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Perchè non ne parliamo mai? ... Conflitto di interessi tra M.C e D. di L.

Questo argomento ha avuto 9 risposte ed è stato letto 3091 volte.

fbruz

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  • Perchè non ne parliamo mai? ... Conflitto di interessi tra M.C e D. di L.
  • (28/04/2007 01:21)

Perchè non si parla mai di un grosso nodo che è alla base delle difficoltà operative, della libera gestione e della nostra indipendenza professionale: il rapporto "fiduciario" di collaborazione (libero professionale o dipendente) tra Medico Competente e Datore di Lavoro?
Beninteso, non nei termini contrattuali, perchè di questo se ne è già (sterilmente) parlato anche troppo!
Mi preme invece discuterne nei termini concettuali che individuano un rapporto di tipo CONFLITTUALE tra le due figure (il D.di L. è sempre stato la controparte "storica" del Lavoratore, ed i suoi interessi mal si conciliano con la gestione in prima persona della prevenzione e della tutela della salute in azienda).
E' da questo tipo di rapporto infatti che nascono i maggiori intralci e le più "antipatiche" ingerenze allo svolgimento incondizionato, libero ed indipendente del compito di Medico in azienda; allo stato attuale (sfido a contraddirmi)il Medico Comoetente deve comunque rendere conto del suo operato, delle sue decisioni e sarà sempre vincolato alle decisioni del "proprietario" dell'esercizio industriale!!
La sorveglianza sanitaria è un istituto super partes che andrebbe gestito dalla struttura pubblica, ed i Medici Competenti potrebbero trovare uno spazio professionale all'interno della struttura stessa con varie forme contrattuali da stabilirsi "ad hoc", fermo restando l'onere che sarebbe comunque sopportato dal Datore di Lavoro, ma versato al Sistema Sanitario Nazionale; e non mi si venga a parlare di "libera scelta del medico" da parte del D. di L., istanza che vale per la salute personale, e non per quella di una comunità di persone, cosa che costituisce un'istanza di valore collettivo e non privato (visto che la tutela della salute assurge secondo la normativa ad esigenza primaria)!!

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c.sbordone

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  • Re: Perchè non ne parliamo mai? ... Conflitto di interessi tra M.C e D. di L.
  • (28/04/2007 11:35)

Trovo condivisibile la riflessione del collega fbruz. D'altra parte la definizione di medico competente prevista dalla 277/91 prevedeva giustamente la collocazione della sorveglianza sanitaria in un contesto prevalentemente pubblico, e solamente in subbordine il datore di lavoro poteva ricorrere al libero professionista. Si spera che nel futuro testo unico si riprenda in considerazione tale problematica, per cui basterebbe ripristinare quanto affermato dalla 277. La privatizzazione di fatto dell'attività di medico competente, con tutte le problematiche di sudditanza al datore di lavoro (ricordate il concetto di medico di fabbrica come medico del padrone?), non ha prodotto a mio parere nemmeno grande vantaggio occupazionale per i medici del lavoro, ma, al contrario, ha favorito l'ingerenza di società private di servizio e/o il monopolio di alcune figure anche pubbliche di singoli professionisti, per non parlare poi dell'estensione ad igienisti e medici del lavoro della sorveglianza sanitaria, avendo essi subdorato il grande affare del visitificio di massa dei lavoratori, senza senso e senza collegamento con la vera prevenzione dei rischi, producendo di conseguenza anche il crollo economico della prestazione.

Picpus

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  • Re: Perchè non ne parliamo mai? ... Conflitto di interessi tra M.C e D. di L.
  • (28/04/2007 11:56)

Personalmente concepisco il Datore di Lavoro non come la controparte, nè del lavoratore, nè del MLC, ma come il responsabile primo della sicurezza e salute dei lavoratori, il quale si avvale della competenza e della consulenza del MLC come di tutte le altre figure professionali previste dal 626, compreso il RLS. In questa ottica io non trovo difficoltà a collaborare più o meno fattivamente con i vari Datori, senza sentirmi suddito a nessuno. In fondo la responsabilità ultima è sua. E la mia autonomia decisionale intoccabile! Talvolta sono stato pronto a rinunciare alla collaborazione, pur di salvaguardare questa autonomia. A distanza di tempo alcuni Datori mi hanno richiamato! Lo spirito della legge è quello della collaborazione tra le varie figure professionali per perseguire "il miglioramento delle condizioni di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro", come approssimativamente recita il titolo del 626. In quest'ottica credo sia preferibile un rapporto di collaborazione libero, nelle rispettive responsabilità, che non ingessato in una struttura che vincola tutti, rischiando di far perdere quello spirito di collaborazione indispensabile al raggiungimento dello scopo (tutela della salute e sicurezza dei lavoratori). Senza dimenticare che poi la struttura pubblica sarebbe controllato e controllore contemporaneamente. Per questi motivi ritengo poco auspicabile un rapporto vincolato nella struttura pubblica, che peraltro avrebbe anche costi gestionali sicuramente notevoli, tenderebbe a deresponsabilizzare il MLC, e tenderebbe a far riposare il Medico sulla certezza del rapporto di lavoro e del salario, con negative ricadute sull'operato finale. In conclusione lo stato attuale potrebbe essere di molto migliorato semplicemente aumentando la vigilanza (e spesso anche la competenza degli ispettori) per mettere le aziende allo stesso livello di controlli e di rispetto delle nerme. Buon lavoro!

