il mio pensiero-proposta in alcuni punti:
1) Affidare la vigilanza dell'applicazione della normativa di salute e sicurezza sul lavoro delle strutture sanitarie pubbliche(ASL e Ospedali) a ISPESL Regionali e Ispettorato del Lavoro, ovviamente si deve procedere all'assunzione nei suddetti Enti di medici del lavoro e tecnici della prevenzione: Medici del Lavoro e Tecnici della Prevenzione da assumere presso ISPESL e Ispettorato del lavoro al fine di vigilare le strutture sanitarie pubbliche in modo da eliminare l'attuale conflitto di interessi.
2) Evitare la Nomina del Medico Competente di strutture sanitarie pubbliche di professionisti dipendenti della stessa asl che nel triennio precedente abbiano svolto attività di vigilanza
3) implementare in modo significativo il numero di medici del lavoro e tecnici della prevenzione nelle ASL servizi di vigilanza sui luoghi di lavoro
4) dotare i servizi di vigilanza asl di strumentazione e mezzi idonei alla valutazione oggettiva degli agenti di rischio occupazionale (fonometri, campionatori, staz. microclimatiche etc...)
5) Rafforzamento degli enti bilaterali
6) Istituzione di tavoli permanenti regionali, con l'ausilio delle università, di controllo-indirizzo-studio del fenomeno
7) Istituzione di U.O.C.Ospedaliere di Medicina del Lavoro
8) istituzione-implementazione di servizi ambulatoriali territoriali di medicina del lavoro
9) Politiche partecipative di studio, analisi e progettualità in ambito salute e sicurezza sul lavoro (Confindustria, API, PMI, Sindacati, Associazioni, Università, INAIL)
10) Riordino-implementazione dei servizi di Medicina del Lavoro Universitari
11) Abolizione-Divieto della modalità delle gare a ribasso circa l'affidamento dell'incarico per enti pubblici del medico competente e del rspp: studiare nuove tipologie di affidamento incarichi
12) aggiornamento continuo-obbligatorio per medici del lavoro, tecnici della prevenzione, rspp, datori di lavoro, rls
13) Istituzione fondo nazionale e/o regionale per la tutela della salute e sicurezza sul lavoro
14) riordino rivisitazione tabelle malattie professionali-adempimenti-modalità operative
15) Politiche di premialità per le aziende virtuose
16) snellimento-razionalizzazione di procedure e adempimenti per le piccole imprese
17) Predisporre corsi di formazione ad hoc (salute e sicurezza sul lavoro) per tutti i lavoratori all'atto dell'iscrizione al centro per l'impiego e al momento dell'avvio di percorsi di apprendistato
18) inclusione di ore obbligatorie riguardanti la salute e sicurezza sul lavoro (nozioni normative e tecniche) sian in ambito scolastico superiore(II grado) che universitario (in tutti i corsi di laurea, master, specializzazione etc...)
19) rafforzare e premiare i sistemi di gestione integrata salute-sicurezza-ambiente-qualità
20) individuare un n. max (limite) di lavoratori/anno che ogni medico competente può seguire-sorvegliare come per la medicina generale
21) Diffondere in ogni forma la cultura della salute e sicurezza sul lavoro
22) Istituire sportelli territoriali rivolti alle imprese, presso i Comuni e/o punti di interesse (zone ASI- arre PIP etc..)
23) Istituzionalizzare l'invio all'asl delle relazioni sanitarie annuali da parte dei medici competenti
24) Formazione permanente dei Giudici competenti in materia antinfortunistica
25) Migliorare il sistema dei flussi informativi: INAIL-ASL-Ispettorato del lavoro-Istituzioni
26) Istituzione osservatori Regionali presso le Università per il monitoraggio continuo degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali e correlate al lavoro
27) allargamento della sorveglianza sanitaria a tutte le categorie di lavoratori e per tutte le tipologie contrattuali
28) Vigilare vigilare vigilare affinché il visitificio conto terzi scompaia per sempre
29) politiche di trasparenza aziendale in materia di salute e sicurezza aziendale
30) Rivisitazione del ruolo dei Rls
31) Formazione del personale sanitario che lavora c/o P.S. pubblici e privati circa la salute e sicurezza sul lavoro e gli adempimenti medico-legali
32) Istituzione di commissioni d'esame miste(rapp. confindustria-API, regioni, asl, università, associazioni, consulenti-docenti.... da studiarne la composizione) per i corsi di primo soccorso aziendale, corsi art. 21 e 22 d.lgs. 626/94 e altri corsi in materia di salute e sicurezza sul lavoro
33) Istituire la giornata della salute e sicurezza sul lavoro
34) Premiare e valorizzare le aggregazioni - associazioni che elaborano e attuano programmi-progetti di sensibilizzazione e diffusione della cultura della salute e sicurezza sul lavoro
35) Programmi di formazione e informazione per i lavoratori immigrati e predisposizione di opuscoli in lingua madre (arabo, cinese, inglese, spagnolo, francese, rumeno, turco etc...)
36) Formazione del medico di medicina generale in materia di salute sul lavoro e raccordo tra medico di medicina generale e medico competente per la razionalizzazione degli accertamenti sanitari e per i flussi informativi al fine di una tutela integrata del lavoratore
37) Elaborazione linee guida regionali-nazionali di sorveglianza sanitaria per le varie attività - mansioni
38) Implementazione di azioni rivolte alla sicurezza nelle scuole
39) Implementazione dei fondi di ricerca per le tematiche suddette
40) vietare i mega-appalti convenzioni tra singole società di servizi e aziende e/o Enti pubblici per gli adempimenti previsti dalla normativa di salute e sicurezza sul lavoro
41) Bandire ogni tipo di sub-appalto dei servizi di consulenza in materia di salute e sicurezza sul lavoro
42) Accrescere le conoscenze dei lavoratori in tema di salute e sicurezza sul lavoro
43) Migliorare il sistema di riabilitazione occupazionale del lavoratore infortunato-malato
44) Istituire la giornata Europea della salute e sicurezza sul lavoro
45) Riordino degli Enti di Previdenza e di Patronato
46) Istituire una sorta di patente a punti aziendale per quanto riguarda la salute e sicurezza sul lavoro e il rispetto della normativa in materia ambientale
E' troppo tutto ciò....non credo....sono disponibile ad impegnarmi in tal senso...proponiamo i suddetti punti ai Ministeri Competenti e lavoriamo...mediante un tavolo serio dei volenterosi per la tutela della salute e sicurezza sul lavoro
Ama l'amore ma non amare la donna o cadrai sotto il suo possesso
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