Buonasera colleghi,
Una domanda in merito alla gestione dei lavoratori "fragili", in particolare per le scuole.
Ieri è stato rilasciata una circolare del ministero per la gestione dei "fragili" che, oltre ad indicare i criteri per l'identificazione delle fragilità, se non ho letto male, dice che vanno accettate le visite richieste entro il 31 luglio.
Voi come vi state regolando? In particolare con le richieste dei docenti delle scuole?
Effettuate la visita rilasciando un giudizio di idoneità o solo un parere?
Grazie
Segnalo al proposito la nuova circolare del 4 settembre del Ministero del Lavoro/Ministero della Salute su questo argomento.
Sul sito della Società Italiana di Medicina del Lavoro il testo della circolare e un primo sintetico commento:
https://www.siml.it/post/pubblica...-lavoratori-e-lavoratrici-fragili
"... Il documento, peraltro già anticipato e molto atteso, reca importanti aggiornamenti e chiarimenti in merito alla problematica derivante dalla individuazione e gestione dei cosiddetti “lavoratori fragili” in relazione all’attuale emergenza sanitaria per l’epidemia Covid-19."
Ma dove??? Sostanzialmente è stato fatto solo per chiarire che gli insegnanti e i bidelli over 55 che hanno richiesto l'esonero devono essere (giustamente) mandati a lavorare a calci in c..o!
A margine della questione ho un dubbio: sono io che non riesco a trovarla oppure la circolare non riporta la data di emissione?
La circolare è un tentativo di arginare richieste irragionevoli di fragilità. L'età non è criterio per definire la fragilità (se un giorno fossimo obbligati a lavorare fino a 85 anni forse si).
Nella situazione epidemiologica attuale io non ho alcun problema a dichiarare idonei (con evidenti limitazioni) soggetti con patologie autoimmuni o tumorali. Obbligo di FFP2 ovviamente. E sono MC in un ospedale con 1.500 dipendenti.
Tra marzo-maggio tutti questi lavoratori erano a casa con il V07.
Ma i tentativi di farsi dichiarare temporaneamente inidonei sono stati molteplici (tutti cassati) per motivi tra i più disparati ed i più ridicoli tra cui l'ansia.
Credo che il tema vada affrontato seriamente anche perchè largheggiare in esenzioni immotivate comporta sovraccarichi di lavoro per tutti gli altri. Tuttavia credo che ci si debba muovere con una certa dose di prudenza perchè, in fondo, molte cose sono non ancora non ben chiarite e gli stessi "scienziati" sono inclini a cambiar parere ad ogni mutamento di vento. Nutro qualche diffidenza verso le posizioni "giustizialiste" senza se e senza ma. Concordo sulla finalità della circolare, che non è esattamente la prevenzione, pur essendo (ripeto) doverosa la necessità di bloccare non solo i "lavativi" ma anche gli eccessivamente spaventati
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