"La cosa più incomprensibile dell'universo è il fatto che l'universo sia comprensibile" A. Einstein

carlpam

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  • Re: Perchè non ne parliamo mai? ... Conflitto di interessi tra M.C e D. di L.
  • (28/04/2007 17:45)

Personalmente concepisco il Datore di Lavoro non come la controparte, nè del lavoratore, nè del MLC, ma come il responsabile primo della sicurezza e salute dei lavoratori, il quale si avvale della competenza e della consulenza del MLC come di tutte le altre figure professionali previste dal 626, compreso il RLS. In questa ottica io non trovo difficoltà a collaborare più o meno fattivamente con i vari Datori, senza sentirmi suddito a nessuno. In fondo la responsabilità ultima è sua.(picpus) concordo, non concepisco (almeno nella società attuale(!) una attività che non stia sul mercato con qualità (che fa la differenza). le altre posizioni mi appaiono più come nostalgia di un ruolo burocratico pubblico che nulla farebbe avanzare la nostra disciplina (il medico competente deve avere maggiori spazi ma occrre anche conquistarseli(con la propria conoscenza dei processi industriali, con un ruolo attivo nella valutazione dei rischio) inoltre sipuò ben far presente al d.dL che vantaggio avrebbe nel prendere oltre alle visite il pacchetto completo (sorveglianza sanitaria, valutazione del rischio analisi e sopralluogo ambientale e riunione periodica annuale ) se invece di parlar da burocrati nostalgici fossimo un pò più manageriali ( talvolta basterebbe forse un accordo dei Medici competenti in una provincia e si potrebbe fare un cartello di MC indipendenti, non credete?

fbruz

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  • Re: Perchè non ne parliamo mai? ... Conflitto di interessi tra M.C e D. di L.
  • (28/04/2007 20:53)

concordo, non concepisco (almeno nella società attuale(!) una attività che non stia sul mercato con qualità (che fa la differenza). le altre posizioni mi appaiono più come nostalgia di un ruolo burocratico pubblico che nulla farebbe avanzare la nostra disciplina (il medico competente deve avere maggiori spazi ma occrre anche conquistarseli(con la propria conoscenza dei processi industriali, con un ruolo attivo nella valutazione dei rischio) inoltre sipuò ben far presente al d.dL che vantaggio avrebbe nel prendere oltre alle visite il pacchetto completo (sorveglianza sanitaria, valutazione del rischio analisi e sopralluogo ambientale e riunione periodica annuale ) se invece di parlar da burocrati nostalgici fossimo un pò più manageriali ( talvolta basterebbe forse un accordo dei Medici competenti in una provincia e si potrebbe fare un cartello di MC indipendenti, non credete?[/cite]

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  • Re: Perchè non ne parliamo mai? ... Conflitto di interessi tra M.C e D. di L.
  • (28/04/2007 21:25)

fbruz il 28/04/2007 08:53 ha scritto:
concordo, non concepisco (almeno nella società attuale(!) una attività che non stia sul mercato con qualità (che fa la differenza). le altre posizioni mi appaiono più come nostalgia di un ruolo burocratico pubblico che nulla farebbe avanzare la nostra disciplina (il medico competente deve avere maggiori spazi ma occrre anche conquistarseli(con la propria conoscenza dei processi industriali, con un ruolo attivo nella valutazione dei rischio) inoltre sipuò ben far presente al d.dL che vantaggio avrebbe nel prendere oltre alle visite il pacchetto completo (sorveglianza sanitaria, valutazione del rischio analisi e sopralluogo ambientale e riunione periodica annuale ) se invece di parlar da burocrati nostalgici fossimo un pò più manageriali ( talvolta basterebbe forse un accordo dei Medici competenti in una provincia e si potrebbe fare un cartello di MC indipendenti, non credete?[/ci te]

