Salve sono infermiera da circa 11 anni.. non ho mai presentato problemi per il lattice.sto facendo un cambio compensativo con una collega e tra gli esami della medicina preventiva c'erano le ige lattice. Oggi ho ritirato i risultati e sono risultate positive 0,66.. premetto non ho sintomi da allergia al lattice ho subito circa 4 anni un intervento chirurgico ginecologico e circa 1 anno fa intervento odontoiatrico in tecnica non latex free. Sono allergica a graminacee e olivo per le quali ho fatto in passato vaccino. La mia domanda è il medico competente della nuova asl come si comporta mi da piena idoneità alla mansione? O potrebbero esserci dei problemi?
Premessa: il fatto di essere stata esposta (professionalmente e come paziente) al lattice e di non avere sintomi non garantisce che i sintomi non si presenteranno in futuro. Anzi il tema è: un soggetto con IgE contro il lattice se viene costantemente esposto ha maggiori probabilità di sviluppare reazioni allergiche? Nel caso specifico il livello delle IgE non è elevato. Qualche altra informazione potrebbe aiutare: le uniche IgE presenti sono quelle per il lattice?. E' dimostrabile risposta positiva ai prick test?. Ma anche quali sono le probabilità di esposizione al lattice (sulla cute e per inalazione) nella specifica situazione lavorativa? Qual'è la situazione delle allergie occupazionali al lattice? Anche acquisite tutte queste informazioni non credo si possa dare una risposta matematica al quesito iniziale. Personalmente (oltre a non chiedere le IgE in assenza di validi motivi) mi orienterei per una sorveglianza ravvicinata della situazione e indirizzerei l'idoneità verso situazioni senza esposizione importante.
Salve io sono allergica a graminacee e olivo...attualmente gli enti ospedalieri adottano guanti senza lattice... i prick test li ho eseguiti personalmente presso ente ospedaliero diverso , nel mese di dicembre 2019 esitati negativi.. il mio quesito per valore Ige lattice basso viene data idoneità piena? Grazie
mantello il 04/08/2020 08:38 ha scritto:
Premessa: il fatto di essere stata esposta (professionalmente e come paziente) al lattice e di non avere sintomi non garantisce che i sintomi non si presenteranno in futuro. Anzi il tema è: un soggetto con IgE contro il lattice se viene costantemente esposto ha maggiori probabilità di sviluppare reazioni allergiche? Nel caso specifico il livello delle IgE non è elevato. Qualche altra informazione potrebbe aiutare: le uniche IgE presenti sono quelle per il lattice?. E' dimostrabile risposta positiva ai prick test?. Ma anche quali sono le probabilità di esposizione al lattice (sulla cute e per inalazione) nella specifica situazione lavorativa? Qual'è la situazione delle allergie occupazionali al lattice? Anche acquisite tutte queste informazioni non credo si possa dare una risposta matematica al quesito iniziale. Personalmente (oltre a non chiedere le IgE in assenza di validi motivi) mi orienterei per una sorveglianza ravvicinata della situazione e indirizzerei l'idoneità verso situazioni senza esposizione importante.
Dimenticavo ho una leggera positività alla profilina dal prick test
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