"Occorre intensificare gli sforzi per ricreare le condizioni per una larga condivisione di alcuni obbiettivi unificanti fra tutti i colleghi che hanno a cuore le sorti della medicina del lavoro. Non è più tempo che i medici del lavoro dei servizi pubblici di prevenzione, degli enti, i medici del lavoro competenti, gli universitari si dividano per questioni professionali o peggio di potere. Alcuni obbiettivi devono trovare anche l'unità interdisciplinare degli operatori della prevenzione unificando gli sforzi per mantenere viva e rafforzare la struttura dei servizi di prevenzione delle ASL e vanificare i tentativi di indebolire il sistema sanzionatorio.
Come sito cercheremo di mantenere alta l'attenzione su questi aspetti e, a tal fine, siamo disponibili ad accogliere tutti i contributi che proverranno da tutti i fronti.
Dr Alfonso Cristaudo"
Queste parole scritte dal collega mi fanno sorgere immediatamente un'obiezione.
Le divisioni che sono sorte nel nostro mondo, giustamente come dice il Collega per sete di potere, sono certamente da attribuire a pochi "eletti" che detengono gli incarichi professionali più importanti e soprattutto remunerativi. Quindi vista l'esiguità del numero non credo sia giusto fare di tutta un'erba un fascio.
Basterebbe che si impedisse a costoro di essere MC per un numero di lavoratori tale che neanche lavorando 48 ore al giorno riuscirebbero a visitarli tutti, e ci sarebbe più lavoro per tutti, maggior tutela dei lavoratori e più coesione tra colleghi.
E' difficile auspicare maggiore solidarietà fra colleghi o peggio richiamare all'unione tutti coloro "che hanno a cuore le sorti della medicina del lavoro", quando c'è chi si arricchisce con contratti d'oro e chi sgobba invece in giro per l'Italia per arrivare a fine mese!
Dunque, se veramente si hanno a cuore le sorti della medicina del lavoro, iniziamo proteggendola da chi è nominato MC pur essendo igienista o peggio ancora da chi insegna, o cerca di farlo, la nostra disciplina pur essendo un laureato in Chimica. Questi sono i mali, non le giuste richieste di chi si vede sempre e comunque sopravanzato da questi "furbetti" della medicina!
uhé, Medici Competenti, dove siete? .....a prescindere dalla vostra specializzazione, ma forti della vostra "competenza", fate un passo avanti!.....si, voi che conoscete la differenza che corre tra il fare medicina predittiva e il fare la vera medicina preventiva e vi sforzate di praticarla ogni giorno con umiltà, coraggio, dedizione e umanità!....voi che ancora amate questo lavoraccio e non sentite il bisogno insopprimibile di essere beatamente ignoranti, ferocemente arroganti, maleducati, saccenti e incazzati.......voi che sapete di non avere in tasca la ricetta pronta per ogni problema, voi che ancora vi interrogate.... per favore, rispondete, rispondete all'appello di Cristaudo....e fatemi ancora sognare....(aihmé, come D'Alema?)
...vogliamo tornare alle polemiche di qualche tempo fa che hanno fatto bollare alcuni di noi come bolscevichi???
caro luke,e sai che sono d'accordo con te, il problema non è solo del chimico che insegna la medicina del lavoro, ma anche del medico del lavoro che lo fa andare in cattedra...e da come leggo mi pare che entrambi abbiamo esperienze in merito...
...è anche del cattedratico che fa le visite allo stesso prezzo di una colf...oddio, le visite non le fa proprio lui, ma nell'italia dei furbetti va bene lostesso...
...è anche del medico competente ignorante che continua a non fare i sopralluoghi, a non fare le denuncie di MP e poi quando il buon Cannas va in azienda il datore di lavoro esce con la frase "eh, ma l'altro medico questo non me l'aveva mai detto..."
...è anche di un governo che in piena emergenza morti sul lavoro continua a non fare niente, a parte un'intervista ogni tanto...
...è anche (ma lo dico a bassa voce sennò succede come l'altra volta..) delle nostre Associazioni che non riescono/vogliono ad avere la visibilità e quindi la forza necessaria???
...è amche la mia, caro luke, e forse anche la tua, che continuiamo a credere in una disciplina che ci piace e a lavorare per fare quella prevenzione che, purtroppo, non solo non interessa nessuno, ma che dopo un po' è come il pesce...puzza...
chiedo scusa per lo sfogo
...cordialità (e un po' di indignazione...)
maxmd il 18/06/2007 06:58 ha scritto:
...vogliamo tornare alle polemiche di qualche tempo fa che hanno fatto bollare alcuni di noi come bolscevichi???
caro luke,e sai che sono d'accordo con te, il problema non è solo del chimico che insegna la medicina del lavoro, ma anche del medico del lavoro che lo fa andare in cattedra...e da come leggo mi pare che entrambi abbiamo esperienze in merito...
...è anche del cattedratico che fa le visite allo stesso prezzo di una colf...oddio, le visite non le fa proprio lui, ma nell'italia dei
furbetti va bene lostesso...
...è anche del medico competente ignorante che continua a non fare i sopralluoghi, a non fare le denuncie di MP e poi quando il buon Cannas va in azienda il datore di lavoro esce con la frase "eh, ma l'altro medico questo non me l'aveva mai detto..."
...è anche di un governo che in piena emergenza morti sul lavoro continua a non fare niente, a parte un'intervista ogni tanto...
...è anche (ma lo dico a bassa voce sennò succede come l'altra volta..) delle nostre Associazioni che non riescono/vogliono ad avere la visibilità e quindi la forza necessaria???
...è amche la mia, caro luke, e forse anche la tua, che continuiamo a credere in una disciplina che ci piace e a lavorare per fare quella prevenzione che, purtroppo, non solo non interessa nessuno, ma che dopo un po' è come il pesce...puzza...
chiedo scusa per lo sfogo
...cordialità (e un po' di indignazione...)
Beh tu hai ragione però vorrei che almeno questi Signori avessero almeno il buon gusto del silenzio, e invece vedo che ogni tanto rialzano la testa e pontificano sui massimi sistemi quando l'unica cosa che sanno fare è l'applicazione di tariffe vergogna che tagliano le gambe soltanto a chi fa le visite in prima persona.
O TEMPORA O MORES!
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