Ma nostalgia di cosa...? E' proprio questa confusione tra ruolo "manageriale" (ma di che poi? Di prezzi al ribasso e caccia all'azienda?)e ruolo di medico del lavoro che è alla base del periodo di grande declino culturale che sta vivendo la medicina del lavoro; insieme ad una non chiara visione (o forse non si vuole vedere!!) di quella che è la realtà dei fatti, noto che è di moda vendersi sul mercato come "referenti unici", "global service", cosa sicuramente utile per l'azienda, ma dispersiva per il medico che non credo possa riuscire a gestire sorveglianza sanitaria, documento di valutazione del rischio (anche nella parte che riguarda la sicurezza tecnica delle macchine!!!)e addirittura monitoraggi ambientali. Non so se questo corrisponda a "proporsi sul mercato in modo manageriale"; ricordiamo che siamo MEDICI del Lavoro, e sottolineo medici, e la "qualità" la fa la specializzazione e non la dispersione fino a diventare un tuttofare per il comodo del D. di Lavoro.
Al di là di ogni reticenza, ma lo vogliamo dire che non saremo mai liberi di fare buona prevenzione primaria e quindi tecnologica (esempio implementare una rete di roicambio aria ex novo,) se il D. di L. non vuole spendere!!! E solo un Struttura super partes può garantire un intervento incondizionato; ma come si può pensare che chi ti paga, ti permetta di spendere ulteriormente in termini di prevenzione? Sono contento comunque per quei colleghi che non hanno mai incontrato difficoltà ed hanno ottenuto dal D. di L. la realizzazione di tutte le loro proposte per la tutela dei lavoratori....Forse mi sfugge qualcosa: mi spiegate come si fa???

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c.sbordone

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  • Re: Perchè non ne parliamo mai? ... Conflitto di interessi tra M.C e D. di L.
  • (30/04/2007 11:36)

Qui, pare che ci sia una palese contraddizione della legjslazione italiana in merito: infatti, mentre si proibisce al datore di lavoro l'accertamento dello stato di salute con ART. 5 dello Statuto dei Lavoratori (legge 300/70), a quanto io sappia mai superata o abolita, neanche dalla 626, nella quale si pone una serie di paletti e proibizioni al datore di lavoro mentre gli si dà la possibilità, solamente tramite struttura pubblica, l'accertamento delle cosidette "visite fiscali" e dell'idoneità fisica dei lavoratori:
"Sono vietati accertamenti da parte del datore di lavoro sulla idoneità e sulla infermità per malattia o infortunio del lavoratore dipendente.
Il controllo delle assenze per infermità può essere effettuato soltanto attraverso i servizi ispettivi degli istituti previdenziali competenti, i quali sono tenuti a compierlo quando il datore di lavoro lo richieda.
Il datore di lavoro ha facoltà di far controllare la idoneità fisica del lavoratore da parte di enti pubblici ed istituti specializzati di diritto pubblico."
Non si comprende, quindi, come mai la Sorveglianza sanitaria con giudizio di idoneità alla mansione specifica, sia un'attività "non pubblicistica": O L'UNO O L'ALTRO, O SI ABOLISCE L'ARTICOLO 5 DELLO STATUTO DEI LAVORATORI, O SI RIPRISTINA LA VERSIONE ANTECEDENTE ALLA 626, PREVISTA NELLA 277 IN CUI IN VIA PREFERENZIALE IL MEDICO COMPETENTE DEVE ESSERE DIPENDENTE O CONVENZIONATO CON STRUTTURA PUBBLICA.
Chi sa se il futuro Testo Unico risolverà, una volta per tutte, questa annosa questione!?

billi

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  • Re: Perchè non ne parliamo mai? ... Conflitto di interessi tra M.C e D. di L.
  • (30/04/2007 12:39)

Purtroppo seguire le indicazioni fornite a suo tempo dalla 277 e' molto pericoloso: ancora oggi, forti delle successive modifiche legali, vi sono Az.Usl che fanno contratti con i privati, che entrano in competizione per la parte economica e che indicano medici competenti dipendenti della struttura pubblica (ed ovviamente senza la specializzazione in medicina del lavoro, quasi asserendo una maggiore "serieta'" dei medici pubblici rispetto a quelli privati. E tutto cio' in barba alle normative che vietano ai dirigenti medici pubblici di fare contratti con i privati. Da poco sono stati partoriti anche contratti in extramoenia ... Tanto chi gli puo' dir nulla!

fbruz

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  • Re: Perchè non ne parliamo mai? ... Conflitto di interessi tra M.C e D. di L.
  • (30/04/2007 13:55)

billi il 30/04/2007 12:39 ha scritto:
Purtroppo seguire le indicazioni fornite a suo tempo dalla 277 e' molto pericoloso: ancora oggi, forti delle successive modifiche legali, vi sono Az.Usl che fanno contratti con i privati, che entrano in competizione per la parte economica e che indicano medici competenti dipendenti della struttura pubblica (ed ovviamente senza la specializzazione in medicina del lavoro, quasi asserendo una maggiore "serieta'" dei medici pubblici rispetto a quelli privati. E tutto cio' in barba alle normative che vietano ai dirigenti medici
pubblici di fare contratti con i privati. Da poco sono stati partoriti anche contratti in extramoenia ... Tanto chi gli puo' dir nulla!

