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vaccinazione antitetanica in macellai

Questo argomento ha avuto 12 risposte ed è stato letto 7497 volte.

mambo

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  • vaccinazione antitetanica in macellai
  • (08/05/2007 23:31)

Tale vaccinazione è obbliatoria negli allevatori di bestiame e siamo d'accordo.
Questa macelleria ha una zona in cui taglia la carne (macchinari rumorosi, seghe ecc) e una zona in cui prepara cibi per tavola calda (singolare!!!).
PEr i macellai concordate con visita medica ed audiometria e basta?
C'è il rischio di zoonosi ma non credo rientri nella sorveglianza periodica se non come una buona anmnesi.
E per la vaccinzione antitetanica?

GRazie dell'aiuto!!!

Picpus

Picpus
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  • Re: vaccinazione antitetanica in macellai
  • (09/05/2007 16:54)

Se ho capito bene, si tratta di macelleria, non di mattatoio. In questo caso da dove proverrebbe il Tetano? Quindi il mio parere è no. Anche perchè, viceversa, dovremmo vaccinare tutti lavoratori delle macellerie. Ma non vedo la sorgente di rischio.

"La cosa più incomprensibile dell'universo è il fatto che l'universo sia comprensibile" A. Einstein

nofertiri9

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  • Re: vaccinazione antitetanica in macellai
  • (09/05/2007 19:15)

Miei cari, ed in particolare picpus, il concetto è un altro: la vaccinazione antitetanica è obbligatoria per tutti su tutto il territorio nazionale. A prescindere dalla mansione, dal lavoro e quant'altro. E' stata fatta obbligatoria per alcune categorie di lavoratori nel 1962, perchè erano più a rischio, ma proprio in quel periodo partì la campagna di profilassi nazionale con somministrazione obbligatoria del vaccino anche a tutti i bambini. E, ripeto, non avrebbe senso vaccinare tutti i bambini, poi rivaccinarli per farli andare a scuola alle medie, e poi fargli il richiamo al servizio militare e poi basta, lasciare tutti a rischio.
Ripeto il principio che dal 1975 per qualunque attività lavorativa, amministrativi compresi, è obbligatoria la vaccinazione antitetanica: ma non perchè l'amministrativo si possa beccare il tetano in ufficio, bensì perchè noi siamo un popolo che se non lo "costringi" a fare qualcosa di obbligatorio cerca di svicolare ogni obbligo.
La vaccinazione antitetanica è obbligatoria per chiunque, punto e basta. Ma per Igiene, non per Medicina del Lavoro, se mi passate la finezza specialistica...

Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.

carlpam

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  • Re: vaccinazione antitetanica in macellai
  • (10/05/2007 18:52)

mi piace sempre leggere NOFER anche, come in questo caso non sono d'accordo,e proprio per questo vorrei chiarire che la vaccinazione antitetanica sia obligatoria per tutti in Italia, sia perchè nel veneto è stato tolto l'obbligo vaccinale nell'infanzia - ma questo è ben possibile non averlo sentito a Napoli- sia perchè la norma che istituiva la vaccinazione negli adulti (nel 63 cito a memoria) parla di stallieri stradini forestali (e non ricordo macellai) metalmeccanici manovali ed edili e sportivi (sport agonistico)ecc riferendosi a categorie a rischio.Quelli che non "ci azzeccano" sono i metalmeccanici (ma ho sempre pensato che il legislatore del 63 ancora pensasse al romanzo "il padrone delle ferriere" :allora sì che i muletti (nel senso del mulo e non del carrello) tiravano i carretti col carico di ferro).Ma gentile NOFER, perchè dovrebbe essere obbligatoria per tutti con pochissimi casi
e con e ormai ridotta esposizione al rischio, mentre tu giustamente ci richiami agli accertamenti basati sul DVR propprio quella volta che l'igiene era un pò più mirata al rischio ( per una volta!)

