Un mio amico lavora da oltre 20 anni per la Telecom Italia come impiegato tecnico itinerante, mansione per la quale non è mai stato sottoposto ad accertamenti sanitari periodici. Nei giorni scorsi la ditta gli ha inviato una lettera di convocazione per essere sottoposto ad accertamenti sanitari presso l'Isituto di Medicina del Lavoro di Verona per "finalità prevenzionali mirati a verificare l'insussistenza di controindicazioni al completo svolgimento delle attività, con particolare focus all'idoneità alla salita in quota" (uso di scale). Accertamenti previsti: visita medica, spirometria, audiometria, ecg, vis. orl, esame vestibolare, visita oculistica, esami ematici non meglio specificati. Sono accertamenti estemporanei, non esiste un protocollo di vigilanza sanitaria per questa mansione ed il mio amico dice che la ditta ha utilizzato l'articolo 5 della Legge 300/70 (statuto dei lavoratori) per poter effettuare tali accertamenti su tutti i lavoratori addetti a questa mansione. La domande: è possibile utilizzare l'art. 5 L.300/70 per sottoporre ad accertamenti sanitari "tutti" i dipendenti impiegati in una mansione per la quale non sono mai stati verificati fattori di rischio che prevedano la vigilanza sanitaria? La spirometria e l'audiometria sono accertamenti correlabili al lavoro con uso di scale ? Una valutazione estemporanea risolve il problema della idoneità ai lavori in quota a rischio di caduta? Scusate la prolissità.
bella domanda...
l'articolo 5 recita "...il datore di lavoro ha facoltà di far controllare la idoneità fisica del lavoratore da parte di enti pubblici ed istituti specializzati di diritto pubblico".
bisogna chiedersi cosa il legislatore intendesse, nel 1970 e quindi in piena epoca di rivendicazioni operaie, con questo assunto e cosa si intenda oggi, dopo 13 anni di 626.
io penso che, oggigiorno, una visita del genere non sia formalmente corretta, giacchè, se esistono dei rischi valutati, questi debbano essere gestiti con una sorveglianza sanitaira attenta e scrupolosa, non con visite una tantum.
sarebbe interessante il parere di qualcuno dell'istituto interessato (...e magari ancora meglio se non è uno specializzando)
cordialità
Non mi trovo. Se sussiste la possibilità di controindicazioni, sia pur individuali, vuol dire che un qualche rischio c'è, latente ma c'è. e se c'è un rischio, ragionevolmente dovrebbe essere un MC ad occuparsene. Mi rendo conto che per i lavori in quota il rischio non può ritenersi in qualche modo "tabellato", trattandosi di rischio di infortunio più che altro. Ma se il rischio di infortunio da solo escludesse la S.S., io dico che non avrebbe alcun motivo di essere la sorveglianza sanitaria degli esposti a rischio biologico reale ed effettivo. Ciò che non è. E nell'edilizia, talvolta, per alcune mansioni, l'inico rischio effettivo è poprio quello dei lavori in altezza, e se uno spisal becca un cantiere senza nomina di medico competente, sono dolori.
forse una scala in edilizia è più rischiosa di una scala da tecnico telecom? e non credo...
Ma molto banalmente, magari, il Policlinico in questione ha trovato un éscamotage per farsi finanziare una ricerca dalla telecom.
Avete visto, Report, stasera?
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
E non mi trovo neanche io, non fosse altro che per il fatto che sono stato per circa tre anni medico competente della Telecom per Umbria e Marche. E' anche vero che all'epoca (parliamo della fine degli anni 90) si visitavano solamente i videoterminalisti, ma perchè l'azienda allora aveva escluso nel DVR la presenza di altri rischi per la salute dei lavoratori... Cosa è cambiato in questi anni? Vuoi vedere che anche stavolta ha ragione nofer?
Sergio Truppe
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"Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia, ma bordello"
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