Il portale del Medico del Lavoro Competente

Ricerca

Login

Informazioni

Permesso di lettura:
Tutti gli utenti
Permesso di scrittura:
Utenti registrati

Network

acetone urinario ed asfaltisti

Questo argomento ha avuto 3 risposte ed è stato letto 4695 volte.

mambo

mambo
Provenienza
Latina
Professione
Medico Competente
Messaggi
50
  • acetone urinario ed asfaltisti
  • (26/05/2007 03:31)

Acetone urinario +- in asfaltista.
Il laboratorio d'analisi lo include di routine nell'esame urine.

Il paziente non è diabetico (secondo il raccordo anamnestic)
Credo, comunque, sia legato ad un problema di base del paziente, da inviare al medico di famiglia.

Concordate con me o mi potete dare qualche dritta su come comportarmi o qualche spunto di riflessione?

saluti

nofertiri9

nofertiri9
Provenienza
Napoli
Professione
Laureato non medico
Messaggi
1256
  • Re: acetone urinario ed asfaltisti
  • (26/05/2007 09:34)

Ti rispondo da (tra l'altro) laboratorista. Non è il lab che lo prevede di routine, sono le strips che si usano per l'esame chimico delle urine che lo prevede di default. La dicitura esatta, comunque, è "corpi chetonici", solo che molti dei miei colleghi biologi associano questa espressione con il solo acetone urinario, ma questo non corrisponde ad esattezza scientifica. Non è solo l'acetone, ad avere un gruppo chetonico nella formula. I c.d. "corpi chetonici" possono certamente anche includere l'acetone, ma anche altri composti con gruppo =C=O che si originano dal metabolismo della quantità di sostanze organiche che abbiamo in corpo e che assumiamo con il cibo.
Per esperienza, ti suggerisco tra le righe che mi capita di trovare positivi ai corpi chetonici sia i soggetti in disidratazione (pendi uno che fa un lavoro pesante in ambiente caldo, e direi che l'asfaltista in questo ci ricade a pennello) sia in quelli che hanno l'italica abitudine di pasteggiare sempre e comunque con qualche bicchiere di vino. Meno, con quelli che vanno a birra. Se ti interessasse sapere com'è che posso permettermi di fare queste differenze, la spiegazione sta nel fatto che io ho un lab specializzato di tossicologia, da dove non esce un risultato se non è stato testato e verificato in tutti imodi possibili, perchè in Medicina del Lavoro non ci si può permettere (io dico...) di cacciare un dato a casaccio giusto per far ripete l'analisi, che tanto paga pantalone. E dunque, quando ci esce la presenza di corpi chetonici noi (alla faccia del fatto che nessuno mi pagherà per questo)passimo le urine in gascromatografia per verificare la preesenza effettiva di acetone o meno. Se mi potessi permettere un gas massa con lettore SIM/SIM, magari potrei anche dire in ogni occasione di che chetoni trattasi, ma purtroppo posso dare indicazioni solo su quelli di cui ho l'identificabilità in calibrazione con standard esterni.
Se mi posso pemettere di esprimere la mia opinione, anche se non sono medico, io pregherei il lavoratore di bere non meno di 1,5 litri di acqua durante il lavoro, e ripeteee le analisi di urine (giusto per scrupolo) dopo almeno una settimana di quella che io chiamo (ironicamente ma non troppo) "terapia idrica".
:D

Nofer
--------------------------------------------------------------------
Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.

mambo

mambo
Provenienza
Latina
Professione
Medico Competente
Messaggi
50
  • Re: acetone urinario ed asfaltisti
  • (27/05/2007 19:43)

Ti ringrazio moltissimo delle tue delucidazioni e dei tuoi consigli.

dellarossa

Nessun avatar per questo utente
Provenienza
Udine
Professione
Medico del Lavoro
Messaggi
92
  • Re: acetone urinario ed asfaltisti
  • (01/06/2007 08:58)

I corpi chetonici, come giustamente sottolinea Nofer, si formano quando l'organismo utilizza acidi grassi e non glucosio. Ciò si verifica in tutte quelle situazioni metaboliche dove non ci sia substrato glucidico (il digiuno), oppure questo non sia metabolizzabile come nel diabete. Vi sono però delle condizioni in cui il "clima metabolico" è particolare. Per es. nelle condizioni in cui, dopo un pasto glucidico, la risposta insulinica sia particolarmente vivace e induca una " ipoglicemia realtiva" (è un meccanismo frequente nella progressione verso l'obesità). Un'altra condizione, già citata da Nofer, è il consumo, in genere abbondante, di bevande alcooliche, con un meccanismo abbastanza simile. Il problema, se è tale, non credo abbia a che vedere con la mansione. Saluti.

MedicoCompetente.it - Copyright 2001-2024 Tutti i diritti riservati - Partita IVA IT01138680507

Privacy | Contatti