carlpam

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  • Re: vaccinazione antitetanica in macellai
  • (10/05/2007 18:54)

ho scritto di getto e con una sintassi che fa schifo scusate

carlpam

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  • Re: vaccinazione antitetanica in macellai
  • (12/05/2007 19:45)

carlpam il 10/05/2007 06:52 ha scritto:
mi piace sempre leggere NOFER anche se, come in questo caso non sono d'accordo,e proprio per questo vorrei chiarire che la vaccinazione antitetanica non sia obligatoria per tutti in Italia, sia perchè nel veneto è stato tolto l'obbligo vaccinale nell'infanzia - ma questo è ben possibile non averlo sentito a Napoli- sia perchè la norma che istituiva la vaccinazione negli adulti (nel 63 cito a memoria) limita ai lavori a rischio e parla di stallieri stradini forestali (e non ricordo macellai) metalmeccanici manovali ed edili e sportivi (sport agonistico)ecc riferendosi a categorie a rischio.Quelli che non "ci azzeccano" sono i metalmeccanici (ma ho sempre pensato che il legislatore del 63 ancora pensasse al romanzo "il padrone delle ferriere" :allora sì che i muletti (nel senso del mulo e non del carrello) tiravano i carretti col carico di ferro).Ma gentile NOFER, perchè dovrebbe essere obbligatoria per tutti con pochissimi casi e con e ormai ridotta esposizione al rischio, mentre tu giustamente ci richiami agli accertamenti basati sul DVR propprio quella volta che l'igiene era un pò più mirata al rischio ( per una volta!)

Picpus

Picpus
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  • Re: vaccinazione antitetanica in macellai
  • (15/05/2007 10:01)

Provo a spiegarmi meglio:
1- concordo con la opportunità che tutti siano vaccinati per il tetano (io stesso mi vaccino periodicamente) ma non mi risulta che questo sia stato reso obbligatorio per tutti da qualche legge dello Stato, tanto è vero che dopo la prima elementare nessuno tra la popolazione comune si vaccina più, neanche tanti che pure sono obbligati per legge, essendo parte delle categorie previste dalla legge 292 del 1963. Ora poi, che neanche i maschietti fanno più il servizio militare obbligatorio, la protezione diminuisce paurosamente.
2- la valutazione dei rischi, a mio avviso, in questo caso poco ci aiuta: nessuno usa deliberatamente il Clostridium Tetani. Tuttavia le mie reminiscenze di microbiogia mi dicono che il bacillo, in forma di spora altamente resistente è praticamente ubiquitario. Vorrei conoscere il bravo valutatore dei rischi che riesca a dire con certezza dove è esclusa la possibile presenza di spore. Io posso solo ipotizzare la sala operatoria, senza peraltro giurarci.
3- l'ultima persona che ho avuto la fortuna (o sfortuna?) di vedere affetta da tetano ( e vi garantisco che non è un bello spettacolo, non tanto per me, medico, ma per la persona affetta, per le sofferenze che ha dovuto subire e per le condizioni ambientali in cui doveva stare), è stata una signora di mezza età, che l'aveva contratto, udite udite, tramite un leggerissimo graffio all'avambraccio, nel mentre raccoglieva le rose nel suo girdino di casa, in città. Al momento della manifestazione della malattia, del graffio, ovviamente nessuna traccia. Solo la perizia, insieme alla "cocciutaggine" dei medici del reparto, che hanno "torturato" la già poveretta signora, dopo diversi giorni sono riusciti a risalire al punto di ingresso (nessuna sintomatologia a tutto l'arto superiore). Per fortuna la signora si è salvata. Ma la medicina, contro il tetano (patologia) è praticamente impotente, potendo curare solo i sintomi, e la mortalità tra i malati rimane molto alta. Mi domando: perchè non vaccinare tutti, ma proprio tutti?
4- Purtroppo molti anche fra la classe medica remano contro. Svolgono continue campagne di disinformazione, creano allarmismo, confondono (?) la vaccinazione con la somministrazione di immunoglobuline, esaltano l'incidenza dei possibili effetti avversi, ecc. ecc.
5- Io mi trovo a fare una fatica immane a fare sostanzialmente 2 cose: a) fare vaccinare almeno le categorie obbligate per legge; b) fare inserire il rischio tetano, almeno come potenziale, nei DVR.
Domanda finale: sono io fuori dal mondo, oppure?

