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Richiesta dell'ASL

Questo argomento ha avuto 9 risposte ed è stato letto 3192 volte.

sermed

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206
  • Richiesta dell'ASL
  • (11/05/2007 00:41)

Vorrei porre un quesito a chi vorrà esprimere un parere ed aprire un dibattito: nelle ultime settimane i Medici Competenti della mia ASL (** Piemonte), sono stati convocati per l’esposizione di un piano di comparto Regionale per lo studio dell’esposizione a polveri e la presenza di sovraccarico biomeccanico per gli arti superiori. Questo lavoro comporta la rivalutazione delle cartelle dei Pazienti visitati (lavoro sicuramente molto impegnativo) e l’elaborazione di tutti i dati estrapolati. Il problema è che la risposta deve essere data citando i dati delle Aziende per cui lavoriamo e che ci dovremo sostituire al controllo dell’ASL .
Per quanto concerne la “privacy”, dovremo a mio parere chiedere l’autorizzazione dell’Azienda che ci ha delegato al trattamento dei dati.
Dovremo in pratica denunciare la mancanza di eventuali valutazioni sulla movimentazione carichi od altre mancanze non di rilevanza penale, ma certamente pecuniaria, e mettere in conto il rischio di perdere la fiducia di chi ci ha assegnato un incarico. Posto che, a mio parere, non esiste un obbligo legale di eseguire tutto ciò, chi si schiera per un “obbedisco” e chi per il “no grazie”?
Capisco che in alcuni casi sarà un pungolo ad eseguire alfine quelle valutazioni che ci siamo sgolati a richiedere, ma dal pungolo alla denuncia c’è di mezzo un mare di differenza. Cari saluti a tutti e buon lavoro.

sermed

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Biella
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206
  • Re: Richiesta dell'ASL
  • (17/05/2007 16:01)

Aoh, ragazzi! Se il mio quesito, posto il 15-05-2007 alle 0,41, è stato letto ben 283 volte, come mai non c’è manco un parere? Non credo che la questione sia di secondaria importanza, dato che a tutti può capitare di trovarsi in questa situazione e che a molti è già capitato un altre ASL! (Lo so per certo). Se la domanda è fuori luogo e la risposta ovvia, (la mia ignoranza è senza dubbio possibile e di questo chiedo venia e comprensione), avrei piacere che qualcuno lo evidenziasse: vi prego!. Se i Colleghi della Parte Pubblica ritengono assurdo e pretestuoso il mio dubbio, li scongiuro di farsi vivi. Se altri Colleghi si sono trovati in queste “ambascie” facciano sapere come le hanno superate e perché. Già mi immagino le contestazioni: questi dati dovrebbero già essere in possesso di un buon Medico Competente e quindi non esiste un supplemento di lavoro; chi si è informatizzato, basta che schiacci un bottone, e via. Oppure: il Collega dello SPRESAL mi chiede collaborazione, non posso esimermi… ecc. Ma un parere sulla “privacy”? Aspetto speranzoso e ringrazio in anticipo anche chi mi riterrà uno sprovveduto. Salutoni a tutti.

billi

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  • Re: Richiesta dell'ASL
  • (17/05/2007 17:16)

La richiesta mi pare per lo meno fuori luogo e mette in serio imbarazzo il MC non esistendo un obbligo di legge. Penso sarebbe opportuno, almeno cosi' farei io, chiedere (inizialmente anche verbalmente) su quale disposione di legge dovrei fare il denunciante delle mie aziende: gia' bastano le denunce di MP a mettermi in cattiva luce con i DDL. Ed in ogni caso perche' non fanno loro i controlli (per loro si un obbligo!)?

Nonnoguido

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180
  • Re: Richiesta dell'ASL
  • (17/05/2007 20:17)

In passato ho partecipato a programmi delle ASL che miravano a focalizzare alcuni aspetti delle attività lavorative. La ASL di Guidonia, per esempio praticò per conto di un'azienda di cui ero MC particolari accertamenti ambientali e sanitari. Collaborazione reciproca e nessun problema. Altre volte mi sono invece ritrovato coinvolto in "indagini conoscitive" (all'inizio il collega medico UPG dice sempre così...) e poi mi sono ritrovato pure bastonato per inezie procedurali. Almeno dicessero che "stiamo facendo una normale attività di vigilanza"...Comunque richieste come quelle che tu mi hai detto non le ho mai ricevute e concordo che mi sembrano illegali. A mio parere puoi benissimo rifiutarti, ma parati (in ogni senso) facendo un bel discorso alle aziende di cui sei MC, per sanare eventuali manchevolezze. Questo nel caso (ma guarda un po'...) che fossero coinvolte in accertamenti proprio le aziende i cui medici non collaborino con la suddetta iniziativa.

