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consiglio su sindrome maniaco depressiva in bracciante agricolo

Questo argomento ha avuto 9 risposte ed è stato letto 3517 volte.

mambo

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  • consiglio su sindrome maniaco depressiva in bracciante agricolo
  • (29/07/2007 09:44)

Uomo di circa 50 anni che riferisce di essere affetto da sindrome maniaco depressiva in trattamento da circa 10 anni con litio con mansione di FLORICOLTORE (nelle sue attività movimenta mezzi meccanici: trattore, muletti, ecc).
Il caso mi era stato "segnalato" dalle impiegate amministrative.
La documentazione del medico competente precedente riportava tale patologia nell'anamnesi. Il medico competente precedente aveva formulato un giudizio di idoneità con limitazione all'uso di mezzi meccanici e attrezzature taglienti.
Il lavoratore Riferisce due episodi importanti nella sua storia clinica, il primo in occasione della separazione con la moglie. Ultimo episodio nel 2002.
Assume regolarmente terapia con litio.
Il lavoratore mi conferma la diagnosi. Riferisce di assumere la terpaia regolarmente e l'ulitmo controllo specialistico risale a quattro, cinque anni fa. Nella visita appariva molto evasivo e poco incline ad approfondire l'argomento.
Non ho documentazione sanitaria specifica da visionare.
Dalla visita, come credo sia abbastanza normale di fronte ad una patologia psichica, non è emerso nulla di particolare.
Qualcuno può darmi un suggerimento sul comportamento da tenere?

Quadrini

Quadrini
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  • Re: consiglio su sindrome maniaco depressiva in bracciante agricolo
  • (30/07/2007 10:32)

Di fronte a simili patologie, credo che il medico competente abbia il dovere di contattare telefoncamente lo specialista che ha in cura il lavoratore e chiedere in forma scritta di relazionare il M.C. circa lo stato di salute del suo paziente e di esprimere le sue considerazioni circa l'opportunità o meno che il lavoratore svolga la mansione a cui è adibito.
La mia esperienza mi porta ad affermare che tale procedura è non solo sia corretta ma è ben considerata dai vari specialisti da me consultati per la stesura dei vari giudizi di idoneità.
In caso contrario si rende necessario una visita specialistica ad hoc per non incorrere in formulazioni di giudizi di idoneità" di comodo " o "azzardate" o peggio "pericolosa".

mambo

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  • Re: consiglio su sindrome maniaco depressiva in bracciante agricolo
  • (01/08/2007 08:04)

Sono d'accordo con te. Infatti al momento della visita ho chiesto la valutazione specialistica dello stato attuale della patologia.
Sono passati due mesi ed il lavoratore nonostante i solleciti non l'ha ancora eseguita. E' difficile parlare con queste persone che sono sempre inclini a nascondere la patologia e fare finta di nulla.

Intanto cosa mi consigli di fare? Ho parlato anche con il datore di lavoro chiedendo aiuto nel sollecitare questa persona.
Io avevo pensato di tamponare la cosa in questo modo: esprimo un giudizio di idoneità restrittivo (riportando le limitazioni del precedente collega) ed annoto sul giudizio che esso sarà riformulato non appena il lavoratore porterà la documentazione dello specialista.
Ovviamente quando andrò a consegnare le cartelle sanitarie solleciterò nuovamente il signore.
Non posso parlare direttamente con lo specialista perchè non è più seguito da nessuno da qualche anno.
Pensi che abbia senso questa strada?

Un altro problema: la valutazione dei rischi attualissima riporta che la sua mansione è floricoltore perciò in teoria non dovrebbe usare mezzi meccanici, però il lavoratore mi ha detto che li utilizza regolarmente. In questa situazione come mi comporto?

Grazie dei preziosi consigli.

Quadrini

Quadrini
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  • Re: consiglio su sindrome maniaco depressiva in bracciante agricolo
  • (01/08/2007 08:19)

In caso di rifiuto o ritardo a sottoporsi ad accertamenti specialistici, da parte del lavoratore,personalmente formulo un giudizio di non idoneità temporanea in attesa di quanto richiesto dal M.C. Il lavoratore deve essere informato di persona sul giudizio di non idoneità temporanea e delle conseguenze che ne può ricavare il datore di lavoro: lo stesso deve essere a conoscenza del fatto che in azienda opera un lavoratore per cui non è stato formulato un giudiio di idoneità alla mansione.
Casi del genere capitavano spesso anche a me; tuttavia da quando opero in questo modo e soprattutto facendo presente al lavoratore che il compito principale del M.C è quello di non peggiorare lo stato di salute attuale e di ricercare una mansione compatibile con il suo stato patologico, casi simili sono notevolmente diminuiti.
Ciao.

