Cari colleghi,
non è la prima volta che mi ritrovo con questo dubbio amletico: la norma "...il MC può avvalersi di consulenze specialistiche" quando necessarie all'espressione del GDI, tali accertamenti si intendono onere del DdL.
Ma quando tali esami supplementari evidentemente svelano la natura del problema del lavoratore, ad esempio consulenza psichiatrica, personalmente ho forti remore....
Oggi sono di nuovo davanti al dubbio: lavoratore da adibire a mansione di tubista in cantiere complesso con gravi rischi per la sicurezza, affetto da psicosi maniacale in terapia con antipsicotici e quindi riflessi rallentati nonchè scatti d'ira ammessi dallo stesso. Ho necessità della consulenza psichiatrica ma non ritengo giusto che il datore di lavoro conosca tale condizione.. che ne pensate?
Anni fa mi sono trovato con un problema analogo. Per la mia esperienza posso dire che il problema sanitario del lavoratore sembrava il segreto di Pulcinella: tutti sapevano della patologia psichiatrica del dipendente...Ebbene, comunque sospendi (ovviamente)il giudizio d'idoneità scrivendo che il lavoratore deve essere sottoposto ad "ulteriori esami specialistici"(meglio se la consulenza psichiatrica sia appannaggio di un servizio CSM della ASL). Specifica, nella richiesta che tu farai allo specialista che costui oltre alla diagnosi ed alla prognosi è pregato di precisare se il lavoratore "sia pericoloso per sè e per gli altri" (ovviamente la tua richiesta sarà in busta chiusa e consegnata al lavoratore). Da'incarico al datore di lavoro di chiamarti urgentemente non appena sarà arrivato il referto specialistico. Finchè non è chiara la patologia presenta dal lavoratore il giudizio sarà sospeso e quindi sarà interesse del DDL sollecitare il dipendente a quest'espletamento (di cui formalmente il DDL non sa il contenuto). Spero di essere stato chiaro e chiedo scusa per eventuali inesattezze...
Guido Marchionni
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