Guido Marchionni

nofertiri9

nofertiri9
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  • Re: Richiesta dell'ASL
  • (17/05/2007 20:58)

secondo me, diciamo meglio secondo diritto, le ASL non possono chiedere elenco nominativo delle aziende con le rivalutazioni specifiche in merito agli argomenti di loro interesse, suppoongo epidemiologico.
possono però, se davvero non stanno ciurlando nel manico, chiedere in via collaborativa ai medici competenti se gentilmente forniscono un elenco numerico delle aziende seguite, dove indicare l'eventuale rilevanza statistica delle patologie di loro interesse.
Più che un fatto di privacy, secondo me stanno chiedendo la violazione del segreto professionale, perchè a mio modestissimo avviso voi MC siete legati anche al dover di non fornire a terzi, se non in virtù di qualche disposizione di un magistrato, alcuna notizia nemmeno sulle aziende. E non credo che possano pretenderlo. Prova un po' a bypassare il problema in maniera del tutto agnostica come se fosse una pubblicazione scientifica, del tipo "azienda A: n% pastologie a carico del cingolo scaolo omerale; azienda B: m%" e così via, scrivendo proprio o lettere alfabetiche, oppure (spero tu ne segua più di 21) le numeri.
Rendendo irriconoscibili le aziende, quindi niente numero tot di dipendenti, evitare la tipologia di produzione magari ci segni solo il mitico macrosettore ATECO, da cui non si evince un accidenti.
Come dire: un colpo al cerchio (rispettare i doveri di fedeltà professionale) e uno alla botte (evitare che come si paventa vengano sottoposte a controllo solo le aziende dei MC "non collaboranti")

Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.

Gennaro

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Napoli
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  • Re: Richiesta dell'ASL
  • (18/05/2007 15:57)

Salve
Secondo me bisogna capire 1. il motivo per cui gli UPG dell'ASL ti chiedono le informazioni,
2. per quale motivo non è stato informato il datore di lavoro
3. non è stato richiesto al datore di lavoro la valutazione dei rischi specifici per le polveri e il sovraccarico biomeccanico degli arti superiori.
Saluti a tutti

Gennaro Bilancio

sermed

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  • Re: Richiesta dell'ASL
  • (19/05/2007 10:01)

Grazie a tutti per aver iniziato una discussione. Per rispondere a Gennaro, vorrei precisare che i dati non sono stati richiesti a me, ma a tutti i Medici Competenti dell’ASL nel corso di una riunione appositamente organizzata. Non metto in dubbio l’utilità dei dati richiesti, né l’opportunità di raccoglierli. A monte c’è un’impennata delle patologie muscolo-scheletriche che, a mio avviso, ha cause ben definite loco-regionali, (acquisizione di convenzioni per l’ortopedia da parte di case di cura private - e con questo non voglio giudicare se gli interventi erano pochi prima o troppi adesso), con un incongruo riscontro di denunce di malattie professionali. Il mio quesito, a cui per ora vedo che tutti hanno risposto in modo univoco, è se posso e/o devo addossarmi l’onere ed il rischio di collaborare. Il rischio per la violazione del segreto professionale e la “privacy”, l’onere per il lavoro che mi vedrei imporre con una premessa: a specifica domanda di un collega “chi mi paga per questo lavoro?”, la risposta del richiedente (ovviamente a stipendio fisso,) è stata scandalizzata. Saluti.