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carlpam

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  • Re: vaccinazione antitetanica in macellai
  • (15/05/2007 18:42)

Picpus il 15/05/2007 10:01 ha scritto: MI PERMETTO DI AGGIUNGERE ALCUNI COMMENTI A QUANTO DI CORRETTO SCRIVE PICPUS E MI PERDONERETE SE PUò APPARIRE UN INTERVENTO SACCENTE, NON è NELLE INTENZIONI, CREDETE!
Provo a spiegarmi meglio:
1- concordo con la opportunità che tutti siano vaccinati per il tetano (io stesso mi vaccino periodicamente)(IO DIREI SOLO I LAVORI E LE SITUAZIONI A RISCHIO) ma non mi risulta che questo sia stato reso obbligatorio per tutti da qualche legge dello Stato, tanto è vero che dopo la prima elementare nessuno tra la popolazione comune si vaccina più, neanche tanti che pure sono obbligati per legge, essendo parte delle categorie previste dalla legge 292 del 1963. Ora poi, che neanche i maschietti fanno più il servizio militare obbligatorio, la protezione diminuisce paurosamente.
2- la valutazione dei rischi, a mio avviso, in questo caso poco ci aiuta: nessuno usa deliberatamente il Clostridium Tetani(OVVIAMENTE NO MA IL RISCHIO VI è CERTAMENTE PER STERRATORI- E CHIUNQUE HA A CHE FARE CON LA TERRA- STALLIERI E CHIUNQUE HA ANCHE FARE CON I CAVALLI CHE ASSIEME AGLI OVINI ELIMINANO IL C.T. ) . Tuttavia le mie reminiscenze di microbiogia mi dicono che il bacillo, in forma di spora altamente resistente è praticamente ubiquitario (UBIQUITARIETà ATTUALMENTE RIDOTTA PER LA DIMINUZIONE DEI CAVALLI, MULI, ASINI E PECORE) . Vorrei conoscere il bravo valutatore dei rischi che riesca a dire con certezza dove è esclusa la possibile presenza di spore. Io posso solo ipotizzare la sala operatoria, senza peraltro giurarci( DIREI ANCH'IO SE NON SI USA IL VECCHIO CATGUT DERIVATO DALLA MUSCULARIS MUCOSAE DEGLI OVINI MAL STERILIZZATA= COSIDETTO TETANO CHIRUGICO) .
3- l'ultima persona che ho avuto la fortuna (o sfortuna?) di vedere affetta da tetano ( e vi garantisco che non è un bello spettacolo, non tanto per me, medico, ma per la persona affetta, per le sofferenze che ha dovuto subire e per le condizioni ambientali in cui doveva stare), è stata una signora di mezza età, che l'aveva contratto, udite udite, tramite un leggerissimo graffio all'avambraccio, nel mentre raccoglieva le rose nel suo girdino di casa, in città(ROSE PROBABILMENTE INAFFIATE E CONCIMATE DA STALLATICO !!) . Al momento della manifestazione della malattia, del graffio, ovviamente nessuna traccia. Solo la perizia, insieme alla "cocciutaggine" dei medici del reparto, che hanno "torturato" la già poveretta signora, dopo diversi giorni sono riusciti a risalire al punto di ingresso (nessuna sintomatologia a tutto l'arto superiore). Per fortuna la signora si è salvata. Ma la medicina, contro il tetano (patologia) è praticamente impotente, potendo curare solo i sintomi, e la mortalità tra i malati rimane molto alta. Mi domando: perchè non vaccinare tutti, ma proprio tutti?
4- Purtroppo molti anche fra la classe medica remano contro. Svolgono continue campagne di disinformazione, creano allarmismo, confondono (?) la vaccinazione con la somministrazione di immunoglobuline, esaltano l'incidenza dei possibili effetti avversi, ecc. ecc.
5- Io mi trovo a fare una fatica immane a fare sostanzialmente 2 cose: a) fare vaccinare almeno le categorie obbligate per legge; b) fare inserire il rischio tetano, almeno come potenziale, nei DVR.
Domanda finale: sono io fuori dal mondo, oppure?

