Prima dal rientro dalla malattia, tampone obbligatorio per persona SOSPETTA di Covid?
Leggendo qui
https://www.puntosicuro.it/sicure...aq-utili-per-le-aziende-AR-19991/
sembrerebbe di NO per RIENTRO IN SERVIZIO DI LAVORATORE ASSENTE PER CoViD SOSPETTA (obbligatorio invece per RIENTRO IN SERVIZIO DI LAVORATORE ASSENTE PER CoViD ACCERTATA) ...
RIENTRO IN SERVIZIO DI LAVORATORE ASSENTE PER CoViD SOSPETTA:
Queste sono sicuramente le domande più frequenti e per le quali non è facile trovare attualmente delle risposte univoche ed esaustive:
• Il lavoratore assente per malattia respiratoria sospetta CoVid (es.: polmonite) diagnosticata clinicamente, (es.: radiografia o TAC) senza effettuazione del tampone quando può rientrare al Lavoro?
• In caso di malattia con sintomi riconducibili al Covid-19, per la quale non è stato effettuato nessuno accesso a strutture sanitarie, qual' è la procedura per permettere il rientro del lavoratore?
• Si deve far fare il tampone ai lavoratori che vogliono rientrare ed ai quali è stata diagnosticata una CoViD 19 solo sulla base della radiografia?
RISPOSTA.
Esistono molti lavoratori che sono stati assenti per disturbi suggestivi per CoViD 19 ma, in assenza di una diagnosi effettuata con test specifico, non è possibile escludere una infezione da SARS-CoV-2, pertanto è forte la preoccupazione per i datori di lavoro, circa la possibilità che tali lavoratori possano rappresentare fonte di contagio se riammessi al lavoro. È noto infatti che il paziente clinicamente guarito può risultare ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. Attualmente non ci sono prove sufficienti per stabilire la durata massima di trasmissione del Virus SARS-CoV-2 nei soggetti asintomatici. Questi lavoratori, in assenza di diagnosi di positività tramite tampone, non sono seguiti dall’ATS ma dal loro Medico curante che rilascia il certificato di malattia per l’INPS. È quindi il Curante a stabilire la guarigione su base clinica ovvero sulla base della risoluzione della sintomatologia clinica presentata.
Al momento non esistono indicazioni specifiche per l’effettuazione dei tamponi, al di fuori dei casi previsti.
In attesa che siano fornite indicazioni per l’effettuazione di test specifici per garantire la completa guarigione [risoluzione sia dei sintomi che della presenza del virus nei liquidi biologici], possono essere adottate le misure di prevenzione indicate nel DPCM dell’11 marzo 2020 unitamente alle misure di prevenzione e alle raccomandazioni del protocollo nazionale condiviso 11 del 14.03.2020. In particolare si raccomanda l’adozione di modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza o di incentivare le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva.
Questa scelta è in ragione del fatto che comunque l’emissione del virus si riduce con il passare dei giorni dal termine della sintomatologia.
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Ma leggendo qui:
https://www.ecodibergamo.it/stori...nzieremo-i-laboratori_1350117_11/
sembrerebbe obbligatorio...
Anche se a quel link non specifica se e' per tutti i malati o solamente per quelli positivi al tampone...
Grazie
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