mi sto occupando della sorveglianza sanitaria di un forno industriale. tra i fornai c'è un minore, a cui ho dato l'idoneità alla mansione di fornaio.
Quasi tutti i fornai lavorano di notte. Ho fatto presente al datore di lavoro, al lavoratore e al genitore che i minori, ai sensi della 977/67, non devono essere adibiti a lavori notturni e che per questo motivo il ragazzo doveva svolgere la sua attività durante i turni diurni.
Secodno voi devo comunicarglielo per iscritto (a volte bisogna pensare anche a tutelarsi)? io credo che sia compito del datore di lavoro rispettare le normative vigenti in merito a questo aspetto, perciò credo che il mio compito, dopo averlo fatto presente e ribadito a tutte le figure interessate, sia concluso. Concordate?
Ovviamente i minori non possono (e non devono) lavorare di notte...la domanda della collega è però a mio giudizio viziata da un fraintendimento iniziale, e mi spiego: prima di ogni visita preventiva di un minore la normativa prevede sia fatta un vdr SPECIFICA per quella mansione che il ragazzo andrà a fare.
Ora, in questa vdr NON potrà essere citato il lavoro notturno, (cosiccome tutte le altre lavorazioni vietate ai sensi della normativa) ragion per cui il MLC NON dovrà visitare il ragazzo per questo specifico rischio.
La mia risposta: il rischio per cui il minore andava visitato è: esposizione polveri di farina (vedi altri post del forum), microclima e posture incongrue.
Il mio consiglio: completare l'idoneità al lavoro di fornaio con la dizione "per le lavorazioni consentite dalla normativa sulla tutela dei minori" o più semplicemente "idoneo alla mansione di fornaio diurno".
Non penso si possa dichiarare un ragazzo non idoneo al lavoro notturno semplicemente perchè, a prescindere dai risultati della visita, in questo caso il lavoro notturno è vietato dalla legge.
E' un po' la questione della tutela della donna in gravidanza:la donna non diventa NON idonea in quanto gravida, ma semplicemete perchè la legge VIETA determinate lavorazioni.
E non è una differenza da poco.
cordialità.
PS: solo un'ultima cosa per ricordare alla collega che, vivaddio, dal settembre pv non sarà più possibile adibire al lavoro i minori di anni 16 che non abbiano fatto almeno 2 anni di scuola superiore.
ramazzini1
e poi ricordagli che da alcuni anni la 977 e' stata sostituita da altre normative..
ramazzini1 il 11/06/2007 10:35 ha scritto:
e poi ricordagli che da alcuni anni la 977 e' stata sostituita da altre normative..
mi pare... modificata ed integrata, non abrogata.
maxmd il 11/06/2007 10:20 ha scritto:
Ovviamente i minori non possono (e non devono) lavorare di notte...la domanda della collega è però a mio giudizio viziata da un fraintendimento iniziale, e mi spiego: prima di ogni visita preventiva di un minore la normativa prevede sia fatta un vdr SPECIFICA per quella mansione che il ragazzo andrà a fare.
Ora, in questa vdr NON potrà essere citato il lavoro notturno, (cosiccome tutte le altre lavorazioni vietate ai sensi della normativa) ragion per cui il MLC NON dovrà visitare il ragazzo per questo specifico rischio.
La mia risposta: il rischio per cui il minore andava visitato è: esposizione polveri di farina (vedi altri post del forum), microclima e posture incongrue.
Il mio consiglio: completare l'idoneità al lavoro di fornaio con la dizione "per le lavorazioni consentite dalla normativa sulla tutela dei minori" o più semplicemente "idoneo alla mansione di fornaio diurno".
Non penso si possa dichiarare un ragazzo non idoneo al lavoro notturno semplicemente perchè, a prescindere dai risultati della visita, in questo caso il lavoro notturno è vietato dalla legge.
E' un po' la questione della tutela della donna in gravidanza:la donna non diventa NON idonea in quanto gravida, ma semplicemete perchè la legge VIETA determinate lavorazioni.
E non è una differenza da poco.
cordialità.
PS: solo un'ultima cosa per ricordare alla collega che, vivaddio, dal settembre pv non sarà più possibile adibire al lavoro i minori di anni 16 che non abbiano fatto almeno 2 anni di scuola superiore.
Molte grazie per il consiglio.
il dubbio che vorrei porre è invece relativo al fatto che le farine sono in grado di provocare fenomeni di sensibilizzazione mediante inalazione.
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