sono una dipendente amministrativa, affetta da "ipoacusia endococleare bilaterale di entità medio grave con sofferenza delle cellule acustiche esterne......dalla clinica e dagli esami si evidenzia una ipoacusia percettiva ontonale con sofferenze delle cellule esterne"...."la paziente ha difficoltà a comprendere la voce di conversazione, sarebbe bene, quando possibile, adibirla ad attività in cui non ci sia grande contatto con il pubblico." Sottolineo la natura genetica della mia invalidità, per altro riconosciuta dalla commissione medica provinciale.Questa diagnosi mi è stata fatta dal dr x, nel suo studio privato, dopo avermi sottoposta a 6 o 7 esami diagnostici con la strumentazione piu' varia......eppure lo stesso dr. x, in ufficio nella sua veste di medico competente mi ha ritenuta idonea al 100% in data 24/10/2007 rigettando la mia richiesta di non essere adibita a lavori che abbiano contatto con il pubblico, che si svolgano in ambienti ampi e molto affollati, e comportino l'uso del telefono (?) Io sono portatrice di protesi acustiche che,pur migliorano la comprensione delle parole di un soggetto che mi permette anche di leggere il labiale(non deve darmi la spalle altrimenti sento ma non capisco) mi creano interferenze con il telefono ed accavallamenti di voci in ambienti ampi...per me è un dramma andare al ristorante, al bar, al cinema (soprattutto se si tratta di un film doppiato dall'inglese) o capire quelle persone (e ce ne sono tante) che parlano a labbra strette e a voce troppo bassa, o balbettano..... a rigor di legge, avendo un giudizio di idoneità, non potrei fare ricorso ma, a questo punto, l'amministrazione potrebbe adibirmi ad attività di front-office o sottopormi a sanzioni perchè non rispondo al telefono.....quando le protesi si rompono (e succede!) non sento nemmeno lo squillo del telefono tant'è che, a casa, già da tempo mi sono minuita di un videotelefono solo per "vedere" l'arrivo di una telefonata....aspetto un vs commento sulla correttezza del MC (?) nonchè un consiglio su come tutelarmi in quanto portatrice di handicap. I termini per un eventuale ricorso scadono il 3/1, ho tutte le intenzioni di contattare un legale e dopo il riconoscimento del mio stato chiede anche i danni all'amministrazione per le spese sostenute a seguito di un evidente errore in cui è incorso il mc.....aggiungo che anche i dati relativi alla visita (?) oculistica effettuata in ufficio (lavoro con il pc tutto il giorno) non corrispondono a quanto certificatomi dalla mia oculista. Vi ringrazio per l'attenzione ed attendo con ansia le vs considerazione e consigli
Per poter dare un consiglio abbiamo bisogno di avere ulteriori informazioni. Dice di essere una dipendente amministrativa ma non ci dice se utilizza il computer e per quante ore alla settimana. Il mc la visita in quanto addetta ai VDT ? oppure per altro? che rischi lavorativi risultano per la sua mansione in azienda?
La redazione di MedicoCompetente.it
Senza troppo "penare" ti consiglio di rivolgerti alla tua ASL di competenza per il ricorso (molte/quasi tutte le ASL accettano i ricorsi anche verso giudizi di idoneita') oppure di sentire una Struttura di medicina del lavoro ospedaliera-universitaria della tua zona per un parere di secondo livello. Per le differenze nei contenuti di una visita specilistica questo puo' accadere e non necessariamente e' da ricercare nella malafede di qualcuno. Un ultimo parere: allo stato attuale non capisco proprio perche' gia' pensare ad una causa civile!!
Facci sapere come andra' a finire.
"L’oro non è tutto. Ci sono anche i diamanti". (Paperon De’ Paperoni)
Quanto ho scritto a causa di continue interruzioni e' finito dopo il post della Redazione...ma ovviamente e' da leggersi come secondo post....
"L’oro non è tutto. Ci sono anche i diamanti". (Paperon De’ Paperoni)
La Redazione il 17/12/2007 06:58 ha scritto:
Per poter dare un consiglio abbiamo bisogno di avere ulteriori informazioni. Dice di essere una dipendente amministrativa ma non ci dice se utilizza il computer e per quante ore alla settimana. Il mc la visita in quanto addetta ai VDT ? oppure per altro? che rischi lavorativi risultano per la sua mansione in azienda?
innanzi tutto un grazie di cuore per l'attenzione prestatami; nel merito vi preciso che il 90% del mio lavoro si svolge con l'uso dei VDT, con piccole pause e non ci sono in azienda rischi particolari per cui il mc mi dovrebbe visitare per il controllo del visus e della postura (in effetti si limitano al controllo del visus ed alla misurazione della pressione arteriosa chiedendoci se abbiamo qualcosa da segnalare): in occasione della prima visita aziendale (effettuata nel 2005) mi ha rilasciato un certificato di idoneita' con prescrizioni "deve lavorare in ambienti piccoli, non affollati e non a contatto con il pubblico" due anni dopo si rimangia il tutto salvo riconoscermi le medesime prescrizioni quando mi visita nello studio privato. Tralascio un particolare, perchè non posso provarlo,che evidenzia la malafede di questo "signore" che ha detto al mio dirigente testualmente "questa che vuole? le dica di comprarsi delle buone protesi o se ne va a casa" il mio dir e' rimasto sconvolto da questo atteggiamento....Il mio problema, in questa fattispecie, non è legato ai rischi aziendali ma al mancato riconoscimento di un handicap che mi impedisce una normale vita di relazione sia nel privato che nel pubblico, e se non riconosciuta dal mc potrebbe permettere alla mia amministrazione di assegnarmi servizi di sportello a contatto con i contribuenti con conseguenti mie continue mortificazioni....
penso ad un eventule causa civile perchè il comportamento di questo "m.c." ha aggravato la mia sindrome ansioso-depressiva e da qualche giorno la psichiatra, con la qual sono in cura da anni, mi ha raddoppiato la dose di psicofarmaci.....non potendo dimostrare la sua malafede posso dimostrare la sua incompetenza? ancora grazie di cuore
Personalmente vedo il tutto un po' complicato e di difficile dimostrazione...ma e' chiaro che la decisione di intraprendere una causa in ambito civile e' un atto del tutto personale.
"L’oro non è tutto. Ci sono anche i diamanti". (Paperon De’ Paperoni)
Come ha già affermato bordini, io farei subito un ricorso avverso il giudizio di idoneità. Oltre al fatto che spesso le ASL accettano anche il ricorso avverso il giudizio di idoneità senza limitazioni, ricordo che la bozza del testo unico prevede il ricorso avverso TUTTI i giudizi di idoneità; sarebbe quindi un motivo in più, anche se non è ancora legge, per "invogliare" la ASL ad accettare il ricorso.
Infine un eventuale accoglimento del ricorso darebbe un ulteriore "appoggio" per la causa civile.
Buon Natale, Nonnogab
"Studia prima la scienza, e poi seguita la pratica, nata da essa scienza. Quelli che s'innamoran di pratica senza scienza son come 'l nocchier ch'entra in navilio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada"
LEONARDO DA VINCI
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