Buongiorno, avrei bisogno di un chiarimento in merito alle società di servizi che forniscono consulenza in materia di sicurezza e che talvolta forniscono anche il medico competente ai datori di lavoro loro clienti.
Stavo analizzando la normativa in vigore ( e ho trovato anche questo sito che è davvero utile e interessante) ma ancora non mi è chiara una cosa:
- queste società di servizi private, se vogliono fornire il medico competente, devono essere strutture sanitarie private ( e quindi avere l'autorizzazione sanitaria da Comune e distretto sanitario); devono avere anche un Direttore Sanitario?
- il medico competente che opera con loro deve essere dipendente della società di servizi vero? Leggevo la nota del Ministero del Lavoro in merito, oppure è cambiato qualcosa con la Legge 123 di agosto 2007?
Se qualcuno riuscisse a sciogliere i miei dubbi sarei molto riconoscente.
Per quello che ne so, la risposta è si ad entrambe le domande.
saluti
purtroppo dovremmo essere tutti medici dipendenti ma la realtà è ben più triste. Questa è l'eenesima violazione di una norma giuridica che non trova nessun Giudice di buona volontà. D'altronde hai mai visto un reale interessamento per la tutela della salute dei lavoratori da parte di qualsiasi figura istituzionale?
Ben detto collega, e non solo questo modus operandi rappresenta una violazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro ma è anche una forma di somministrazione di lavoro del tutto illegale. Esso è in modo inequivocabile una forma di bieco sfruttamento di giovani (spesso neanche tanto) professionisti, una maniera di utilizzare le loro partite IVA per scaricare molti dei costi da parte dei centri di servizio, con tariffe irrisorie, senza alcuna previdenza, e tutti i mali ben noti. E' davvero incredibile! Una forma di fasullo libero professionismo che porta frutto esclusivamente a pochi razzolatori senza scrupoli. Molti di quelli che definisco "fatidici centri" sono tutto fumo e poco arrosto. Da un lato si fregiano di certificazioni altisonanti facilmente elargite, accreditamenti vari,nomi di insigni cattedratici che fungono da specchietti per le allodole. Dall'altro rappresentano veri e propri visitifici, con qualità del lavoro bassissima, centri di disagio lavorativo per professionisti, luoghi ove la dignità professionale va a farsi benedire. Come può un servizio essere di qualità se il fornitore materiale ed ultimo dello stesso (il professionista) ha compensi irrisori, il famoso "tot a visita", ed è costretto a lavorare su grossi numeri per un onorario minimamente decente? Come si può fare medicina del lavoro seriamente, se il centro non remunera le prestazioni del Medico Competente? Addirittura alcune prestazioni vitali ed imprescindibili per una buona prevenzione (sopralluoghi, riunione periodiche e non, incontri formativi, etc.) non vengono neanche prese in considerazione dalla maggior parte delle società di servizi!! "Tot a visita" e basta, e andiamo!
Perchè la SIMLII non si occupa di questa piaga che ci copre tutti di vergogna? Forse perchè proprio i suoi più eccelsi membri sfruttano le pieghe di questo sistema malato per il proprio personale tornaconto?
E' davvero una cosa indegna. La situazione è senza speranza, e mi ero ripromesso di non lasciarmi più andare a codeste inutili ed improduttive polemiche. Ogni tanto però le dita sulla tastiera corrono da sole ed è difficile trattenere lo sdegno e la delusione.
Aggiungo a quanto detto , giustamente , dal collega Dario73,che penso abbia qualche anno meno di me ma ha già sviluppato sufficiente esperienza, che quella delle società private che mettono in piedi i visitifici è una delle più grosse calamità con cui la nostra disciplina e la nostra professionalità hanno dovuto fare i conti, per numerosissimi e noti motivi, tra cui mi preme evidenziare i seguenti:
1) Selvaggio approccio ai clienti, infischiandosene nella maggior parte dei casi delle tariffe giuste o addirittura dei minimi consentiti per avere una prestazione degna di questo nome: la priorità è solo portare a casa il contratto, pagando il meno possibile i medici che si prestano a questo (sporco) gioco e gli infermieri o altro personale di supporto
2) Togliere autonomia decisionale e gestionale ai medici che collaborano con loro. Le aziende clienti interloquiscono solo con la società di consulenze,e spesso non conoscono neanche il nome del medico che gli verrà assegnato
3) Chi non è d'accordo con questo andazzo, dovà di conseguenza fornteggiare sia la lobby delle società di consulenze, sia gli atteggiamenti e le pretese al ribasso dei datori di lavoro che approfittano della concorrenza per ottenere le condizioni più vantaggiose per le proprie tasche (e al diavolo la sicurezza, la salute, e le altre pretese di quel pistola del medico competente ! )
4) L'atteggiamento di connivenza/ complicità dei baroni della nostra disciplina con queste realtà è un dato di fatto, anche perchè è comodo, per chi non vive la problematica del quotidiano, difficile rapporto con le piccole realtà produttive (che sono, ricordiamolo, il 90% delle imprese italiane ), stare in cattedra a pontificare.