Concordo con le osservazioni del collega "billi", ma vorrei aggiungerne qualcuna:
1. verissimo che la struttura pubblica potrebbe in maniera non del tutto "nobile e trasparente" monopolizzare la Sorveglianza Sanitaria ex D.Lgs. 626/94,
ma sarebbe tale la richiesta sul territorio che non bastrebbero tutti i dirigenti medici dipendenti di I e II livello, specialisti e non in M.d.L.a soddisfare tale richiesta.
2.essendo la struttura pubblica l'unico referente, non si porrebbe più il discorso "concorrenza sleale" che, con il regime attuale, ha creato un crollo degli onorari ed un conseguente svilimento professionale con caduta verticale della qualità; si rispetterebbero invece le tariffe professionali stabilite dagli Ordini dei Medici.
3.CI SAREBBE SICURAMENTE UNA MAGGIORE LIBERTA'DI AZIONE A TUTTO VANTAGGIO DELLA TUTELA DEL LAVORATORE!
Grazie a tutti.

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Pennacchio

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  • Re: Perchè non ne parliamo mai? ... Conflitto di interessi tra M.C e D. di L.
  • (30/04/2007 16:53)

Qualche collega ha detto "In fondo la rsponsabilità ultima è sua". Mi sembra una affermazione forte e auspicherei fortemente che fosse vera. Il mondo del lavoro e la stessa discussione che si sta facendo sul forum (anche)in merito alla copertura assicurativa della nostra professione dimostrano il contrario: alcune procure o alcuni ispettori indirizzano sepmre più le loro attenzioni su quanto svolto dal Medico competente; alcune sentenze mettono in discussione anche la professionalità del Medico competente (vedi sentenza Tribunale di Nola); su alcuni aspetti specifici della salute dei Lavoratori, il Datore di Lavoro può anche essere privo di responsabilità (fatti per il cui espletamento occorre una conoscenza tecnica, in questo caso medica, che il D.L. non è tenuto ad avere).
La difficoltà del "ruolo" evidenziata dal collega fbruz anche in forma provocatoria è, a mio avviso, un dato di fatto con cui ogni medico che vuole svolgere il proprio ruolo con piena partecipazione si scontra costantemente.
Il Medico competente è, con il RSPP, una figura debole dell'impianto 626: la differenza sostanziale, però, tra i due è che il RSPP non ha responsabilità penali... per ora!
Affidare tutto ad un sistema pubblico? Si può discutere. Certamente l'atuale sistema ha dato molto potere a figure che con la Medicina del Lavoro non hanno nulla a che vedere; meglio, allora, il vecchio "medico di fabbrica" che, in molti casi, svolgeva i veri compiti di tutela globale (global service!!!) della salute dei Lavoratori.
E' vero quello che dice uno dei colleghi che esistono D. di L. che, mettendo tra gli impegni prioritari la tutela della salute dei propri dipendenti (gestione qualità, premi INAIL...),considerano il Medico competente una figura importante dell'azienda. Esistono, però, anche realtà difficili: cosa facciamo, lasciamo l'incarico? A chi può farlo ( visto i rischi per i danni che anche noi veniamo chiamati a risarcire e l'assuluta inutilità della nostra opera) dico che, oggi, non abbiamo scelta, deve lasciare. Anche un giudizio di idoneità non rispettato può "passare" la prima volta ma alle visite successive rappresenta un macigno.
Allora: tetto massimo per medico competente come per il medico di famiglia (come proposto da un collega su un'altra discussione); vera incompatibilità tra pubblico e privato (concorrenza molto sleale); standardizzazione delle modalità e dei contenuti della sorvelgianza sanitaria (rispettare protocolli come in altre discipline): renderebbe più facile i compiti di chi esegue i controllii e scoragerebbe gli improvvisati; modifica radicale delle procedure realtive alle segnalazioni delle malattie professionali....
Ci sarebbere tante altre cose ma, solo ora, mi sono reso conto ho fatto un pò di terrorismo. In fondo (questo è per chi sta iniziando la professione e non ha altri impegni) la Medicina del Lavoro è un mondo pieno di stimoli (forse anche più di altre branche)che ti permette di conoscere come si produce una ruota di un treno o come si riciclano le cose che noi buttiamo o come vivono gli immigrati o come vengono lasciati a casa i lavoratori "atipici" o come si può arrivare a trovare una collocazione ad un lavoratore quasi cieco in un magazzino a movimentare pezzi o come viene collocato al lavoro un invalido al 100%...
Un saluto

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