in un'azienda di cui sono il medico competente mi sono stati segnalati diversi dipendenti per le numerose assenze e il datore di lavoro vuole richiedere la visita collegiale ma prima vuole che io li convochi a visita.Fermo restando che ciò non è possibile perchè non c'è scadenza di periodicità e perchè i lavoratori non ne hanno fatto richiesta posso convocarli almeno per valutare se esistono patologie riguardanti il lavoro? e poi la richiesta di visita collegiale va fatta solo dal datore di lavoro o necessita anche della mia firma? grazie
monica il 01/07/2007 11:54 ha scritto:
in un'azienda di cui sono il medico competente mi sono stati segnalati diversi dipendenti per le numerose assenze e il datore di lavoro vuole richiedere la visita collegiale ma prima vuole che io li convochi a visita.Fermo restando che ciò non è possibile perchè non c'è scadenza di periodicità e perchè i lavoratori non ne hanno fatto richiesta posso convocarli almeno per valutare se esistono patologie riguardanti il lavoro? e poi la richiesta di visita collegiale va fatta solo dal datore di lavoro o necessita anche della mia firma? grazie
Il D. Lgs. 626/94 all'Art. 17, comma 1, l. i, recita: “il medico competente, fatti salvi i controlli sanitari di cui alla lettera b), effettua le visite mediche richieste dal lavoratore qualora tale richiesta sia correlata ai rischi professionali”.
Quindi una visita medica "straordinaria" può essere richiesta dal lavoratore solo a determinate condizioni e cioè che ci siano delle ripercussioni sulla salute determinate dai rischi nell'ambiente di lavoro.
Però, sempre nello stesso decreto, all'Art. 4, comma 5, l. c (Obblighi del datore di lavoro, del dirigente e del preposto) si legge che il datore di lavoro: “nell'affidare i compiti ai lavoratori tiene conto delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e alla sicurezza”.
In base a questo, secondo me, il datore di lavoro potrebbe richiedere una visita “straordinaria” per i propri dipendenti per valutare se quella determinata mansione, in virtù di quelle assenze per patologia, possa non essere più adeguata per quel lavoratore.
Qualche volta capita che, in occasione della visita medica periodica, chiedendo ai lavoratori di eventuali malattie nel periodo intercorso dall'ultima visita ci riferiscano che si sono assentati per malattia. Ora nella totalità (o quasi) dei casi si tratta di patologie sicuramente non interferenti con la mansione assegnata, ma, talvolta, potrebbe accadere che l'idoneità possa essere condizionata da quella specifica malattia contratta dal lavoratore.
E' chiaro che, in tutte le altre circostanze e cioè in presenza di patologie lievi o di “stagione”, non possiamo e non dobbiamo assolutamente diventare i “medici fiscali” del datore di lavoro.
Per quanto mi riguarda, nella relazione sanitaria che consegno al datore di lavoro con la sintesi della sorveglianza sanitaria effettuata, chiedo che mi siano comunicati anche eventuali lunghi periodi di assenza dal lavoro da parte dei lavoratori per malattia o infortuni sul lavoro. Potrebbero, in realtà, essere presenti, in alcuni casi, dei postumi tali da controindicare del tutto lo svolgimento di una determinata mansione o almeno in parte.
Per quanto riguarda poi la “visita collegiale” può essere richiesta dal datore di lavoro, senza l'avallo del medico competente che non ha alcuna voce in capitolo in questo caso, per situazioni che non riguardano il campo della medicina del lavoro in senso stretto (D. Lgs. 626/94, etc.), altrimenti si ricade nell'ambito della sorveglianza sanitaria dove l'unico sanitario che può prendere delle decisioni riguardo l'idoneità è il medico competente.
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