Ciao a tutti,
mi indicate le linee guida relative alla esposizione a cancerogeni, al fine di valutare se un lavoratore puo' considerarsi esposto o meno a tali agenti?
Grazie
Comincerei da qui. Roba vecchia, ma utile per cominciare.
http://www.regioni.it/fascicoli_c...embre/04_12_2003/faf/DOC.CP.p.04b).Linee.guida.agenti.cancerogeni.agg2002.pdf
Pongo meglio il quesito: quali sono i parametri da prendere in considerazione per stabilire se un lavoratore possa considerarsi esposto a cancerogeni
clamagio2@tin.it il 10/10/2019 02:28 ha scritto:
Pongo meglio il quesito: quali sono i parametri da prendere in considerazione per stabilire se un lavoratore possa considerarsi esposto a cancerogeni
Non è certamente possibile esaurire la discussione su questo tema in un post sul sito. Esistono LG (SIML, Coordinamento delle Regioni per es.) che sono riferimenti utili.
In estrema sintesi un parametro è quello che l'esposizione (a un cancerogeno "normato") deve essere superiore a quella della popolazione generale. Non sempre è semplice questo raffronto ma è un punto di partenza importante.
La redazione di MedicoCompetente.it
La Redazione il 11/10/2019 12:08 ha scritto:
Non è certamente possibile esaurire la discussione su questo tema in un post sul sito. Esistono LG (SIML, Coordinamento delle Regioni per es.) che sono riferimenti utili.
In estrema sintesi un parametro è quello che l'esposizione (a un cancerogeno "normato") deve essere superiore a quella della popolazione generale. Non sempre è semplice questo raffronto ma è un punto di partenza importante.
Il problema è che, per alcuni cancerogeni (ad esempio il benzene) la popolazione generale di certe zone ad alto inquinamento ambientale può avere valori di esposizione non professionale molto più alti a quelli di lavoratori professionalmente esposti.
Quello che servirebbe (tra le altre cose) è uno studio sui fattori di confondimento, ovvero dei dati sull'esposizione non professionale della popolazione nelle diverse
Regioni, città, e persino quartieri, cui raffrontare i valori degli inquinanti nei luoghi di lavoro.
Credo vada sottolineata l'ultima parte della risposta della Redazione. In realtà il concetto di esposizione professionale maggiore di quella della popolazione generale è di attraente semplicità.
Tuttavia il confronto tra i dati numerici rischia di essere fallace perchè i metodi di campionamento (tempi e substrati di captazione) sono diversi nell' ambiente di vita ed in quello di lavoro.
Più a monte, i limiti adottati sono concettualmente diversi perchè volti a tutelare popolazioni diverse che hanno inoltre diversi tempi di esposizione.
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