NON NON SEI CERTO FUORI DAL MONDO, NEGLI ADULTI FAREI (E FACCIO) VACCINARE LE CATEGORIE A RISCHIO MA I METALMECCANICI MI PAIONO POCO A RISCHIO, COMUNQUE è PROBABILE CHE LA UBIQUITARIETà SIA ASSOLUTAMENTE RIDOTTA NEGLI ULTIMI 50 ANNI (L'ULTIMO CASO DI CUI SO DIRETTAMENTE ERA NEGLI ANNI 50 IN UN COMPAGNO DI SCUOLA ELEMENTARE IN FRIULI)DA ALLORA LA SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA è CERTAMENTE CAMBIATA
SOLLEVO PERò IL PROBLEMA DELLA LEPTOSPIRA ( IL CUI VACCINO NON è PIù DISTRIBUITO IN ITALIA -OCCORREREBBE FARLO VENIRE DALLA FRANCIA O DALLA SVIZZERA) MA IL CUI RISCHIO IN LAVORATORI ADDETTI A LAVORI PULITURA DEI FOSSI IN EX ZONE UMIDE (ZONE DI RISAIE)O CHE HANNO A CHE FARE CON I RIFIUTI è ANCORA PRESENTE.

nofertiri9

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  • Re: vaccinazione antitetanica in macellai
  • (17/05/2007 20:41)

Allora, magari questa è la volta che riesco a spiegarmi meglio.
Per Picpus: non è “opportuno” che la gente sia vaccinata. È “obbligatorio”.
Ti copioincollo (per estratto, poi magari tutto il testo te lo scarichi dal web, che c’è di tutto) :
D.P.R. 7 settembre 1965, n. 1301.
Regolamento di esecuzione della legge 5 marzo 1963, n. 292, concernente la vaccinazione antitetanica obbligatoria. Pubblicato nella Gazz. Uff. 3 dicembre 1965, n. 302.
1. Ai fini della vaccinazione antitetanica obbligatoria, prevista dalla legge 5 marzo 1963, numero 292 sono considerati:
a) Lavoratori - i lavoratori dipendenti, associati, autonomi e gli apprendisti, che svolgono un'attività lavorativa tra quelle previste dall'articolo 1 della legge 5 marzo 1963, n. 292;
b) Nuove leve di lavoro - i lavoratori, anche non subordinati, che hanno compiuto i dodici anni di età, se addetti all'agricoltura, ed i lavoratori che hanno compiuto l'età minima di ammissione al lavoro prevista dalle disposizioni di legge in vigore, se addetti agli altri settori economici;
c) Enti tenuti per legge alle prestazioni sanitarie - per i vaccinandi di cui alla lettera a) del primo comma dell'art. 1 della legge 5 marzo 1963, n. 292 (2); l'I.N.A.I.L. per i lavoratori assicurati contro gli infortuni sul lavoro, e gli enti gestori per l'assicurazione generale di malattia per i rimanenti lavoratori.

2. Per le persone indicate nell'articolo precedente sono rese obbligatorie la vaccinazione
antitetanica e le rivaccinazioni periodiche.
La vaccinazione antitetanica è praticata mediante somministrazioni o di anatossina tetanica ad assorbimento ritardato (assorbita ad idrato o fosfato di alluminio) ovvero di anatossina tetanica fluida, per iniezioni.
Con l'anatossina adsorbita si praticano tre iniezioni, di cui le prime due con l'intervallo di 4-6 settimane e la terza a distanza di 6-12 mesi dalla seconda. Con l'anatossina fluida si praticano quattro iniezioni di cui le prime tre con l'intervallo di 3-4 settimane e la quarta a distanza di un anno dalla terza.
Le rivaccinazioni sono praticate mediante una iniezione di una delle anatossine, di cui ai commi precedenti e preferibilmente di anatossina fluida, a distanza di non più di quattro anni dalla vaccinazione e successivamente ad intervalli, non superiori a quattro anni, in tutte le età.
La rivaccinazione, inoltre, deve essere praticata nei confronti degli stessi soggetti, in occasione di ferite comunque contratte.

