Buongiorno, vorrei porre un quesito.
Lavoratrice dal 9 di marzo comincia a presentare febbricola e mialgie diffuse , dal medico di medicina generale viene inviata in ospedale dove non le effettuano tampone ma le danno da effettuare terapia con idrossiclorochina per "sospetta covid", dopo 2 giorni di terapia a casa la signora si reca in PS perchè non trae giovamento dalla terapia, li' le fanno il tampone che risulta negativo e la rimandano a casa in isolamento fiduciario per 14 gg. Al termine dei 14 gg effettua IgG ed IgM ed entrambe risultano negative. Al 21 di maggio me la ritrovo a visita per rientro dopo 60 giorni di malattia. Aggiungo che la signora mi riferisce che fino al giorno prima aveva ancora febbricola. Ho emesso un giudizio di non idoneità temporanea (con la possibilità di lavorare in smart-working) dicendole che l'avrei rivalutata dopo un periodo di almeno 14 giorni di totale benessere e assenza di febbre. Vi chiedo, voi al mio posto come vi sareste comportati?
Ma se ritiene che possa lavorare in Smart working allora e idoneo.
Non vedo il problema. Tampone negativo; analisi sierologiche negative. forse bisogna indagare su altre cause della febbricola. Per il momento la giudicherei idonea
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