Voglio solo dedicare un pensiero per quelle povere vittime dell'incendio nella fabbrica ThyssenKrupp di di Torino.
Senza demagogia e sperando che la prevenzione non sia più solo una parola vuota...
Guido Marchionni
mi associo anche io ......ognuna di queste tragedie costituisce un capitolo luttuoso della storia della medicina del lavoro.....
Personalmente non ho più parole per esprimere la mia personale rabbia e la sensazione di impotenza che mi assale di fronte a questi fatti....è assurdo morire così nel 21° secolo, è assurdo uscire di casa una mattina per andare a lavorare e non tornare a riabbracciare i propri figli...
Mi viene voglia di mollare tutto.
Sergio Truppe
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"Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia, ma bordello"
Gli operai deceduti sono diventati quattro e altri tre stanno lottando per la vita.
Mi associo al cordoglio: un pensiero profondo e, chi vuole, una preghiera ...
Gabriele
"Studia prima la scienza, e poi seguita la pratica, nata da essa scienza. Quelli che s'innamoran di pratica senza scienza son come 'l nocchier ch'entra in navilio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada"
LEONARDO DA VINCI
La tragedia di Torino, come giustamente ricorda GANDALF, è inadeguata ed inaccettabile al XXI secolo; la prevenzione è cosa troppo importante per essere abbandonata o, peggio, improvvisata.
Dott.Andrea Capri
Specialista in Medicina del Lavoro
Mi associo al cordoglio per le vittime, ed allo sdegno per quanto purtroppo ancora accade.
"La cosa più incomprensibile dell'universo è il fatto che l'universo sia comprensibile" A. Einstein
mi chiedo solo: quanti altri morti dobbiamo contare ancora, prima che si inizi a "fare" anzichè limitarsi a "dire"/"scrivere"?
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
..mi associo anch'io, non si può morire per il lavoro, il lavoro non deve più uccidere in questa maniera insulsa..
Anch'io Voglio esprimere il mio cordoglio per la morte dei lavoratori torinesi ma nello stesso tempo fare alcune riflessioni in merito a quanto accaduto.
Si parla tanto di sicurezza sui luoghi di lavoro, spesso a vanvera, e quando succedono tragedie di questa portata ecco il solito scarica barile.In queste occasioni bisogna che tutti gli operatori della sicurezza e tutela della salute nei luoghi di lavoro abbiano il coraggio e l'umiltà di farsi un bel esame di coscenza e rispondere ad una semplice domanda:ho fatto tutto quello che era nelle mie possibilità per prevenire infortuni e malattie professionali nell'ambiente di lavoro in cui sono chiamato ad operare.
Io sono convinto che il mancato rispetto delle normative in materia di sicurezza e tutela della salute nei luoghi di lavoro sono da causate dal non rispetto delle leggi in vigore da parte di tutti gli operatori:
MEDICI COMPETENTI - DATORI DI LAVORO - CONSULENTI DEL LAVORO - ORGANIZZAZIONI SINDACALI - ORGANIZZAZIONI INDUSTRIALI - LAVORATORI.
Oggi nel giorno dei funerali dei 4 lavoratori torinesi caduti sul lavoro si dovrebbe rispettare un doveroso silenzio ma per fare in modo che ancora una volta queste morti non siano state inutili dovremmo capire quale logica e quali risvolti siano coperti dalla demagogica proposta del ministro Ferrero che indica tra le misure per arginare le morti sul lavoro quella di impedire ai medici che lavorano nei Servizi di Medicina del Lavoro l'attività di Medico Competente anche al di fuori della ASL di appartenenza. Credo che a tutti sia chiaro che nei Servizi siano presenti figure mediche con la qualifica di UPG e figure mediche senza la qualifica di UPG, ma al di là dell'essere più o meno titolari di questa qualifica è evidente che le prerogative legate all'attività di vigilanza hanno termine ai confini del territorio della ASL di competenza. Mi domando poi come i Medici Competenti possano incidere sulla sicurezza in azienda se si possono limitare solamente a dare dei consigli in ambito di igiene del lavoro, perché il ministro non ha parlato delle responsabilità dei Servizi di Prevenzione e Protezione Aziendali? Perché il ministro non ha chiamato in causa le responsabilità dei consulenti esterni che stilano dei documenti di valutazione dei rischi risibili? Quali sono gli interessi economici che si vogliono tutelare?
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