Scrivo queste poche righe rivolto alla Comunità Europea ( e quindi alle Commissioni) . Come medico del lavoro / competente ( e medico di famiglia = promozione della salute GRATIS) ogni volta che finisco di visitare dei “videoterminali sti” mi chiedo sovente criticamente : sono stato utile ? sono servito a qualcosa ? La risposta è sempre SI e non lo scrivo certo perché sono parte in causa ! So bene quanti consigli medici , terapie , lettere ai medici “curanti” ,consigli a modificare in meglio la postazione di lavoro ,ecc....elargisco a piene mani : non finisco mai ! Spero che nel 2019 non dovremo dimostrare a nessuna Commissione Europea la nostra utilità di medici del lavoro , piuttosto spero che non saranno loro a usarCI per i loro scopi elettorali e potrebbero cominciare cacciando a pedate gli ubriaconi che militano fra di loro .... oppure riducendo ad una le due costosissime sedi che ci costringono a mantenere !
aqu1la
IO INVECE HO QUALCHE DUBBIO Se un videoterminalista ha qualche problema vero (ma più che di astenopia, penso a patologia del rachide) può secondo legge chiedere di fare la visita .....
infatti confermi la necessità della figura del medico del lavoro !!! È di queste fantomatiche “commissioni” europee che non mi fido !!
aqu1la
Io invece ho MOLTI DUBBI e spero vivamente che si concluda questa discutibile attività di sorveglianza sanitaria di soggetti "non esposti a rischi".
Il tutto si potrebbe tranquillamente basare sulle visite a richiesta in caso di sopraggiunti problemi e in una più fattiva collaborazione con il RSPP in sede di sopralluogo per gli aspetti tecnico-ambientali. Oltretutto i sopralluoghi sono annuali....
Che brutto dialogare con “pseudonimi” ! Sarebbe meglio che tutti si presentassero con il proprio nome e cognome! Chi ha detto che sono soggetti “ non esposti a rischi “ ? Per me i “ videoterminalisti “ non sono mai stati delle galline dalle uova d’oro !
aqu1la
Probabilmente non sono "polli da spennare" per te (e questo ti rende merito) ma resta il fatto che questa dei videoterminalisti per quanto mi riguarda è davvero una parentesi avvilente della sorveglianza sanitaria. Per carità, non che per forza si debba andare in miniera o essere esposti a radiazioni...
Come ti chiami ?
aqu1la
paolo.ceretto@libero.it il 16/10/2018 11:11 ha scritto:
Come ti chiami ?
scusa ma l'anonimato è stato scelto da molti per non essere "schedati" dagli spisal e dagli upg, che leggono il forum. alle volte le verità sono scomode...
caballero il 17/10/2018 12:51 ha scritto:
scusa ma l'anonimato è stato scelto da molti per non essere "schedati" dagli spisal e dagli upg, che leggono il forum. alle volte le verità sono scomode...
purtroppo proteggersi dietro uno pseudonimo serve solo a parlare di problemi che restano, in genere, tali e quali.
sono sempre stato e resto convinto che l'unica soluzione possa essere quella di uscire dall'anonimato, consociarsi e diventare una vera forza in grado di far valere le proprie ragioni sia nei confronti degli organi di vigilanza, nostri interlocutori abituali, sia a livello più alto, dove si deliberano le norme alle quali poi dobbiamo attenerci.
ma forse per questo dobbiamo aspettare un altro messia.
nel frattempo teniamoci le assurdità e la concorrenza degli abusivi.
non vedo il problema ad utilizzare alias. La policy del sito lo consente qui come altrove, non capisco quindi perche' porsi il problema. Non mi pare mini i contenuti di cui si discute, peraltro abbastanza poveri negli ultimi anni. Su questo sito come i altri le chat sono mi pare poco frequentate. Su associazioni e consociazioni mi pare che ve ne siano già abbastanza, forse dovrebbero imparare a parlare ed intendersi tra di loro per fare fronte comune. Procedere in ordine sparso o in piccoli gruppi non mi pare che abbia mai prodotto risultati gloriosi. Di questo però non diamo colpa agli pseudonimi.
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