La Redazione

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  • Re: Richiesta dell'ASL
  • (19/05/2007 10:54)

Sarebbe sbagliato considerare fuori luogo la richiesta di una ASL di partecipare ad un importante fase conoscitiva su problemi così rilevanti per la salute occupazionale. Il Medico del Lavoro Competente ha (o dovrebbe avere) un rilevante ruolo nel sistema a rete (che vede coinvolte diversi soggetti e istituzioni) volto alla valutazione dei rischi e alla prevenzione degli stessi, all'epidemiologia ecc. Magari cambiasse il modo di intendere il nostro lavoro: solo esecutori della sorveglianza sanitaria! I medici del lavoro (perlomeno questi)hanno la professionalità per svolgere un'attività di tutela della salute ocupazionale a 360°.
I problemi piuttosto sono quelli già citati da alcuni colleghi:
1) la richiesta deve essere fatta al medico del lavoro competente tramite l'Azienda, coinvolgendola pienamente (al limite utilizzando lo strumento prescrittivo o dispositivo) nella responsabilizzazione per l'attività richiesta al medico del lavoro competente;
2) la corresponsione al medico del lavoro di una giusta remunerazione per il tempo speso in questa attività.
Per questo ultimo aspetto è rilevante la modalità con la quale vengono stipuali i contratti fra i medici e le aziende. Qualcuno si sente scandalizzato se si parla di tariffari perchè ritiene che questo sia un problema di tipo "sindacale". Niente di più ottuso! La mancanza in un tariffario di voci riguardanti queste cose (la consulenza, il supporto alla valutazione del rischio ecc.) denota un ruolo del medico del lavoro competente schiacciato sulla mera sorveglia sanitaria senza alcun impegno sulle altre funzioni (previste comunque dalle norme) e così le tariffe riguardano, per es.solo il numero di visite da fare o, al massimo, il soralluogo e la riunione periodica.

La redazione di MedicoCompetente.it

ANTO1234NELLA

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  • Re: Richiesta dell'ASL
  • (19/05/2007 19:00)

Voglio intervenire sulla questione. A quanto mi risulta, la richiesta del questionario non è sta avanzata dall'ASL, ma dalla divisione ospedaliera della Medicina del Lavoro di Biella.
Quindi, l'organo di vigilanza non c'entra per nulla.
Ritengo che una divisione ospedaliera non abbia nessun potere (e, aggiungerei), nessun diritto sui Medici Competenti.
Personalmente ritengo che, se vogliono controllare il sovraccarico biomeccanico sugli arti superiori, vengano in ogni azienda (più di mille!), aprano ogni cartella (più di diecimila!), controllino quanto vi è scritto, e, se hanno dei dubbi, interroghino ognuno dei dipendenti interessati.

"...Stando sulle spalle dei giganti, ho visto più lontano..." Isaac Newton

drmax

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  • Re: Richiesta dell'ASL
  • (26/06/2007 10:54)

ANTO1234NELLA il 19/05/2007 07:00 ha scritto:
Voglio intervenire sulla questione. A quanto mi risulta, la richiesta del questionario non è sta avanzata dall'ASL, ma dalla divisione ospedaliera della Medicina del Lavoro di Biella.
Quindi, l'organo di vigilanza non c'entra per nulla.
Ritengo che una divisione ospedaliera non abbia nessun potere (e, aggiungerei), nessun diritto sui Medici Competenti.
Personalmente ritengo che, se vogliono controllare il sovraccarico biomeccanico sugli arti superiori, vengano in ogni azienda (più di mille!), aprano ogni cartella (più di diecimila!), controllino quanto vi è scritto, e, se hanno dei dubbi, interroghino ognuno dei dipendenti interessati.

Se la richiesta è della MdL di Biella, che non svolge attività di vigilanza, credo che gli obiettivi siano epidemiologici e di ricerca; credo che avrebbero dovuto contattare direttamente le aziende (i datori di lavoro) e i MC, bypassando le Aziende Sanitarie, al massimo mandando una nota per conoscenza; se poi i colleghi addetti alla vigilanza vogliono sfruttare la situazione per mettere il naso nelle aziende mi sembra assurdo, dato che è nei pieni poteri di un UPG.
Quindi, se Biella vuole qualcosa, deve farlo per conto proprio e non dietro il paravento della Azienda sanitaria locale.
Se io dovessi fare una ricerca ad esempio sull'astenopia nei VDT prenderei contatti con le aziende e i MC, non con gli UPG del SSN....

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