Cari Colleghi, ho bisogno di informazioni (eventualmente cosa andare a cercare) a proposito di un lavoratore VDT/fattorino (uso di ciclomotore) affetto da s. comiziale in terapia ma con 4-5 episodi di crisi negli ultimi 2 anni (arriva solo ora alla mia attenzione).
In particolare, dato che ha la patente di guida, sussiste qualche norma che ci obbliga a fare comunicazione a qualcuno ( Min. Trasporti in particolare).
Grazie di ogni Vs. contributo
Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)
ramses il 21/09/2007 08:08 ha scritto:
Cari Colleghi, ho bisogno di informazioni (eventualmente cosa andare a cercare) a proposito di un lavoratore VDT/fattorino (uso di ciclomotore) affetto da s. comiziale in terapia ma con 4-5 episodi di crisi negli ultimi 2 anni (arriva solo ora alla mia attenzione).
In particolare, dato che ha la patente di guida, sussiste qualche norma che ci obbliga a fare comunicazione a qualcuno ( Min. Trasporti in particolare).
Grazie di ogni Vs. contributo
ramses il 21/09/2007 08:08 ha scritto:
Cari Colleghi, ho bisogno di informazioni (eventualmente cosa andare a cercare) a proposito di un lavoratore VDT/fattorino (uso di ciclomotore) affetto da s. comiziale in terapia ma con 4-5 episodi di crisi negli ultimi 2 anni (arriva solo ora alla mia attenzione).
In particolare, dato che ha la patente di guida, sussiste qualche norma che ci obbliga a fare comunicazione a qualcuno ( Min. Trasporti in particolare).
Grazie di ogni Vs. contributo
Tonino, ti spiace postare anche il testo di quanto volevi dire ?
Lavoriamo troppo, a mezzanotte dovremmo essere a nanna.
Ciao a tutti
Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)
se non sbaglio, e se non è cambiata la disposizione normativa, gli epilettici possono conseguire il rinnovo di patente solo presso la Commissione Medica Locale esibendo un certificato anamnestico del curante che certifichi che non ha avuto crisi negli ultimi due anni; ovviamente la validità del rinnovo di patente vale per due anni e poi si rivaluta la situazione, sempre in Commissione. Se ne arguisce che il nostro lavoratore non possa aver avuto un rilascio/rinnovo di patente di guida, in quanto la sua epilessia non è tenuta sotto controllo dalla terapia (visto che ha ancora crisi ravvicinate). Forse perciò guida un motorino senza patente. A rischio e pericolo non solo suo ma di tutti i poveracci che potrebbero trovarsi sulla sua strada nel momento in cui dovesse avere una crisi mentre guida il motorino!
Forse sarebbe il caso di consigliarne l'utilizzo al solo VDT, soprassedendo a quello di fattorino, ove mai tale mansione comportasse la necessità di un mezzo di trasporto privato (ma il fattorino è autorizzato dal datore di lavoro a utilizzare un tale mezzo di trasporto per lavoro? in caso lo fosse, il datore di lavoro resterebbe comunque implicato nella responsabilità civile e penale in caso di incidente stradale!!. Per quello che riguarda il quesito circa la trasmissione dell'informazione di dati sensibili al Ministero dei Trasporti, segnalo che le "Linee Guida in materia di trattamento di dati personali di lavoratori per finalità di gestione del rapporto di lavoro in ambito pubblico" al punto 8.5 NON autorizzano le pubbliche amministrazioni "a comunicare agli uffici competenti del Dipartimento per i trasporti terrestri informazioni idonee a rivelare lo stato di salute dei propri dipendenti, ancorchè legittimamente conseguite, per consentire di verificare la persistenza in capo a questi ultimi dei requisiti fisici e psichici previsti dalla legge per il conseguimento della patente di guida. Allo stato dell'attuale normativa, tale attività comporta infatti un flusso di dati personali sensibili verso l'amministrazione dei trasporti che non trova una base di legittimazionein un'idonea disposizione normativa, nè risulta altrimenti riconducibile alle finalità di rilevante interesse pubblico connesse alla gestione di rapporti di lavoro da parte dell'amministrazione di appartenenza dell'interessato". Tanto segnalo, a scopo di riflessione: strangolato da tutta la normativa esistente, dalle disposizioni regolamentari, dalle interpretazioni e dalle esegesi virtuose (quelle che conosce e quelle che - ahimè!- non conosce, ma che hanno tutto il modo di rivoltarglisi contro!!), il povero Medico Competente può appellarsi solo alla sua scienza (augurandosi che sia sufficiente) e alla sua coscienza (cercando di mantenerla ipertrofica)per risolvere i problemi quotidiani.....
Gli epilettici devono sottoporsi per il rilascio e rinnovo della patente(di qualsiasi categoria A;B;C e anche per il solo "patentino" per il ciclomotore in caso non fosse in possesso di altre patenti, per il rilascio del quale valgono i requisiti della patente A) alla apposita commissione medica ai sensi dell'art. 320 del C.d.S.
Non c'è nessun obbligo normativo di segnalazione alla apposita commissione da parte dei medici, se non per i colleghi dei servizi d'igiene dell'amministrazione militare ecc che se nell'ambito dei loro accertamenti di rinnovo patente vengono a conoscenza di patologie di cui all'art, 320 del C.d.S devono inviare i pazienti in Commissione.
Per quanto riguarda l'idoneità farei il lavoratore idoneo al VDT e non alla guida del motorino, e comunicherei per iscritto al lavoratore che perl'idoneità al motorino dovrà farsi valutare dalla commissione patenti.
