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chiedo consiglio....

Questo argomento ha avuto 7 risposte ed è stato letto 3514 volte.

tcam

tcam
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Firenze
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Medico Competente
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655
  • chiedo consiglio....
  • (05/11/2007 22:38)

Pongo un quesito anche se poi alcune risposte sono ovvie ed implicite. Potrei dire che lo faccio per uscire da quella solitudine professionale e morale in cui un "libero" professionista ha prima scelto e poi si è trovato costretto ad esercitare la propria professione.
Il tema è genericamente il "lavoro in quota" e più specificamente il montaggio di gru edili.
Il datore di lavoro mi contesta la maglia stretta che applico nel dare l'idoneità al montaggio in quota ai lavoratori e mi comunica di aver sentito il parere di "altro" medico competente secondo il quale io tengo a terra o a bassa quota lavoratori che potrebbero invece lavorare nel montaggio completo della gru.
La questione si rende quantomai attuale per il ddl in quanto il settore risente di crisi di manodopera (non si trovano lavoratori in grado di svolgere l'attività di montaggio in quota) e di crisi competitiva (commerciale).
La mia scarsa elasticità nell'attribuire la piena idoneità diviene fattore di disturbo alla attività aziendale e questo ha spinto il ddl a consultare un altro mc il quale gli ha "garantito" di rimandargli in piena quota tutti i lavoratori che attualmente hanno limitazioni.
Non voglio entrare nel merito dei criteri usati da altri per decidere l'idoneità di un lavoratore, ognuno infatti risponde delle proprie scelte, ma mi pongo il quesito fondamentale se ancora una volta i criteri che io utilizzo non siano esageratmente restrittivi e dunque forse debbano giustamente se non necessariamente essere modificati. E' chiaro che ciò spetta esclusivamente a me e nessuno può decidere al mio posto, tuttavia il confronto tra le opinioni è sicuramente utile per le scelte che alla fine facciamo e di cui siamo unici ed esclusivi responsabili.
Il caso specifico: l'azienda ha nella sua storia numerosi infortuni, alcuni gravi, uno mortale di qualche anno fa.
Il lavoro in quota di un montatore di gru tradizionali richiede quantomeno, nella griglia che io applico per attribuire una piena idoneità per un lavoratore adeguatamente formato, oltre alle capacità generiche di salire in quota , l'assenza di fattori di rischio gravi(non solo muscoloscheletrici) per la movimentazione di carichi e per azioni di forza da svolgersi in condizioni climatiche talora critiche e in condizioni posturali precarie, l'assenza di disturbi vestibolari, l'assenza di patologia neurologica, l'assenza di gravi deficit dell'apparato visivo (non altrimenti correggibili) e di anomalie significative del senso stereoscopico, l'assenza di deficit gravi della funzione respiratoria, l'assenza di patologia cardiovascolare rilevante, l'assenza di patologia metabolica con evidenza di danno.
Tutto ciò appare ovvio sul piano teorico , appena meno nella pratica e in fase decisionale.
Per farla breve. Ho tenuto a terra un monoculo (infortunio in questa azienda), un lavoratore con pregresso infarto miocardico e sindrome metabolica non corretta, un lavoratore affetto da sindrome di Brugada per la quale si paventa, senza sintomatologia d'allarme, la possibilità di arresto cardiaco per anomalia elettrica cardiaca.
Sono di fatto ad un bivio e non ho alternative tra l'abbandonare l'azienda al suo destino (mi pregano di non farlo) o contravvenire ai miei principi professionali.
E' ovvio che darò le dimissioni, ma non mi dispiacerebbe se fossero confortate dall'opinione di chi ha letto quanto da me scritto.
Spero che la questione trovi attenzione ma spero soprattutto di ricevere in questo forum opinioni e se il caso consigli che accetterò di buon grado.
Saluti e buon lavoro a tutti.
Tcam
[Brugada syndrome and work place: two case report]
Martini A, Signorini S, Jannone V, Riservato R, Fantini S
G Ital Med Lav Ergon ; 29(2) :170-3
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ISPESL, Dipartimento di Medicina del Lavoro, Monteporzio Catone. agnese.martini@ispesl.it

