billi
Per tutti coloro che hanno scambiato il forum per un luogo dove apprendere i segreti del mestiere consiglio vivamente un testo, anche fatto discretamente, che viene inviato gratuitamente a tutti coloro che ne fanno richiesta. Si intitola: COME SI FA IL MEDICO COMPETENTE SENZA RISCHIARE DI PASSARE DA ... INCOMPETENTE. Manuale pratico di igiene del lavoro edito da ANMDO. Oppure suggerirei di aprire un forum specifico cosi' come e' stato fatto per gli utenti non medici: si potrebbe intitolare come il libro. Eviteremo di intasare il forum con argomenti didattici ed elementari.
vorrei averne una copia...... non si finisce mai di imparare!
la mia mail è: beninatogiovanni@tin.it
va bene anche in formato digitale.
grazie
Nel confronto tra colleghi noto una differenza sostanziale tra chi si improvvisa medico competente provenendo da altre specializzazioni e chi invece è medico del lavoro.
Quest'ultimo, per formazione culturale, mette al centro della sua attività professionale il rapporto tra la salute del/i lavoratore/i e l'ambiente di lavoro, per cui gli risulta del tutto naturale (e necessario) cercare di conoscere il più a fondo possibile gli ambienti di lavoro ed i rischi ad esso legati, e quindi intrattenere rapporti da un lato con il datore di lavoro, e dall'altro con i lavoratori, e di conseguenza effettuare una sorveglianza sanitaria il più possibile efficace mirandola ai rischi specifici, non senza farsi, se del caso, propositore di interventi preventivi sull'ambiente e/o formativi sui lavoratori. Gli adempimenti formali previsiti dalle leggi costituiscono per lui un modo, appunto, di formalizzare i suoi interventi in azienda.
I medici competenti non medici del lavoro, per contro, in mancanza delle conoscenze basilari della disciplina, finiscono per mettere al centro della loro attività professionale gli adempimenti formali, per cui si angosciano su argomenti quali: quanti sopralluoghi devo fare? che protocollo di accertamenti sanitari devo applicare per quella data mansione? come devo impostare la relazione annuale per l'ASL? in presenza della patologia xy il lavoratore va giudicato idoneo o no? ecc. (gli esempi non mancano in questo forum).
E' in questo modo che si svuota di senso e di anima la medicina del lavoro...
Non si faccia però di tutta l'erba un fascio...esistono anche colleghi Medici del Lavoro sanzionati presso la mia asl che non svolgono certo la professione come ha descritto il collega di cui sopra...
dire medico del lavoro bravo, altro specialista cattivo mi sembra molto riduttivo
anche se devo ammetterre ovviamente che esistono eccellenti medici del lavoro, ma anche buoni medici competente provenienti da altre specialità e che svolgono la medicina con dedizione e con esperienza
ci vuole anche un po' di obiettività, grazie!
billi
La sanzione non e' segno obbligatorio di cattiva gestione della disciplina ma, ovviamente senza generalizzare, di possedere talora di scarsi santi in paradiso: se no non mi spiego perche' a fronte di ottimi medici del lavoro e pessimi di altre specialita' i sanzionati siano sempre ( la maggioranza) i primi. Forse perche' i secondi in genere sono dipendenti ASL o Ospedalieri? Anche perche' a fronte dei peccati veniali che tutti i medici del lavoro, formali e sostanziali, possiamo compiere, normalmente i peccati provenienti da altre parrocchie sono ben piu' gravi. Pero' e' molto piu' comune sanzionare la piccola mancanza del medico del lavoro anziche' il resto. Perche' imbarcarsi in avventure fastidiose e deleterie? Tra l'altro i medici della vigilanza, spesso e volentieri sono privi di qualsiasi specializzazione in materia ed e' mortificante giustificare il proprio operato con loro.
billi
Dimenticavo: il libro che citavo ovviamente non l'ho fatto e neppure lo distribuisco io. Se la redazione mi autorizza posso indicare il link dove richiederlo.
Non penso ci siano problemi a indicare dove reperire il testo che è stato segnalato, non si tratta certo di "pubblicità occulta" .....
Devo dire, tra l'altro, che la notizia mi sembra davvero bizzarra, all'inizio credevo fosse una specie di battuta scherzosa; ma talvolta - è proprio vero - la realtà supera di gran lunga la fantasia.
billi il 10/05/2007 07:26 ha scritto:
Dimenticavo: il libro che citavo ovviamente non l'ho fatto e neppure lo distribuisco io. Se la redazione mi autorizza posso indicare il link dove richiederlo.
Sai dirmi dove posso trovare questo libro?
claretta
marc il 10/05/2007 06:29 ha scritto:
Non si faccia però di tutta l'erba un fascio...dire medico del lavoro bravo, altro specialista cattivo mi sembra molto riduttivo ...ovviamente esistono eccellenti medici del lavoro, ma anche buoni medici competente provenienti da altre specialità e che svolgono la medicina con dedizione e con esperienza ci vuole anche un po' di obiettività, grazie!
le polemiche non servono a nulla ed è meglio smetterla con lastoria della specialità cerchiamo la qualità e non vedo niente di male se qualche collega chiede aiuto anche su cose che paiono banali.
In ospedale i più giovani trovano colleghi sia del proprio reparto che di altri e si scambiano opinioni o ricevono dritte abitudini ed altro che esula dalla conoscenza di base medica o di specialità ma che sono come dire il contorno e ciò li rafforza facendoli agire nello stesso modo per qualsiasi situazione ( come far prenotare una visita, come rivedere un paziente ecc..) possono agire bene o male ma AGISCONO DI CONCERTO. Noi che nel territorio "viviamo da soli" abbiamo queste occasioni per scambiarci opinioni consuetudini ecc...
Ma continuo a pensare che è meglio andare a coltivare l'orticello(nel senso cui si riferisce Candide nell'omonimo di Voltaire, cioè in attesa di tempi migliori)con passione e qualità perchè solo così si producono effetti sulla realtà (oggi mi sento philosophe)
ramazzini1
no specialista? no problem! basta chiedere ai colleghi come si fa in ospedale. No laurea? no problem! Cosa e' il cuore? ti risponderanno ed imparerai. Scherzo ovviamente... non prendetevela troppo..
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