5) Per i colleghi della vigilanza delle ASL, queste situazioni al limite o oltre la legalità, sembrano ancora non esistere. I controlli sono effettuati a spot, solo su chi è facilmente rintracciabile. Più volte sono andato a lamentare prevaricazioni e atteggiamenti "furbeschi", ma l'impressione che ho è che se fossi stato zitto, sarebbe stato meglio.
6)Tutta la qualità del nostro lavoro stenta a decollare e lo sappiamo; meglio, dobbiamo ammetterlo. E' inutile partecipare a convegni o seminari sulla qualità della prestazione del MC quando il giorno dopo devi confrontarti con gente che pretende la visita nel tempo più rapido possibile, e di non averti spesso tra i piedi. E la cosa più spiacevole, e non facciamo i finti tonti o gli eroi, è che se uno di noi dice basta, e manda a quel paese un cliente, costui troverà sempre un "profesionista" o un "centro" pronto ad assecondarlo senza tante storie.
7) ne avrei ancora per molto, ma vi risparmio; mi piacerebbe se su questo forum , invece di stare tante volte a spaccare il pelo in 16 su questioni pseudo-filosofiche o puramente accademiche, si facesse uno sforzo tutti insieme per proporre fortemente delle soluzioni pratiche per una situazione di gestione pratica dell'attività del medico competente che rischia di far perdere la faccia, e la voglia di lavorare, a tutti noi. Buon lavoro, colleghi
...per quello che può servire, concordo al 100% con quanto detto da dario e da paldoctor...
...dico "per quello che può servire" perchè ormai neanche mi ricodo più quanti interventi ho fatto su questo argomento, fin dai tempi della specializzazione...e periodicamente si ritorna punto e a capo.
...a me viene da pensare che gli interessi siano talmente grandi (in euro...) che poco potrà succedere.
certo, mai come in questo caso la legge è chiara: basterebbe applicarla...
cordialità
Non lavorando con Società di Servizi gradirei sapere come avviene la fatturazione delle prestazioni tra Medico Competente - Società di Servizi -Ditta con dipendenti da visitare, qualcuno assoggetta ad Iva le proprie fatture ? Forse la soluzione del problema viene dal fisco.
Non ho la più pallida idea di come avvengano le fatturazioni tra medico e società. Io personalmente so che praticamente tutte le prestazioni del Medico Competente sono esenti IVA. Al riguardo ho fatto un interpello per le prestazioni quali sopralluoghi, collaborazioni varie con il datore di lavoro ed anche i corsi relativi agli addetti al pronto soccorso: tutti esenti IVA! (Ovvio, peraltro: in questo modo noi siamo costretti a pagare sempre e su tutto l'IVA, senza recuperare nulla!) Viva il fisco!
"La cosa più incomprensibile dell'universo è il fatto che l'universo sia comprensibile" A. Einstein
Picpus il 08/11/2007 07:47 ha scritto:
Non ho la più pallida idea di come avvengano le fatturazioni tra medico e società. Io personalmente so che praticamente tutte le prestazioni del Medico Competente sono esenti IVA. Al riguardo ho fatto un interpello per le prestazioni quali sopralluoghi, collaborazioni varie con il datore di lavoro ed anche i corsi relativi agli addetti al pronto soccorso: tutti esenti IVA! (Ovvio, peraltro: in questo modo noi siamo costretti a pagare sempre e su tutto l'IVA, senza recuperare nulla!) Viva il fisco!
Picpus, scusami, ma devi cambiare commercialista.
Ti spiego anche il perchè.
Tu fatturi in esenzione IVA , per art. 10, tutto ciò che riguarda la funzione di medico competente. L'iva ci va solo sulle perizie, se ne fai, ed eventualmente sulle prestazioni non diagnostiche che però come MDL non riesco ad immaginare, a parte appunto le perizie e le consulenze. Bene. Tu comperi con IVA tutto quello che comperi, giusto? Ok, e allora sappi che l'IVA spesa per motivi di lavoro che non rieci ad abbattere con quella intriitata va in compensazione con quello che devi pagare di irpef, perchè comunque la dichiarazione IVA voi medici siete tenuti a farla con UNICO. Per la precisione, se hai fatturato parte con IVA e parte esente, puoi scaricare quella d'acquisto solo nella stessa percentuale con cui la "vendi", (terribile fregatura!) mentre se è tutto esente è un costo secco e si scarica, giuro.
Questo, tra l'altro, è uno dei motivi per cui mi chiedo perchè solo i medici devono avere questo privilegio dell'IVA esente. Ah, ora che ricordo: solo le prestazioni diagnostiche, eh, mi racciomando. La radiografia a un dente, è esente. Estrarlo, non è diagnosi, è terapia, come i massaggi, e l'IVA si applica.
A me, è sempre sembrato perverso, sto fatto.
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
sulle società di servizi (poliambulatori, visitifici, corsifici e documentifici più o meno rischiosi ) ormai ne abbiamo scritto in tutti e in tutte le salse senza che nulla cambi ........non ci resta che un V-DAY alla Grillo e poi abbiamo detto (soprattutto detto) tutto.
Io non ho più nè la voglia, nè l'età per i piagnistei inutili
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