billi
Non so se vi e' mai capitato, ma non se ne e' mai parlato nel forum. Adesso chiedo consiglio agli esperienti colleghi MdL per una problematica rara ma antipatica: come ci si comporta in presenza di gravi incompatibilita' personali con un lavoratore? In altre parole sussistono ottimi rapporti con l'azienda e con gli altri lavoratori: uno ha invece deciso che il medico del lavoro (penso abbia problemi psichici anche se ufficialmente non risultano e comunque odia tutti i medici: ha cambiato decine di medici di famiglia e qualcuno e' stato aggredito verbalmente ed anche fisicamente) e' il suo nemico numero uno. Non vorrei interrompere per colpa di un simile soggetto i rapporti con l'azienda ( tra l'altro il titolare mi diceva che in assenza di comportamenti particolari non puo' prendere alcun provvedimento) ma e' anche impensabile che possa avere rapporti diretti col tipo, ne va della mia incolumita' personale: come ci si comporta in questo caso? Sono in grave difficolta' decisionale. Grazie anticipato per i consigli.
Guglielmo
Non descrivi in che cosa si traduce questo atteggiamento: rifiuta di presentarsi alle visite? Ti offende verbalmente o in qualche altro modo?Perchè se le sue azioni ti impediscono di svolgere correttamente i tuoi compiti di MC e, quindi esprimere il giudizio di idoneità, dovresti comunicarlo per iscritto al DdL,che dovrà regolarsi di conseguenza.
Certo se, come par di capire, alla base c'è un disturbo psichico la soluzione è molto difficile, come sempre in queste patologie..
Facci sapere
"Tutto ciò che è necessario per il trionfo del male è che gli uomini buoni non facciano niente"
Edmund Burke (1729-97)
billi
E' stato querelato per minacce e ingiurie.
in generale penso che il datore di lavoro dovrebbe ritenere un comportamento "particolare" quello di minacciare ed ingiuriare il medico competente, e prendere dei provvedimenti ....
Se il lavoratore rifiuta di sottoporsi a visita, potresti comunicare per iscritto al ddl questo suo rifiuto e l'impossibilità quindi di esprimere in giudizio di idoneità.In assenza di idoneità o il ddl sposta il lavoratore a mansioni non a rischio oppure può anche arrivare al suo licenziamento. Comunica qs tua impossibilità anche alla AUSL che potrà prendere provvedimenti
Se come sospetti alla base c'è un disturbo psichiatrico, potresti anche proporre al ddl di richiedere un' accertamento ai sensi dell'art. 5 L. 300
Certo che il lavoro del medico competente è davvero incredibile, non ci si annoia mai perchè ne capitano davvero di "tutti i colori" e si incontrano i personaggi più diversi e bizzarri.
Il caso segnalato è particolarmente delicato (e imbarazzante), anche se nella attività quotidiana è qualcosa che può capitare. Naturalmente non è possibile ignorare l'obbligo della sorveglianza sanitaria prevista dalla normativa, sia da parte del medico competente che da parte dello stesso lavoratore. Probabilmente si potrebbe ovviare - è solo un suggerimento che avanzo, quasi sotto voce - cercando di visitare il dipendente in presenza di terzi (cioè di un altro collega medico, o di un infermiere), così come si fa in casi delicati, sia pure di altra natura. Ricorrere a forme coercitive, quali visite esterne ai sensi dell'art. 5 della legge 300 o, addirittura, spostare il lavoratore ad altra mansione dopo averlo ritenuto non idoneo (come indicato dal collega Ariale) lo lascerei solo come "ultima ratio".
billi
Non credo che il mio sia l’unico caso di MdL che e’ entrato in rotta di collisione con qualche lavoratore, anche perche’ sappiamo bene che le nostre decisioni, quando prese con criterio e trasparenza, non sempre risultano gradite al lavoratore ( sia che venga dichiarato idoneo quando non vuole esserlo, sia al contrario quando viene dichiarato NON IDONEO e rischia di non lavorare). Probabilmente nel caso che ho esposto il problema e’ lievitato in maniera abnorme poiche’ determinato da un soggetto con pochi e zoppicanti elementi neuronali, ma in ogni caso anche se fastidiosi e poco frequenti (fortunatamente) bisogna avere la serenita’ ed il coraggio di trovare tra noi le soluzioni per problemi che le leggi NON PREVEDONO. Ringrazio ovviamente i cari colleghi che hanno voluto dedicare un po del loro tempo per suggerire, con difficolta’ e’ ovvio, delle soluzioni, immedesimandosi in una situazione cui nessuno puo’ sfuggire: resta l’amaro in bocca per il numero impressionante di gente che accede al forum ed al sito (oltre quattrocentocinquanta in atto solo le letture di questo mex) a fronte dell’esiguo numero di frequentatori che forniscono il loro illuminato contributo alla discussione. Il sito rappresenta per molti solo una fonte da cui carpire informazioni, notizie e documenti. Ma questa e’ Internet, si dice: un po’ come lo Spam e' l'indice del successo della posta elettronica ( e la sta uccidendo!)
Torniamo dunque al problema.
