Buon Giorno
Da diversi lustri almento dalle mie parti non vedo BPCO professionali, di conseguenza le nascono spontanee:
1. Anche in altre parti dell'Italia si verifica lo stesso fenomeno?.
2. Se la risposta è affermativa, la non presenza di BPCO professionali è dovuta a una reale diminuzione, a una difficoltà nel diagnosticarle o ad altra causa?
Inoltre vorrei segnalare la malsana abitudine di molti (non tutti) colleghi di altre branche specialistiche hanno l'abitudine una volta diagnosticata la malttia profesionale di non fare la denuncia e il referto, scaricando il tutto al medico competente.
Saluti Gennaro
Gennaro Bilancio
Ho fatto un pò di errori, spero che si legga bene
Saluti
Gennaro Bilancio
Oh, uomo fortunato, tu che incocci in specialisti che riconoscono una MP...
Alla noferpargola medico, quando ancora stava interna sperando di preparare la tesi nella materia che le piaceva, in clinica univ capitò un signore con un sospetto di brutto acciacco al fegato. La bimba fece la sua brava anamnesi al signore, e memore di quante volte mi aveva sentito sacramentare che "buon anamnesi= mezza diagnosi" gli fa anche la professionale. Il signore risponde "operaio", e la bimba "OK, ma operaio di che e dove?" e scopre così che il signore aveva lavorato per anni esposto ad amianto. E dico, la creatura è cresciuta quasi mangiando a acolazione pane e fibre, con quesra mamma... E così, ciò che era stato inzialmente diagnosticato come cirrosi con interessamento di non so quali linfonodi venne, tac permettendo dopo 6 giorni di prenotazione, correttamente diagnosticato per "mesotelioma intestinale con metastasi epatiche" (dico epatiche, ma c'era anche la localizzazione precisa che io non ricordo). La bimba corre dal suo Capo, che salta sulla sedia, e fa chiamare di corsa in Segreteria per chiedere l'apposito modulo, scoprendo che secondo la segreteria d'Istituto queste cose le deve fare giustappunto il medico competente; e però il poveretto era già in pensione da qualche anno, ovviamente (benefici ex L.257/92). Discussioni su discussioni, passano i giorni. Il problema è stato risolto con la bimba che si è messa sulla sua moto, è andata all'Inail, ha spiegato, si è fatta dare moduli (sai mai, ne fossero capitati altri...) e una volta ottenuti si è proceduto.
...ma quanti altri?
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
Il problema e' proprio questo...gli "altri" medici non fanno mai (o quasi) l'anamnesi lavorativa!
"L’oro non è tutto. Ci sono anche i diamanti". (Paperon De’ Paperoni)
Il problema sta nel fatto che quando l'omissione è dovuta a "buona fede" dispiace trasmettere la notizia di reato in procura. La situazione è diversa quando alcuni colleghi molto "potenti" effettuano una diagnosi di malattia professionale e inviano il lavoratore dal medico competente. Naturalmente anche in questo caso l'ufficio agisce di conseguenza.
Saluti Gennaro
Gennaro Bilancio
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