Un dipendente di una pasticceria si rifiuta di eseguire visita medica, inoltre non rispetta il divieto di fumare nel laboratorio. Questi possono essere dei motivi validi per il licenziamento?
I dipendenti non sono considerati soggetti "passivi" per quanto riguarda l'applicazione delle norme sull'igiene e la sicurezza negli ambienti di lavoro, pertanto si possono applicare le sanzioni previste per di lavoratori che non rispettano la normativa vigente
Sergioc
medico autorizzato
Medico Autorizzato
vedi art 93 comma 1 della 626/94: il lavoratore è punito con ammenda da lire 400000 a 1200000 per la violazione dell'art. 5 comma 2.
Nel caso specifico il lavoratore contravviene alle disposizioni previste dalle lettere a,g,h del comma 2 dell'articolo 5 del Decreto citato.
cordialità.
ma per quale rischio lo dovresti visitare?
A mio avviso, se sussistono motivi per la sorveglianza sanitaria, il lavoratore privo di idoneità non può essere ammesso sul posto di lavoro. Per il divieto di fumare, basta applicare le sanzioni pecuniarie: penso che dopo due o tre multe si farà furbo...
Cordialità
sermed il 07/06/2007 10:21 ha scritto:
A mio avviso, se sussistono motivi per la sorveglianza sanitaria, il lavoratore privo di idoneità non può essere ammesso sul posto di lavoro. Per il divieto di fumare, basta applicare le sanzioni pecuniarie: penso che dopo due o tre multe si farà furbo...
Cordialità
Concordo pienamente!!! Se un lavoratore rifiuta la sorveglianza sanitaria (se obbligatoria), essendo privo di idoneità, non può, per il suo rifiuto, svolgere il lavoro per il quale è stato assunto. Equivale quindi al rifiuto di lavorare, quindi licenziamento per giusta causa! Ma in questa Italia è possibile licenziare per questi motivi?? Sicuramente i vari CGLCISLUIL farebbero un casino indescrivibile!!
Cordialmente. Gab
"Studia prima la scienza, e poi seguita la pratica, nata da essa scienza. Quelli che s'innamoran di pratica senza scienza son come 'l nocchier ch'entra in navilio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada"
LEONARDO DA VINCI
Gabriele Campurra il 08/06/2007 05:53 ha scritto:
Concordo pienamente!!! Se un lavoratore rifiuta la sorveglianza sanitaria (se obbligatoria), essendo privo di idoneità, non può, per il suo rifiuto, svolgere il lavoro per il quale è stato assunto. Equivale quindi al rifiuto di lavorare, quindi licenziamento per giusta causa! Ma in questa Italia è possibile licenziare per questi motivi?? Sicuramente i vari CGLCISLUIL farebbero un casino indescrivibile!!
Cordialmente. Gab
Per Epifani, mi scusi: mi è scappata la I tra la G e la L!
"Studia prima la scienza, e poi seguita la pratica, nata da essa scienza. Quelli che s'innamoran di pratica senza scienza son come 'l nocchier ch'entra in navilio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada"
LEONARDO DA VINCI
a mio avviso, si stanno confondendo i livelli di responsabilità: al Medico Competente spetta valutare l'idoneità del lavoratore ad una mansione specifica; l'ovvio presupposto è che detta mansione comporti l'esposizione a fattori di rischio normati, il che rende obbligatoria la sorveglianza sanitaria e cioè l'emissione del giudizio di idoneità (ed il non emetterlo configura illecito per il Medico Competente incaricato di detta sorveglianza). Ergo, se un lavoratore si rifiuta di sottoporsi a visita di sorveglianza sanitaria (sorveglianza che, ripeto, si sia configurata come obbligatoria sia per il medico che per il lavoratore)non per questo il medico è assolto dall'obbligo di emettere il giudizio di idoneità! In questi casi, io emetto il seguente giudizio di idoneità : "Sig. XY :Non Classificabile per non essersi presentato a visita medica, ancorchè regolarmente convocato, e/o non aver eseguito gli accertamenti prescritti a corredo della visita di sorveglianza. Declino ogni responsabilità in ordine al giudizio sulla Sua idoneità alle mansioni specifiche ed invito i Responsabili sovraordinati che leggono per conoscenza a prendere tutti i provvedimenti del caso, ivi incluso l'allontanamento dai rischi occupazionali e la comminazione delle sanzioni previste".
Voglio aggiungere che, quando emetto questo giudizio, penso di aver fallito come medico del lavoro: non ho fatto sufficiente informazione e formazione, non ho stabilito un sufficiente rapporto con il lavoratore....e chi più ne ha, più ne metta........insomma, non lo so se il lavoratore verrà licenziato, o murato in un pilastro e buttato a mare o nessuno lo punirà per la sua audacia.....in ogni caso, almeno per me, non sono i sindacati a insorgere, ma la mia coscienza.
protomedico il 08/06/2007 11:08 ha scritto:
a mio avviso, si stanno confondendo i livelli di responsabilità: al Medico Competente spetta valutare l'idoneità del lavoratore ad una mansione specifica; l'ovvio presupposto è che detta mansione comporti l'esposizione a fattori di rischio normati, il che rende obbligatoria la sorveglianza sanitaria e cioè l'emissione del giudizio di idoneità (ed il non emetterlo configura illecito per il Medico Competente incaricato di detta sorveglianza). Ergo, se un lavoratore si rifiuta di sottoporsi a visita di sorveglianza sanitaria (sorveglianza che, ripeto, si sia configurata come obbligatoria sia per il medico che per il lavoratore)non per questo il medico è assolto dall'obbligo di emettere il giudizio di idoneità! In questi casi, io emetto il seguente giudizio di idoneità : "Sig. XY :Non Classificabile per non essersi presentato a visita medica, ancorchè regolarmente convocato, e/o non aver eseguito gli accertamenti prescritti a corredo della visita di sorveglianza. Declino ogni responsabilità in ordine al giudizio sulla Sua idoneità alle mansioni specifiche ed invito i Responsabili sovraordinati che leggono per conoscenza a prendere tutti i provvedimenti del caso, ivi incluso l'allontanamento dai rischi occupazionali e la comminazione delle sanzioni previste".
Voglio aggiungere che, quando emetto questo giudizio, penso di aver fallito come medico del lavoro: non ho fatto sufficiente informazione e formazione, non ho stabilito un sufficiente rapporto con il lavoratore....e chi più ne ha, più ne metta........insomma, non lo so se il lavoratore verrà licenziato, o murato in un pilastro e buttato a mare o nessuno lo punirà per la sua audacia.....in ogni caso, almeno per me, non sono i sindacati a insorgere, ma la mia coscienza.
Molto bella la tua risposta e condivisibile al 100%. Ma c'è un ma: se non riesci a raggiungerlo nemmeno per una visita, come puoi ragionevolmente addossarti la responsabilità di una mancata sensibilizzazione e formazione?. Buon lavoro
perchè questa è un pò la questione dell'uovo e della gallina.....o, se si vuole, la questione morale del Medico del Lavoro: chi viene prima, la informazione - prevenzione o il visitificio (con un pizzico di paraculismo...sai mai, le sanzioniu penali!!!)?.....o forse mi sono fatta prendere la mano e parlo e mi muovo come il vecchio Tyrannosaurus rex nella nuova cristalleria del Medico Competente.....
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