Abstract
Brugada Syndrome (BS) is a primary electrical disease of the heart that causes sudden cardiac death or life-threatening ventricular arrhythmias. This disease is hereditary syndrome genetically determined. The pattern of transmission is autosomic dominant. Several mutations linked to this syndrome affecting the gene SCN5A which encodes for the cardiac sodium channel have been described. Recent studies showed the disease is responsible for 4 to 50% of sudden deaths. A typical electrocardiographic (ECG) finding consists of the ST-segment elevation in the right precordial leads. These ECG patterns, which appears permanently or intermittently in patients, are unmasked by antiarrhythmic agents. This syndrome has a very poor prognosis when left untreated: one third of patients having suffered from syncopal episodes or resuscitated from near-sudden death develops a new episode of ventricular tachycardia within 2 years. The only available treatment is the implantable cardioverter-defibrillator. We report two cases of probable BS in workers exposed to occupational risks. These case reports demonstrate the importance of surveillance, particularly of cardiac examination for identifying patients at risk of ventricular arrhythmogenic events

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GANDALF IL GRIGIO

GANDALF IL GRIGIO
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  • Re: chiedo consiglio....
  • (06/11/2007 00:06)

Per quello che può contare hai la mia più completa solidarietà e mi trovo completamente in sintonia con quanto hai scritto. Il lavoro in quota credo che sia uno dei pochi ambiti all'interno del quale non si possa in alcun modo derogare da regole estremamente rigide per conferire l'idoneità. Certamente vanno esclusi tutti coloro che presentino, a qualsiasi titolo, patologie cardiache sia su base ischemica che aritmica, patologie metaboliche non compensate nè compensabili, patologie del rachide tali da determinare deficit delle forza e/o della sensibilità degli arti sia superiori che inferiori, patologie respiratorie, alterazioni dell'equilibrio e della corretta visione binoculare.
Saluti

Sergio Truppe
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"Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia, ma bordello"

maxmd

maxmd
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Medico del Lavoro
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329
  • Re: chiedo consiglio....
  • (06/11/2007 02:17)

...perfettamente d'accordo con i due colleghi che mi hanno preceduto nel forum.
ritengo sia purtroppo di riscontro comune la situazione in cui la ditta si rivolge ad altro medico e questi, pur di ingraziarsi il datore di lavoro, promette protocolli ridotti all'osso, periodicità allungate a dismisura e idoneità su richiesta...
...d'altronde chi si preoccupa più della deontologia professionale, dell'etica etc. etc...
cordialità

nofertiri9

nofertiri9
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Laureato non medico
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1256
  • Re: chiedo consiglio....
  • (06/11/2007 09:44)

mi rendo conto che la mia opinione, oltre a non essere sufficientemente qualificata, in assoluto lascia il tempo che trova.
Tuttavia, sono quasi 3 decenni che sostengo la tesi secondo la quale
"è meglio un disoccupato vivo che un occupato morto".
Sappiate che peraltro sono più che cosciente che tale tesi incontra scarsa approvazione nella gran parte delle categorie sociali con cui quotidianamente ho a che fare in questo lavoro.

Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.

protomedico

protomedico
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Napoli
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Medico Competente
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161
  • Re: chiedo consiglio....
  • (06/11/2007 10:44)

