Buongiorno, sono un Medico del lavoro, competente, della Reg. Piemonte, che in questa emergenza ha dimostrato numerose criticità sul territorio.
A seguire, riporto la mail che ho inviato ieri ad APAMIL, e all'Ordine dei Medici.
Vi chiedo un parere su come un MC può tutelarsi di fronte a richieste assolutamente non compatibili con la realtà e come i Responsabili dell'Igiene e Sanità Pubblica del Piemonte (cui spetterebbe la gestione dell'emergenza epidemica) possono esimersi dalla loro responsabilità
Ringrazio per l'attenzione.
Laura Berta
da: Laura Berta
a: APAMIL Segreteria ,
presidenza@fnomceo.it,
presidenza@omceo.to.it
data: 12 apr 2020, 13:12
oggetto:Re: COVID-19: Documento Regione Piemonte 10/4/2020 - DPCM 10/4/2020
Buongiorno,
preso atto del documento della Reg. Piemonte 10.04.2020 Prot.18402/A18.21A (Covid 19 gestione sorveglianza sanitaria dei lavoratori Sanità e Assistenza nelle A.S.R.), si richiedono alcuni chiarimenti e precisazione:
1) il documento recita "se il dipendente che sviluppa sintomi specifici durante l'attività lavorativa .... deve eseguire il tampone rinofaringeo nel minor tempo possibile presso le strutture aziendali deputate (Servizio Medico Competente o P.S. se in orario prefestivo o festivo/notturno), come per infortunio a rischio biologico).
Il servizio Medico Competente come si approvvigiona dei tamponi? e a quali Laboratori deve inviare i tamponi? i costi di tutta la procedura sono a carico del Datore di lavoro?
2) il documento recita ".... al 12° giorno di isolamento domiciliare il dipendente invia e-mail al medico competente indicando il n. telefonico per essere contattato e sottoposto a intervista telefonica strutturata necessaria a valutare la possibilità di rientro al lavoro e definirne l'eventuale modalità e tempistica"
Chi deve fornire il questionario per l'intervista telefonica strutturata?
Risulta evidente, dal documento in oggetto (Reg. Piemonte 10.04.2020 Prot.18402) che si vuole ribaltare la responsabilità della sorveglianza e contenimento COVID 19 sul Medico Competente e sul Datore di Lavoro, ai quali non è stato fornito nè materiale, nè istruzioni all'inizio della pandemia, quando tale responsabilità era (ed è tutt'ora) dei Servizi di Igiene e Sanità Pubblica (SISP) delle ASL della Regione Piemonte.
In attesa di un cortese riscontro,
distinti saluti.
Dott.ssa Laura Berta, Medico Competente
ciao, anch'io ho alcune aziende in Piemonte, non ho trovato il documento della regione, potresti per favore, indicarmi chi lo ha trasmesso? grazie.
nu spicci mai te mparare (Nonnuma)
Il documento mi è stato inviato da APAMIL.
Se scrivi l'indirizzo della tua mail, ti invio il testo completo.
lberta48 il 13/04/2020 06:57 ha scritto:
Il documento mi è stato inviato da APAMIL.
Se scrivi l'indirizzo della tua mail, ti invio il testo completo.
grazie
palma.doctor@gmail.com
nu spicci mai te mparare (Nonnuma)
lberta48 il 13/04/2020 12:19 ha scritto:
Buongiorno, sono un Medico del lavoro, competente, della Reg. Piemonte, che in questa emergenza ha dimostrato numerose criticità sul territorio.
A seguire, riporto la mail che ho inviato ieri ad APAMIL, e all'Ordine dei Medici.
Vi chiedo un parere su come un MC può tutelarsi di fronte a richieste assolutamente non compatibili con la realtà e come i Responsabili dell'Igiene e Sanità Pubblica del Piemonte (cui spetterebbe la gestione dell'emergenza epidemica) possono esimersi dalla loro responsabilità
Ringrazio per l'attenzione.