La mia domanda non era effettivamente posta molto chiaramente e si potrebbe cosi’ tradurre: se per qualsiasi motivo un MdL incaricato non puo’ rispettare le periodicita’ previste ( es: causa temporanea malattia) puo’ essere sostituito da un altro? O ci vuole la nomina del DdL? Ovvero si potrebbe chiedere ai Medici dello Spresal, motivando la richiesta, di visitare il lavoratore? Certo e’ una situazione strana, ma proprio perche’ e’ strana non trovo soluzioni adeguate. Fermo restando che apprezzo i suggerimenti di farsi assistere da terze persone o far ricorso alle visite collegiali ex art.5 Legge 300.
Buon lavoro.
billi il 05/09/2007 03:12 ha scritto:
Non credo che il mio sia l’unico caso di MdL che e’ entrato in rotta di collisione con qualche lavoratore, anche perche’ sappiamo bene che le nostre decisioni, quando prese con criterio e trasparenza, non sempre risultano gradite al lavoratore ( sia che venga dichiarato idoneo quando non vuole esserlo, sia al contrario quando viene dichiarato NON IDONEO e rischia di non lavorare). Probabilmente nel caso che ho esposto il problema e’ lievitato in maniera abnorme poiche’ determinato da un soggetto con pochi e zoppicanti elementi neuronali, ma in ogni caso anche se fastidiosi e poco frequenti (fortunatamente) bisogna avere la serenita’ ed il coraggio di trovare tra noi le soluzioni per problemi che le leggi NON PREVEDONO. Ringrazio ovviamente i cari colleghi che hanno voluto dedicare un po del loro tempo per suggerire, con difficolta’ e’ ovvio, delle soluzioni, immedesimandosi in una situazione cui nessuno puo’ sfuggire: resta l’amaro in bocca per il numero impressionante di gente che accede al forum ed al sito (oltre quattrocentocinquanta in atto solo le letture di questo mex) a fronte dell’esiguo numero di frequentatori che forniscono il loro illuminato contributo alla discussione. Il sito rappresenta per molti solo una fonte da cui carpire informazioni, notizie e documenti. Ma questa e’ Internet, si dice: un po’ come lo Spam e' l'indice del successo della posta elettronica ( e la sta uccidendo!)
Torniamo dunque al problema.
La mia domanda non era effettivamente posta molto chiaramente e si potrebbe cosi’ tradurre: se per qualsiasi motivo un MdL incaricato non puo’ rispettare le periodicita’ previste ( es: causa temporanea malattia) puo’ essere sostituito da un altro? O ci vuole la nomina del DdL? Ovvero si potrebbe chiedere ai Medici dello Spresal, motivando la richiesta, di visitare il lavoratore? Certo e’ una situazione strana, ma proprio perche’ e’ strana non trovo soluzioni adeguate. Fermo restando che apprezzo i suggerimenti di farsi assistere da terze persone o far ricorso alle visite collegiali ex art.5 Legge 300.
Buon lavoro.
domanda interessante...a rigor di logica l'unica soluzione è la nomina-temporanea- di un altro medico competente da parte del ddl, nomina eventualmente "suggerita" dal medico competente impossibilitato a svolgere la propria attività.
tuttavia ritengo possa essere una soluzione giustificata soltanto se questa "impossibilità" ad operare si protrae per un lungo periodo, superiore ad esempio ai 30-40 giorni e previa comunicazione ai colleghi della vigilanza.
invece, per periodi di assenza inferiori ad un mese, tale soluzione non mi sembra strettamente necessaria nè corretta, in quanto a mio giudizio procrastinare di pochi giorni una visita periodica non rende meno corretta la sorveglianza sanitaria.
...ho sempre pensato che il medico del lavoro deve fare il medico, non che il ragioniere...
altre soluzioni non mi convincono: i colleghi dello spresal se fanno vigilanza non possono per la nota norma fare visite di sorveglianza, meno che mai nel territorio di competenza dell'ASL. mandare altri colleghi specialisti, ancorchè pratica diffusa (ma non voglio fare polemiche) non è azione consentita dalla legge.
cordialità
Per il problema della sostituzione del medico competente un po' di tempo fa era stata gia' inoltrata tale domanda dall'Associazione Commercianti di Forli' al al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che cosi' aveva risposto:
"Al quesito il Ministero del Lavoro, con nota prot. n. 25/I/0001768 del 23/2/2006, ha fornito risposta negativa ribadendo che la prassi di farsi sostituire da un collega deve ritenersi non consentita alla luce delle norme vigenti. L’unica eccezione a questo orientamento può individuarsi, secondo il Ministero, nella assenza per malattia o in altri impedimenti oggettivi del medico competente, a seguito dei quali potrebbe verificarsi la necessità della sua sostituzione, sempre su incarico del datore di lavoro, con altro medico. È evidente tuttavia, che in questo caso, prosegue il Ministero, il sostituto risponderebbe per il periodo di nomina personalmente del proprio operato e nell’eventualità di controlli sanitari periodici già programmati, dovrà necessariamente provvedere non solo all’effettuazione materiale della visita ma anche al rilascio del certificato di idoneità alla mansione, assumendosi la piena responsabilità della valutazione operata".
Il testo puo' essere scaricato qui:
http://www.lavoro.gov.it/NR/rdonl...interpello23febbraio2006forli.pdf
"L’oro non è tutto. Ci sono anche i diamanti". (Paperon De’ Paperoni)
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