questo è un lungo sfogo di cui chiedo scusa in anticipo....ma serve a conservare il rispetto di me. certe volte penso che questo forum sia l'ultimo baluardo, l'ultima ancora che mantiene insieme la mia professionalità con la mia scienza e coscienza....e che mi impedisce di mandare tutto a quel paese, raendo un bilancio fallimentare del mio operato in quasi trent'anni di esercizio della Medicina del Lavoro!!!!!
ha proprio ragione tcam, l'isolamento in cui sempre si opera tende a fare brutti scherzi.....io sono medico competente in un grande istituto di cura e di ricerca, circondata da esimi colleghi scienziati, molti di essi rinomati in tutto il mondo, ma vi assicuro che non c'è da sentirsi più soli ed isolati che circondati da validissimi medici!!!! tutti ti ignorano, fino a che, per motivi di stretta convenienza personale - ma giammai di salute - non arrivano a voler pretendere che ne so, un'esenzione dalle guardie notturne, oppure, viceversa, un qualche tuo giudizio di idoneità con limitazioni ha creato un qualche intoppo nella consolidata routine dell'organizzazione del lavoro. ALLORA SONO GUAI!!!!! Tutti a saper fare il mio lavoro meglio di me.....osannata nell'alto dei cieli (se il mio giudizio collima con le altrui esigenze, trattata da incompetente rompicoglioni (qualora questo le intralci)...ma nessuno, ripeto, nessuno, interessato realmente alla propria od altrui salute!!...La "potestà" del medico competente di emettere un giudizio di idoneità (con tutti gli annessi e connessi in termini di vantaggi e/o svantaggi per il lavoratore o per l'organizzazione del lavoro) è esercizio di potere, ma per tutti questo potere è inteso nel senso di "arbitrio" con cui beneficiare gli amici e perseguitare i nemici e mai mai si legge quanto questo sia invece esercizio di responsabilità in un faticoso percorso di equilibrio tra scienza e coscienza.
Secondo Bateson, la schizofrenia consisterebbe nell'incapacità di distinguere tra livelli logici (tra linguaggio e metalinguaggio, letterale e metaforico, serio e scherzoso). Quest’incapacità sarebbe l'automatizzazione di un procedimento di difesa atto a scongiurare i doppi vincoli cui il soggetto è stato ripetutamente sottoposto. "Doppio vincolo"(double bind) è l'ingiunzione contraddittoria che non permette la sua esecuzione. Per esempio la frase "sii spontaneo!" lega doppio colui a cui è stata rivolta poiché chi si comporta "spontaneamente"eseguendo un ordine, di fatto sarà tutt'altro che spontaneo. Un altro esempio canonico è quello della madre che lavando i piatti e piangendo dice alla figlia: "esci, esci pure... vai a divertirti, è giusto alla tua età". In questo caso il messaggio verbale (digitale) è contraddetto da un messaggio d’altra natura (analogico) meno esplicito ma altrettanto forte: le lacrime, che significano.- "non devi uscire perché se no mi addolori". Il ricatto del doppio vincolo sarebbe quindi correlato casualmente con la schizofrenia. Ecco perchè un tempo volevo scrivere una pubblicazione sulla "schizofrenia previdenziale" che è quella forma di schizofrenia che colpisce il medico della previdenza , cioè il medico del lavoro che si trova davanti un lavoratore, o un datore di lavoro, che con la bocca dice una cosa ("non mi sento tanto idoneo", oppure "ma questi lavoratori sono sani!" etc) ma in realtà hanno in mente un'altra cosa ("voglio andare in pensione", "devo contrarre le spese"..etc) e io lì di fronte, prigioniera del doppio vincolo, a dubitare della mia scienza, della mia coscienza....e, infine, forse ormai un pò schizofrenica, ad aggirarmi come un fantasma tra le pagine del portale....

raspanti

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189
  • Re: chiedo consiglio....
  • (07/11/2007 08:59)

Caro Tcam, se ti può essere di consolazione, tempo fa ho tolto l'idoneità ad un muratore (lavoro in altezza su ponteggi) perchè dagli esami era emerso una glicemia elevata (oltre 300) e non in ter. L'ho fatto non idoneo temporaneamente finchè non fosse stato in grado di dimostrare che il diabete era sotto controllo e ben compensato...tanto il problema è sempre il solito....finchè va tutto bene, tutti d'accordo sulla prevenzione e l'utilità degli accertamenti sanitari, quando sorge un problema, non va più bene niente! E che ci vuoi fare...noi mc siamo classicamente tra l'incudine e il martello....uno cerca di fare il proprio lavoro nel miglior modo possibile, poi....tanto, alla fine, credo che i nodi, in un modo o nell'altro, vengano tutti al pettine (e allora tornano a cercarti)...

Pennacchio

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Avellino
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Medico del Lavoro
Messaggi
206
  • Re: chiedo consiglio....
  • (07/11/2007 23:42)

Piena solidarietà al collega TCAM: tieni duro!! I contrasti sui giudizi con i Datori di Lavoro fanno parte anche del mio vissuto, come penso del vissuto di tutti i medicicompenti.
Il tizio - chiamarlo collega è sicuramente offensivo per la classe medica tutta - che ha messo in discussione i tuoi giudizi, sicuramnte farà più soldi di te ma madiamolo tutti a ...

Io penso che i peggiori nemici della nostra professione siano gli stessi medici del lavoro (siamo noi stessi!).
Utilizziamo anche il forum per individuare parametri di valutazione dei risultati dell'operato del medico competente: nella medicina preventiva è sempre difficile procedere ad analisi valutative dei risultati se non su un arco temporare lungo.

Picpus

Picpus
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Macerata
Professione
Medico del Lavoro
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392
  • Re: chiedo consiglio....
  • (08/11/2007 19:34)

Caro tcam, certamente sarà solo di conforto il mio pieno appoggio alla tua posizione, ma sono fermamente convinto che in certi casi, anche se non riesce a modifiare il corso degli eventi, nondimeno rimane un indispensabile sostegno. E' ciò che spero di contribuire a dare. Di Medici Competenti che tengano alla salute e sicurezza dei lavoratori c'è sempre maggior bisogno! Buon lavoro!

"La cosa più incomprensibile dell'universo è il fatto che l'universo sia comprensibile" A. Einstein

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