Nulla toglie che trattandosi di problema di salute pubblica (se ha un attacco mentre guida e causa feriti?) puoi segnalarlo tu alla commissione
Premesso che nel nostro paese:
1)Non può essere concessa o rinnovata la patente di cat C, D, E ad una persona con anamnesi positiva per crisi comiziale (art. 320 del DPR 495/92, appendice II)
2)Per la concessione o il rinnovo della patente di cat A e B il soggetto epilettico deve avere almeno 2 anni “liberi da crisi comiziali”
3)Manca l’obbligo per il clinico di segnalazione dei casi di crisi comiziali alla Commissione Medica Locale, tuttavia sarebbe eticamente auspicabile e socialmente utile che il clinico spiegasse con cura, all’assistito, tutti i rischi legati alla guida per i soggetti epilettici le cui crisi non sono adeguatamente controllate.
Ritengo che il giudizio definitivo di “non idoneità” alla mansione di fattorino, per un soggetto epilettico, non dovrebbe essere così scontato (anche perché in alcuni casi tali giudizi possono comportare un grave disagio al lavoratore).
Innanzitutto risulta fondamentale stabilire che cosa significhi essere fattorino all’interno della ditta che segui (quanti chilometri deve percorrere in un mese, quante ore passa alla guida, su che strade, se si allontana dall’azienda per andare in luoghi isolati etc..) e stabilire quali siano i reali rischi per la salute a cui è sottoposto il lavoratore durante tale mansione: rischio legato alla guida? Rischio di trovarsi isolato? Etc…
Successivamente considerare 1) quanto tempo è intercorso dall’ultima crisi comiziale e 2) qual è il parere del neurologo che cura il soggetto in questione (dovresti almeno sapere se ha opzioni terapeutiche alternative a quelle in corso, che possano dare migliori risultati).
Personalmente prenderei del tempo esprimendo eventualmente un giudizio temporaneo di non idoneità alla guida di ciclomotori…… Anche perché il datore di lavoro potrebbe dire: “benissimo, vendiamo il motorino e compriamo una bicicletta, così può portare la posta pedalando…. Oppure lo mando a piedi!”, a questo punto rimarrebbe ancora “non idoneo” alla mansione di fattorino? (attenzione a non confondere l’idoneità alla mansione di fattorino con l’idoneità alla guida)
Cordiali saluti
Ringrazio tutti delle risposte inviate.
Il problema è stato risolto proprio con una controindicazione, in accordo con l'interessato e dopo un lungo scambio di vedute, alla guida di "mezzi aziendali", nel senso che così si evita il "motorino" per il quale potrebbero sorgere problemi anche per incidenti in assenza di eventi comiziali.
Il lungo scambio di vedute è stato sopratutto legato al fatto di non porre il soggetto in una situazione soggettiva da handicappato (come la persona tendeva a viverla), ma chiarendo che si tratta di un atteggiamento teso anche alla tutela della sua salute, e chiarendo che sul posto di lavoro (ove ormai tutti sono al corrente del problema dopo gli episodi precedenti, in cui si è addirittura fatto ricorso al 118 da parte dei colleghi) c'è fortunatamente un atteggiamento positivo di disponibilità ad aiutare nel caso di nuovi episodi in ufficio, dopo che è stato chiarita la natura, obiettivamente non pericolosa, degli eventuali episodi.
Quello che mi interessava era proprio un eventuale obbligo di segnalazione, che mi sarebbe stato decisamente sgradito.
Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)
mi trovo a dover gestire una situazione simile in cui però la mansione è quella di addetto alla consegna di bevande (confezioni di acqua minerale in prevalenza) presso domicili privati per mezzo di motocarro (furgoncini ape per intenderci).
Nel caso specifico il lavoratore quotidianamente si trova a dover consegnare, in una area estesa, un notevole numero di confezioni (con importante movimentazione di carichi associata allo sforzo necessario per raggiungere i diversi domicili privi di ascensore). Tale mansione
non può prescindere dall'utilizzo del motocarro e quindi della guida di un mezzo.
Relativamente ai dati clinici, le crisi comiziali, documentate tre volte nel periodo compreso tra agosto e settembre 07, sono state causate da una massa cerebrale ma si sono presentate anche a breve distanza dall'intervento di asportazione della stessa (astrocitoma a basso grado di espansione). Dall'inizio della terapia con tegretol (metà di ottobre) non viene segnalata alcuna nuova crisi. Dato anamnestico di rilievo è anche l'utilizzo frequente di cocaina (rilevata anche ad un esame di controllo effettuato durante il primo ricovero in ospedale e confermata dal paziente almeno sino alla diagnosi di neoplasia cerebrale).
Non essendo disponibile alcuna mansione alternativa ed essendo quella da me svolta la visita preventiva (in fase di assunzione) ho giudicato il dipendente non idoneo.
chiedevo conferma della correttezza del mio giudizio e della necessità di segnalare all'ufficio competente per il rilascio della patente il caso in oggetto
grazie anticipatamente
riflettevo ridacchiando tra me e me, sulla differenza tra nord e sud, sul fatto che uno sfigato come questo aspirante autista Ape giù da noi non lo vedrebbe nessun medico competente per la semplice ragione che, essendo stato operato quest'estate di un tumoretto al cervello (aspettativa di vita intorno al 35% a cinque anni tra i venti e i 50 anni) e pure con sequele postoperatorie epilettiche, e pure cocainomane, qui, sarebbe corso subito alla commissione di invalidità e non si sarebbe proprio posto il problema di guidare o no l'Ape e di portare le bottiglie!!!!!
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