il cobalto solfato diluito in acqua mantiene il suo effetto cangerogeno? al lavoro mi hanno detto di no. e' pericoloso toccarlo con le mani?
Premetto che solo IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO puo' rispondere alla tua domanda ossia solo quanto valutato nella tua realta' specifica di lavoro.
In generale tieni presente che possono valere le seguenti regole generali:
a) un preparato è cancerogeno quando contiene una o più sostanze
cancerogene appartenenti alle categorie 1 o 2 (il solfato di cobalto e' in classe 2, R49) in concentrazione maggiore o uguale a 0,1%
b) un preparato è mutageno quando contiene una o più sostanze mutagene
appartenenti alle categorie 1 o 2 in concentrazione maggiore o uguale a
0,1%.
Chiedo un aiuto pero' a Nefertiri9 che su questo sapra' sicuramente fornirci qualche informazione preziosa.
"L’oro non è tutto. Ci sono anche i diamanti". (Paperon De’ Paperoni)
LUCA75 il 26/09/2007 12:05 ha scritto:
il cobalto solfato diluito in acqua mantiene il suo effetto cangerogeno? al lavoro mi hanno detto di no. e' pericoloso toccarlo con le mani?
Credo ci sia stato qualche click di troppo sul tasto INVIO.
"L’oro non è tutto. Ci sono anche i diamanti". (Paperon De’ Paperoni)
[le analisi , per la presenza di cobalto nel nostro organismo, vanno fatte sempre annualmente? a noi le fanno fare ogni due anni perche',come dice il nostro medico, la quantita' e' al di sotto del valore massimo. le risulta che sia cosi? e poi e possibile che tutti e otto gli operatori abbiano lo stesso e identico volore nelle ultime analisi? la concentrazione in vasca del solfato di cobalto e' intorni al 2% , il valore nostro e' dell' 0,047.
La periodicità delle visite e delle analisi e' prerogativa del medico competente aziendale e deriva da quanto emerso dalla valutazione dei rischi. Se il vostro medico ha stabilito una periodicità biennale credo sara' supportato da solide evidenze. Per quanto riguarda i valori tutti uguali non e' che quello che indica il laboratorio e' in realta' un valore di sensibilità della metodica utilizzata...per cui siete tutti con valori < 0,047 ??
"L’oro non è tutto. Ci sono anche i diamanti". (Paperon De’ Paperoni)
la ringrazio per la sua disponibilita'. Un'altra cosa, abbiamo diritto a particolari agevolazioni del tipo ferie o permessi maggiori rispetto ad altri lavoratori o una ulteriore pausa dopo un tot di ore di lavoro o un eventuale indennizzo. le premetto che una rotazione con lavoratori non e' fattibile perche' non sono preparati per quel tipo di lavoro e che comunque nel nostro impanto di anodizzazione ci sono anche altri tipi di acidi( acido solforico, acido nitrico, desmut , acido cloridrico, soca caustica, nichel, vm 80, mg 32, permanganato, stagno ecc.) e che comunque anche se ci siamo dotati di aspiratori a bordo vasca ( ma non su tutti gli acidi) le esalazioni si sentono ancora.
un ultima cosa un mio collega operato al san raffaele e dopo aver subito la chemio puo' essere ancora idoneo per quel reparto? e se si l'idonieta' deve essere comunicata per iscritto? la ringrazio anticipatamente.
Per quanto riguarda le agevolazioni/ferie non so cosa risponderti in quanto tali benefici di solito fanno piu' riferimento ai contratti di categoria che non alla normativa sulla sicurezza. In ambito sanitario per esempio i radiologi (che sono esposti a radiazioni ionizzanti) hanno "storicamente" giorni in piu' di ferie ogni anno..ma e' un benefit previsto dal loro contratto. Per quanto riguarda il discorso del collega bisognerebbe conoscere tutta la storia clinica e, comunque, non esiste un criterio di esclusioni " a priori". In questi coasi comunque il ruolo del medico competente e' fondamentale: sara' lui infatti, sulla base del documento di valutazione dei rischi, a doversi esprimere sulla compatibilità tra lo stato di salute del dipendente e la mansione di cui parli.
"L’oro non è tutto. Ci sono anche i diamanti". (Paperon De’ Paperoni)
le sostanze chimiche nominate in precedenza possono influire sulla difesa immunitaria della persona? ( in particolare sui globuli bianchi)
Come puoi vedere da questo link ( http://www.cdc.gov/niosh/ipcsnitl/nitl1127.html) il solfato di cobalto tra gli effetti citati ha anche la "policitemia", una condizione caratterizzata (cito Wikipedia per comodita') "dalla produzione abnorme di globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Talvolta si presenta in forma più lieve, che consta nell'iperproduzione solamente di uno o di due delle sopracitate popolazioni cellulari...".
Un effetto sul midollo e' quindi possibile ma ricordati che quello che conta non e' la semplice presenza di una sostanza nel ciclo produttivo ma il rischio che corre il lavoratore (durante la sua attività) a causa delle caratteristiche dell'esposizione alla sostanza stessa.
Mi spiego meglio: posso usare 1000 sostanze cancerogene ma se la lavorazione e' a ciclo chiuso e/o sono utilizzati dispositivi di protezione individuale idonei, l'operatore non corre rischi.
E' chiaro quindi che, come ti avevo gia' illustrato, quello che conta e' il risultato della valutazione del rischi.
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