lombait

lombait
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  • Re: consiglio su sindrome maniaco depressiva in bracciante agricolo
  • (07/08/2007 10:31)

Non sono del tutto d'accordo con Quadrini. Il mio consiglio in casi simili è quello di formulare un giudizio di idoneità con le opportune limitazioni, ma preferirei evitare un giudizio di non idoneità temporanea visto anche che, nel caso in questione la mansione specifica, così come descritta sulla VdR non prevederebbe situazioni a rischio.

maalox

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  • Re: consiglio su sindrome maniaco depressiva in bracciante agricolo
  • (07/08/2007 11:43)

se questo soggetto assume regolarmente una terapia, sarà per forza seguito da qualche collega che per lo meno gli prescrive i farmaci .... fosse anche "solo" il medico curante non potrebbe essere sufficiente contattarlo per conoscere almeno la situazione attuale e ragionare quindi sul da farsi?

Quadrini

Quadrini
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  • Re: consiglio su sindrome maniaco depressiva in bracciante agricolo
  • (09/08/2007 18:58)

lombait il 07/08/2007 10:31 ha scritto:
Non sono del tutto d'accordo con Quadrini. Il mio consiglio in casi simili è quello di formulare un giudizio di idoneità con le opportune limitazioni, ma preferirei evitare un giudizio di non idoneità temporanea visto anche che, nel caso in questione la mansione specifica, così come descritta sulla VdR non prevederebbe situazioni a rischio.

Quadrini

Quadrini
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  • Re: consiglio su sindrome maniaco depressiva in bracciante agricolo
  • (09/08/2007 19:07)

Come si può formulare un giudizio di idoneità con limitazione, come affermato dal collega,se i DVR non contiene rischi per la mansione? Che tipo di limitazioni posso formulare per una patologia depressiva-maniacale se non conosco l'evoluzione clinica e se il quadro è sotto controllo da una efficace terapia?
Il problema vero è la difficoltà di avere, attraverso il colloqiuio col lavoratore, un quadro chiaro del suo stato di salute che solo il suo medico curante ( di base o specialista) può fornire: la formulazione di una non idoneità temporanea, tutela il M.C e d il datore di lavoro e obbliga il lavoratore ad attivarsi in tempi ristretti per fornire quanto richiesto dal M.C.

mambo

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  • Re: consiglio su sindrome maniaco depressiva in bracciante agricolo
  • (24/09/2007 16:21)

buongiorno colleghi torno alla carica dopo le vacanze estive!
Prima delle vacanze ho formulato al lavoratore un giudizio di idoneità restrittivo (mantenendo quello del precedente medico competente, cioè idoneità con limitazione alle attività che comportano l'uso di attrezzature meccaniche e/o mezzi taglienti) specificando che sarebbe stato eventualmente riformulato non appena il lavoratore presentasse la doc richiesta.
Ebbene finalmente il lavoratore ha presentato un certificato del CSM del medico che lo aveva in cura in passato. Tale certificato riporta che il sig. è affetto da sindrome affettiva bipolare in tratt con modulatori dell'umore, attualmente in completo compenso.
Ho contattato la psichiatra che mi ha confermato ciò, spiegandomi che il paziente è in compenso completo da circa dieci anni, che i periodi di depressione profonda erano insorti in passato in assenza di terpaia, che attualmente il paziente non era più in cura presso il servizio, in quanto stabilizzatosi e senza ormai necessità di essere seguito.
Cosa ne pensate?
Io penso che potrei dare un giudizio di idoneità alla mansione, eliminando la prescrizione sopra riportata.
Oppure avevo pensato che potrebbe essere utile una idoneità con la prescrizione di sottoporsi periodicamente ad una visita di controllo (annuale?) presso il CSM. in questo, modo per quanto possibile, il lav è incitato a non abbandonare le cure, anche se si tratta solo di monitoraggio.
Che ne pensate?
Grazie in anticipo dei vostri consigli!

maxmd

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  • Re: consiglio su sindrome maniaco depressiva in bracciante agricolo
  • (24/09/2007 18:13)

ciao collega, complimenti per le vacanze estive...sono durate fino all'autunno, a quanto pare...(è chiaramente tutta invidia)
io direi ok per idoneità piena, l'unica accortezza eventualmente è di ravvicinare la periodicità.
Non sono invece concettualmente d'accordo ad una prescrizione per l'effettuazione di una visita specialistica, al massimo io lo metterei come consiglio e, magari, nel corso della visita ne ribadirei a voce l'importanza.
cordialità

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