Adesso, veniamo a carlpam, che innanzi tutto ringrazio dell’affabile cortesia nei miei confronti. Può anche darsi che la regione Veneto abbia eliminato qualche vaccinazione per i bebè, ma è ragionevole sia l’antidifetrica, che non c’è più un caso di difterite da dio sa quando. Qua da noi, invece, è assolutamente obbligatoria l’antiepatitica B, che nella nostra regione è purtroppo endemica (con grande soddisfazione della noferpargola epatologa). Ma ti assicuro che l’obbligatorietà di vaccinazione e rivaccinazione è contenuta anche nella Circolare n. 16 dell’11 novembre 1996 del Ministero della sanità, che ha come titolo proprio “Tetano: misure di profilassi”, da dove ti estraggo per copiaincolla quanto segue:
Vaccinazione dei nuovi nati e dei bambini di età inferiore a 7 anni -La vaccinazione antitetanica, in associazione con l'antidifterica (DT), viene somministrata, secondo il calendario attualmente in vigore (Legge 27 aprile 1981 n° 166), al 3°, 5° e 11° mese di vita, in associazione con l'antipoliomielitica e l'antiepatite B. Nel caso di impiego di DTP, la schedula vaccinale raccomandata prevede somministrazioni al 3°, 5°, 7° e 15°-18° mese di vita. La prima dose di richiamo di DT deve essere considerata parte integrante della vaccinazione dei nuovi nati e deve somministrata a distanza di 4-5 anni dall'ultima dose di DT o di DTP, prima dell'inizio del ciclo scolastico primario. Le successive dosi di richiamo vanno somministrate ad intervalli di dieci anni (Allegato 2). Vaccinazione di adulti e di bambini di età superiore a 7 anni Per i bambini di età superiore a 7 anni, mai vaccinati in precedenza, è consigliato l'uso di vaccino antitetanico-difterico con formulazione per adulti (Td), contenente soltanto 2 Lf di anatossina difterica. La schedula vaccinale raccomandata sia per i bambini di età superiore a 7 anni che per gli adulti prevede un ciclo di base di tre somministrazioni di Td, ai tempi 0, 1 mese, 6-12 mesi e successive dosi di richiamo ogni 10 anni (Allegato 2). Il completamento del ciclo di base determina risposta immunitaria valida tanto nei confronti del tetano quanto della difterite in oltre il 95% dei vaccinati.

Come vedete, o almeno come sembra a me, è abbastanza chiaro che dovremmo (e dico dovremmo…) essere comunque tutti vaccinati contro il tetano.

La circolare da cui ho preso i due paragrafetti di prima, è davvero molto chiara ed interessante, ve ne suggerisco la lettura in una di quelle sere che proprio non c’è nulla da vedere in TV.
Naturalmente, io continuo ad essere della mia opinione, sia pure con la non piccola magagna che –personalmente- mi toccherà rifare tutto il ciclo perché mi sono saltata, 6-7 anni fa, la rivaccinazione. Sto “scoperta”, insomma, per capirci. Ma sono in torto, e so di esserlo: quando vincerò la mia innata repulsione a tutto ciò che mi spertugia le sacre chiappettine, la prima cosa che farò sarà la mia brava profilassi antitetanica.

quanto alla vaccinazione contro la leptospirosi, sono stata contenta di sapere che almeno in altri paesi si trova. A me sembrerebbe una bella iniziativa di prevenzione del rischio microbiologico per alcune categorie di lavoratori, rimetterla in vendita anche da noi.

Nofer
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sergioc

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  • Re: vaccinazione antitetanica in macellai
  • (17/05/2007 22:52)

Alcune informazioni, soprattutto sulla normativa, potete trovarle al seguente indirizzo https://www.levaccinazioni.it/Pro...onisti/Documenti/legislazione.htm

sergioc
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