Laura Berta
da: Laura Berta
a: APAMIL Segreteria ,
presidenza@fnomceo.it,
presidenza@omceo.to.it
data: 12 apr 2020, 13:12
oggetto:Re: COVID-19: Documento Regione Piemonte 10/4/2020 - DPCM 10/4/2020
Buongiorno,
preso atto del documento della Reg. Piemonte 10.04.2020 Prot.18402/A18.21A (Covid 19 gestione sorveglianza sanitaria dei lavoratori Sanità e Assistenza nelle A.S.R.), si richiedono alcuni chiarimenti e precisazione:
1) il documento recita "se il dipendente che sviluppa sintomi specifici durante l'attività lavorativa .... deve eseguire il tampone rinofaringeo nel minor tempo possibile presso le strutture aziendali deputate (Servizio Medico Competente o P.S. se in orario prefestivo o festivo/notturno), come per infortunio a rischio biologico).
Il servizio Medico Competente come si approvvigiona dei tamponi? e a quali Laboratori deve inviare i tamponi? i costi di tutta la procedura sono a carico del Datore di lavoro?
2) il documento recita ".... al 12° giorno di isolamento domiciliare il dipendente invia e-mail al medico competente indicando il n. telefonico per essere contattato e sottoposto a intervista telefonica strutturata necessaria a valutare la possibilità di rientro al lavoro e definirne l'eventuale modalità e tempistica"
Chi deve fornire il questionario per l'intervista telefonica strutturata?
Risulta evidente, dal documento in oggetto (Reg. Piemonte 10.04.2020 Prot.18402) che si vuole ribaltare la responsabilità della sorveglianza e contenimento COVID 19 sul Medico Competente e sul Datore di Lavoro, ai quali non è stato fornito nè materiale, nè istruzioni all'inizio della pandemia, quando tale responsabilità era (ed è tutt'ora) dei Servizi di Igiene e Sanità Pubblica (SISP) delle ASL della Regione Piemonte.
In attesa di un cortese riscontro,
distinti saluti.
Dott.ssa Laura Berta, Medico Competente
Scusami ma mi viene da dire siamo su " Scherzi a parte " . La pretesa della regione Piemonte è da denuncia secondo me. I tamponi si fanno con le Usca che sono organizzate sanitariamente per farlo. E mi limito a dire solo questo per non parlare delle altre cazzate messe come procedura a carico del Medico Competente.Mi sembra di sognare
panema il 21/04/2020 08:41 ha scritto:
Scusami ma mi viene da dire siamo su " Scherzi a parte " . La pretesa della regione Piemonte è da denuncia secondo me. I tamponi si fanno con le Usca che sono organizzate sanitariamente per farlo. E mi limito a dire solo questo per non parlare delle altre cazzate messe come procedura a carico del Medico Competente.Mi sembra di sognare
Sul fatto che sia necessaria una diffida, siamo d'accordo.
Resta la curiosità di capire come pensano, questi cervelloni, che i medici competenti della Regione siano in numero sufficiente e adeguatamente organizzati (soprattutto riguardo alle misure di protezione per Se stessi e per i soggetti da controllare) per garantire un servizio che possa anche lontanamente avvicinarsi a quello che hanno immaginato.
Leggete anche il documento INAIL denominato "Documento tecnico sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione" trasmesso da INAIL al Governo. Pagina 10 e seguenti. Un mondo di cose nuove per il MC.
Conte_Vlad_III il 22/04/2020 09:54 ha scritto:
Leggete anche il documento INAIL denominato "Documento tecnico sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione" trasmesso da INAIL al Governo. Pagina 10 e seguenti. Un mondo di cose nuove per il MC.
Una follia dietro l'altra. La nomina del MC ad hoc per il periodo emergenziale (?), la "sorveglianza sanitaria eccezionale" per i lavoratori di età superiore a 55 anni (?) e la "visita a seguito di assenza superiore a 60 giorni", anche quando l'assenza è più breve (?), dopo l'infezione da SARS-CoV-2 sono tre vette difficilmente superabili.
lanfraz il 22/04/2020 09:03 ha scritto:
Una follia dietro l'altra. La nomina del MC ad hoc per il periodo emergenziale (?), la "sorveglianza sanitaria eccezionale" per i lavoratori di età superiore a 55 anni (?) e la "visita a seguito di assenza superiore a 60 giorni", anche quando l'assenza è più breve (?), dopo l'infezione da SARS-CoV-2 sono tre vette difficilmente superabili.
Anche l'inidoneità temporanea rappresenterebbe una novità per il medico competente, qualora facesse riferimento al servizio e non alla mansione.
Ma la follia si allarga. Perché mi pare che Inail prende queste bellissime idee e le fa proprie. Non so con quale autorità e sopratutto con quali conseguenze. Sapete di più?
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